PORSCHE CAYENNE GTS
Testo: Alessandro Marrone
Fotografie: Ilario Villani
La corsa del pedale del freno si è allungata, il fischio delle pastiglie che sfregano sui grossi dischi è sempre più forte e non ho assolutamente intenzione di diminuire l’andatura. Detta così, sembra di immaginare la scena di un film americano di fine anni ’80, dove da lì a poco l’auto in questione farà un volo molto scenografico quanto distruttivo. Ma visto che non sono alla guida del Generale Lee e sfortunatamente non sono neanche lontano parente dei fratelli Duke, comincio a pensare che forse sia meglio dare retta a quelle avvisaglie meccaniche ed accettare il fatto che le oltre due tonnellate di peso si fanno sentire sempre un po’ di più, ogni volta che mi avvicino ad una curva e gioco a poker con la buona sorte, azzardando una frenata molto a ridosso della curva stessa. Certo che giocare coi pesi ha un ruolo assai importante quando si tratta di un SUV e dato che i cavalli di potenza e la coppia non mancano, inserire il Cayenne nella maniera giusta può davvero farti sentire al volante di una sportiva, pronto ad essere premuto al sedile mentre ti fiondi su verso il tornante successivo. Poi mi rendo conto che i sedili sono troppo belli per essere rovinati dalla colazione ingurgitata da fotografo e passeggeri, così alleggerisco sul serio e faccio raffreddare l’impianto frenante ed i miei bollenti spiriti. Peccato, perché sembrava proprio che avessi trovato il giusto ritmo per sfruttare a dovere quello che molto probabilmente è il miglior SUV mai costruito.
Non un classico Cayenne e nemmeno il più potente Turbo o addirittura il folle Turbo S, ma il GTS – tre lettere molto care ad ogni porschista e che rendono il miglior omaggio al piacere di guida, grazie a piccoli ma fondamentali interventi sulla meccanica, sia a livello di assetto che di feeling alla guida. Il SUV taglia XL di casa Porsche, nonostante non sia pensato per la pista (almeno come suo primo o secondo impiego) non è da meno e riesce ad unire due forti personalità in una unica, offrendo al fortunato guidatore un’esperienza polivalente. Per farla breve, guidatela come se vostra madre fosse sul sedile passeggero e sarà una instancabile e comodissima macina chilometri, trattatela con le maniere forti e saprà farvi divertire, nonostante qualche piccolo e trascurabile difettuccio. Difettuccio? Quale difettuccio? Il cambio a 8 marce Tiptronic, per esempio, che svolge un egregio lavoro in mezzo al traffico cittadino, ma appare lento e brusco quando smanettate ogni possibile selettore verso la modalità più sportiva e lui, imperterrito, continua a strattonare quando scalate di marcia ed a farvi perdere quel picco di adrenalina che la generosissima coppia aveva appena messo in tavola. Come detto, un difetto trascurabile dato che se userete il GTS a mo di ariete di sfondamento, è probabile che prosciugherete il vostro conto in banca prima di arrivare ad ingaggiare una marcia di protesta contro il Tiptronic – molto più intelligente guidare con una mano sul volante ed una sulla coscienza ed abusare del 6 cilindri, soltanto quando non ne potete proprio fare a meno. Esattamente come richiede la strada che da Borgomanero porta sulla cima del Mottarone per esempio, o come la serpentina che si snoda da Piedimulera a Macugnaga, o come sulle montagne sopra il Principato di Monaco, oppure … insomma, forse ho capito come ho finito i freni – Porsche non me ne volere, ma che colpa ne ho io se fate SUV che vanno guidati come dei Carrera S?
Il primo impatto con il Cayenne GTS è stato quello classico di ogni ammiraglia di Stoccarda: un tripudio di eleganza che va a mescolarsi alla perfezione con i muscoli del kit estetico del GTS che ne delineano le forme più spigolose all’anteriore, sulle fiancate ed al posteriore, dove il nuovo diffusore si incastra alla perfezione con i quattro terminali di scarico. Impianto sportivo di serie, valvole obbligatoriamente sempre aperte e regolazione delle sospensioni in modalità “non mi interessa fare fuoristrada” – tutto è pronto per spostare la leva del cambio in D e partire. Ogni messa in moto a freddo è una vera e propria goduria e grazie agli ottimi sedili sportivi in pelle ed alcantara (amavo l’alcantara, ma adesso è diventata una vera e propria malattia!) che ti consentono una seduta molto bassa, ti rendi costantemente conto che puoi osare qualcosa in più del solito. Entri subito in sintonia con il GTS, ad ogni domanda ha sempre la risposta pronta e gli scoppiettii dello scarico accompagnano ogni rilascio che segue una portentosa accelerazione. Il V6 da 3.6cc eroga 440 cavalli ed ha una coppia di 601Nm che parte molto in basso per esaurirsi quando il propulsore mette in ballo il pieno della propria potenza. Che spettacolo. Il Cayenne GTS pesa 2 tonnellate e quasi 200 chili, ma se ne frega delle leggi della fisica e spinge forte come una sportiva pura, sia che pestiate pesante partendo da fermi (ed in quel caso, il consumo carburante parziale diventa qualcosa di grottesco), sia che optiate per un’andatura più costante, magari consona alle Autobahn tedesche, dove sfogare il proprio stress settimanale e sfiorare i 260 orari facilmente come bere un bicchier d’acqua. Ma se il trotto autostradale non fa gridare al miracolo, quello che ti lascia di stucco è la maneggevolezza con cui riesci a ficcare il GTS nelle curve, sia che esse siano tornanti lenti, curvoni veloci o “esse” che ti consiglierebbero di indossare il casco. Non si scompone, non ne vuole sapere – frena forte ed il grip all’anteriore è impeccabile, mentre il posteriore segue come un fedele cagnolino. Non c’è traccia di incertezze e tutto ciò aumenta ulteriormente la sicurezza che il driver sente nel momento in cui si avvicina al limite – proprio e della vettura. Preso il ritmo giusto è difficile accettare il fatto di diminuirlo e ti sembra di non aver mai visto scorrere così rapidamente la strada, soprattutto osservandola da qualche centimetro di altezza in più del solito. E mentre il piacere di guida è una bolgia assurda, sei coccolato ed in pace suprema come un santone tibetano grazie al clima quadrizona, sedili riscaldati e con massaggio, con uno dei sistemi di navigazione migliori sul mercato e con qualsiasi altro marchingegno utile ed indispensabile per l’automobilista moderno.
