Sostituisce la Vanquish S e riporta in Aston Martin il modello DBS, temporaneamente accantonato proprio in favore del modello che cede il testimone a questa meravigliosa super GT. Accanto alle tre famose lettere che definiscono lo status della nuova figlia di Gaydon, c’è la firma della carrozzeria italiana Superleggera, che ha contribuito nella creazione di alcune tra le più indimenticabili e sexy forme della casa inglese.
Sotto al cofano troviamo il 5.2cc V12 biturbo che equipaggia la sorella DB11, ma qui è portato a quota 715 cavalli ed eroga circa 700Nm di coppia tra i 1800 ed i 5000 giri, sistemato il più in basso e indietro possibile al fine di ottimizzare la distribuzione dei pesi ed accoppiarsi al nuovo cambio automatico ZF a 8 rapporti, montato al posteriore, a ridosso dell’asse motrice della vettura, il quale è a sua volta dotato di autobloccante meccanico e torque vectoring. Questo eccezionale traguardo ingegneristico si traduce in prestazioni da vera supercar, come uno 0-100 km/h di appena 3,4 secondi e una velocità massima di 340 orari.
Trattandosi di Aston Martin era logico aspettarsi un abito degno di simili performance ed infatti la DBS Superleggera ha una linea estremamente cattiva, con una nuova griglia nera all’anteriore, vistose nervature sul cofano motore e prese d’aria per far respirare il V12. Restano e vengono anche aggiornate soluzioni come il sistema Aeroblade, ma è introdotta anche una coppia di diffusori, i quali saranno in grado di generare abbastanza downforce da farvi condurre questa elegante GT con scioltezza in qualsiasi circostanza ed a velocità da ritiro di patente immediato. Il prezzo? Si inizia a parlare seriamente arrivando nell’ordine dei 280.000€ e le consegne cominceranno nel terzo quadrimestre del 2018.