1.500 KM Con l’Opel Karl Rocks!
OPEL KARL ROCKS
1.500 KM CON KARL
Testo: Alessandro Marrone
Fotografie: Giorgia Rossi
Il piccolo baule della Karl Rocks è già pieno ed ho messo soltanto il mio borsone, uno zaino con parte dell’attrezzatura fotografica ed un treppiede – sui sedili posteriori un’altra valigia, un secondo zaino e qualche merendina da divorare lungo il viaggio. Sto partendo per la Germania, un test “on the road” che mi porterà in quel di Stoccarda, e lo sto facendo al volante dell’auto più piccola che sia mai arrivata in redazione ad Auto Class. Vi starete domandando quale sia il mio problema, ma vi fermo immediatamente rispondendovi che questo è uno di quei casi in cui le apparenze possono ingannare. La Karl Rocks è la piccola, anzi micro-monovolume/multispazio di Opel, che a dire il vero si allontana dalle definizioni più comuni e razionali, presentandosi come una piccola city car che ha tutta voglia di farsi notare in mezzo ad una marea di proposte analoghe e ben più noiose.
Il colore della carrozzeria è un azzurro metallizzato denominato Splash, gli interni sono in semplice tessuto e troviamo grossi fascioni di plastica come paraurti, quasi a voler sottolineare la natura economica e di totale fruibilità quotidiana di un’auto pensata per affrontare la giungla metropolitana. Lontana dal suo ambiente naturale avrebbe potuto sentirsi a disagio, ma dopo pochi chilometri di autostrada, tutti i miei timori riguardo il comfort e la fluidità di guida sono letteralmente spariti. Viaggiando in due, si trova facilmente posto anche per bagagli extra che altrimenti non riusciresti a ficcare nell’apposito baule, e mentre l’impianto GPL consente di macinare svariati Km in città, in autostrada è il piccolo tre cilindri benzina da 1.0cc che si comporta alla grande, offrendo un’ottima autonomia (bastano appena 4,4 l di benzina per 100km nel ciclo misto), senza necessariamente viaggiare da lumache. Anzi, nonostante non intenda parlare di prestazioni o cose simili, il peso ridotto agevola in situazioni di sorpasso (easy) e su strade secondarie, dove non sarà necessario scalare marcia ad ogni salita. Posteggiarla è poi un gioco da ragazzi, grazie all’ottima visibilità ed alle dimensioni davvero contenute.
Usciamo dall’Italia, attraversiamo tutta la Svizzera sotto un incessante acquazzone e finalmente ci addentriamo in Germania, dove la strada si fa più larga ed il meteo sembra essere più magnanimo. Nessun intoppo, nessuna incertezza, sento che mi sto quasi affezionando al piccolo Karl, che quando scendo dall’albergo al mattino è sempre lì ad aspettarmi, con quel suo sguardo simpatico e quella spensieratezza che auto “più serie” hanno perso a causa della incessante corsa alla soddisfazione del cliente. C’è quel che serve, un volante, tre pedali, un cambio a cinque rapporti e la radio, mentre quei paraurti in plastica nera sembrano voler richiamare quelle compatte adatte anche ad un uso su strade sterrate, cosa che in questo caso è altrettanto possibile, data la discreta altezza da terra. Inoltre, essendo proprio pensata per una clientela che dovrà sopportare fastidiose situazioni da parcheggio, la scelta risulta anche ideale per evitare danni più costosi e più visibili in caso di contatto. Un attimo di gloria anche per Karl, fedele compagno di viaggio, che posa orgoglioso di fronte al Motorworld di Böblingen e per dirla tutta può permetterselo tranquillamente, poiché ha portato a termine una missione che mai avrebbe pensato di affrontare.
OPEL KARL ROCKS (2017-)
Layout – Motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 3 cilindri 1.0cc abbinato a impianto GPL
Trasmissione – cambio manuale a 5 rapporti
Potenza – 75 cv @ 6.500 rpm
95 Nm @ 4.500 rpm
Peso – 1.034 kg
Accelerazione – 13,9 sec.
Velocità massima – 170 km/h
Prezzo – da 14.550 €