Ma non mi importa della connettività bluetooth o dei vani portaoggetti, tutto ciò che provo è ammaliamento verso la valanga di feedback di guida che il telaio mi trasmette. Il ritmo è incalzante ed io sono direttore d’orchestra di un concerto che vorrei non dovesse finire mai – se solo 100€ fossero in grado di ficcare più benzina dentro al serbatoio … In un baleno i giorni sono volati via (ed anche i risparmi) e dalle tortuose montagne mi ritrovo sulle bellissime costiere della Liguria, dove un cielo spoglio di nuvole gioca a confondersi con un mare limpido come in una cartolina. L’autotelaio è in Sport Plus, ma il cervello è in modalità rilassata, con il Cayenne GTS che beato e mansueto scivola nel traffico di fine estate. Accostiamo e mentre il fotografo immortala il momento, vivo un momento di profonda riflessione, dove passo in rassegna tutti gli ultimi giorni trascorsi al volante ed inevitabilmente finisco con il pensiero al fatto che da lì a poco, Auto Class Magazine festeggerà il suo 50° numero (quello del prossimo mese). Non avrà il look di una supercar, ma questo GTS ha saputo conquistarmi per un motivo ben preciso, che altro non è che la scintilla che ogni appassionato di auto cerca in una vettura – ha lasciato il segno perché ha fatto passare in secondo piano ogni cosa, le strade, i paesaggi, il tempo ed anche la gommosità del Tiptronic. È stato in grado di farmi vivere l’aspetto più importante della vita di ognuno di noi: dei momenti preziosi. Mi ha fatto perdere la cognizione del tempo, proprio nel momento in cui il mio ritmo di guida si è fuso con la sua voglia di infondermi sicurezza e consentirmi di spingermi dove non avrei pensato fosse possibile. Con questo non intendo dire che abbia un’anima o che Porsche l’abbia disegnato su una tavola Ouija, ma che molto più semplicemente è un’auto grandiosa, divertente e ricca di quelle scintille che ti riempiono le giornate e le fanno diventare dei momenti più vividi all’interno del nostro personale album dei ricordi. Può sembrare poco, può sembrare un principio di demenza professionale, ma vi assicuro che è così. E ti ritrovi alla continua ricerca dell’angolo perfetto, della luce migliore, del luogo ideale per rendere omaggio a questo oggetto che ti sta dando così tanto, quasi come a volerti sdebitare nei suoi confronti ed a trasmettergli che anche tu sei in grado di offrirgli qualcosa di speciale che non troverà altrove. Ma non diventa una sfida, quanto piuttosto un percorso di crescita, una ricerca interiore che ti fa osservare gli anni lavorativi trascorsi con maturità e consapevolezza, con l’umiltà che c’è sempre qualcosa da imparare e che bisogna sempre spingersi oltre, per poter dare qualcosa di differente, qualcosa che meriti di brillare di luce propria. Porsche lo fa ogni volta che presenta un nuovo modello o anche un semplice restyling e noi ad Auto Class, nel nostro piccolo, cerchiamo di farlo ogni mese con ogni nuovo numero e l’affetto che voi lettori ci dimostrate ci riempie il cuore di gioia e soddisfazione, perché ci indica che stiamo facendo un buon lavoro e che stiamo percorrendo la strada giusta. Shooting terminato, è il momento di tornare a bordo, uno sguardo all’indicatore del carburante e noto che ho abbastanza benzina per arrivare a casa in pieno relax. Questa volta il ritmo lo lasciamo scegliere alle nostre emozioni ed oggi vogliono scorrere dolcemente, in piena rilassatezza. Sa fare anche questo, ma non avevo dubbi. Se l’avessi potuto tenere con me ancora per qualche giorno, sono sicuro che avrei finito per dargli un nome ed invece se n’è tornato a casa, perché il suo compito con me è terminato, ma adesso qualche collega avrà la fortuna di aprire gli occhi e vivere i miei stessi bellissimi momenti trascorsi in sua compagnia.
PORSCHE CAYENNE GTS (2015-)
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – V6 cilindri 3.604cc
Trasmissione – cambio automatico a 8 rapporti
Potenza – 440 cv @ 6.000 rpm
601 Nm @ 1.600-5.000 rpm
Peso – 2.185 kg
Accelerazione – 5,2 sec.
Velocità massima – 262 km/h
Prezzo – da 104.400 €