BENTLEY BENTAYGA HYBRID
2 tonnellate e mezzo di opulenza, 450 cavalli e 700 Nm a rendere una strada di montagna il luogo ideale per scoprire come la nuova Bentayga sia tutto ciò di cui avete bisogno.
Testo Alessandro Marrone / Foto S. Lomax
Un SUV da 2 tonnellate e mezzo su una strada di montagna? Dai, c’è da dire che non sia uno scenario poi così strano. L’abbiamo fatto più volte. Magari non si trattava di una Bentley, dato che il leggendario marchio di Crewe è principalmente la definitiva rappresentazione del lusso, un ambiente impregnato dai delicati e ricercati profumi di pelle e radica nel quale la prima immagine che salta in mente non è certo la ruvida Blower degli anni ’20. Se però aggiungiamo il fatto che questa Bentayga sia pure ibrida, allora il rimescolamento compulsivo delle carte si fa ancora più insistente.
Già, il mondo automobilistico è davvero cambiato, infatti basta pensare a quando la Bentayga era ancora in fase di prototipo e fu svelata al mondo nel 2012 sotto le inusuali spoglie della concept EXP 9 F. Non fu certo una di quelle situazioni da applausi a scena aperta, anzi la critica e il pubblico furono piuttosto duri, tanto da indurre Bentley a prestare molta attenzione cercando di ammorbidire quei dettagli che avrebbero reso il modello finale più vicino alla concrete richieste del mercato e quindi più lontano da un look troppo futuristico. Del resto il primo SUV Bentley della storia aveva già di per sé attirato l’attenzione di quella fascia di utenti che del politically correct se ne infischiano e avrebbero ugualmente guardato alla Bentayga come un oggetto must-have per il semplice fatto che rappresenta il re della giungla degli sport utility vehicles. Con molta probabilità a molti non interessava nemmeno sapere che in realtà si trattasse anche di un’auto perfettamente in grado di svolgere quei compiti che avrebbero confermato su strada – e se siete abbastanza coraggiosi, anche al di fuori – che gli ottimi risultati in termini di vendite erano dannatamente meritati.
Combinando così il nome Bentley con Taiga, ovvero la foresta transcontinentale più ampia al mondo, a Crewe decidono di cavalcare l’onda e nel 2018 affiancano alle versioni W12 e V8, la prima motorizzazione ibrida. Nel 2020, in piena crisi pandemica, i piani di Bentley riguardo il centenario non vengono stravolti e la Bentayga subisce un profondo aggiornamento estetico che ne ringiovanisce il look, confermando al top di gamma la versione con il 6.0 W12 da 635 cavalli e il V8 4-litri da 550 cv. La nuova entry level, se così possiamo definirla, è la Plug-In Hybrid come quella della nostra prova, che promette di essere il perfetto punto d’incontro tra l’elevato lusso che contraddistingue il brand da un secolo e la fruibilità di un SUV perfettamente adatto anche a quei clienti che magari non avevano mai preso in considerazione di mettersi una “b alata” in garage.
Il politically correct del politically incorrect, un SUV ancora più vistoso grazie ad un design che ammorbidisce le linee squadrate del modello precedente, mantenendo tuttavia quei tratti subito distintivi del brand come le due coppie di fari tondi al frontale divise dall’enorme griglia. È al posteriore che però il restyling si fa più evidente, con un portellone completamente diverso e due gruppi ottici ovali taglia XXL. L’esemplare della nostra prova fa ancora di più, non solo perché si tratta di una First Edition, ma perché include anche tutti gli abbellimenti estetici parte del pacchetto Mulliner. In questo modo, un prezzo di partenza che potremmo definire competitivo e fissato a circa €176.000, arriva a quota €285.000, includendo quindi i circa 7 mila euro per la vernice Extreme Silver, i 18 mila euro per i dettagli neri e quasi 40 mila euro per la versione First Edition.
Monumentale, maestosa, con interni in pelle beluga e pannelli in radica che lasciano provvidenzialmente spazio a quelli in alluminio diamantato e spazzolato, i quali rendono il cockpit di questa Bentayga la cabina di pilotaggio ideale nella quale trascorrere le mie settimane di prova. Appurato che in modalità esclusivamente elettrica si possano percorrere 40 km e che il serbatoio della benzina sia assai generoso, il discorso ibrido di questa Bentayga non va ridotto a consumi, percorrenze e ovviamente neppure ai costi, quanto invece a come un SUV lungo 5,1 metri e largo 2 abbia la capacità di muoversi bene tra le curve come nel centro città, ambito in cui la controparte elettrificata torna comoda. Stiamo del resto parlando di muovere una massa di 2,4 tonnellate e sappiamo bene che – furiose accelerazioni a parte – il momento cruciale che fa drasticamente scendere la media consumi sono le ripartenze a vettura ferma.
Certo che parlare di questi aspetti mentre di fronte al naso spicca insistente quella B alata è a dir poco strano e così decido di divincolarmi abbandonando il traffico alle mie spalle. La Bentayga Hybrid ha una doppia natura e questo si traduce nelle numerose modalità di guida a disposizione del guidatore. Tra quelle tradizionali e inseribili mediante i tasti attorno a quello di accensione abbiamo Sport, Comfort, Individual e Bentley Mode, che come abbiamo visto è una sorta di modalità intelligente che adatta in autonomia i vari parametri dell’auto a seconda degli input forniti dal guidatore. In aggiunta a queste, mediante l’apposito pulsante è possibile richiamare la modalità EV (solo elettrica), peraltro andando inoltre a gestire la gestione delle batterie con l’ulteriori modalità Ibrida (massimizza l’utilizzo combinato del motore benzina con quello elettrico) e Mantenimento Carica (bilancia i motori per ottimizzare la carica delle batterie).
Una volta che la strada si libera e che le montagne prendono il posto dei palazzi, la modalità Sport è quella migliore per saggiare le doti dinamiche della Bentayga. Cambio automatico a 8 rapporti impostato con selezione delle marce tramite i paddle al volante e subito mi rendo conto che nonostante questa Bentley non sia stata progettata con il cronometro in testa, affrontare le curve con un certo impeto non rappresenta di certo un problema. Con molta probabilità soltanto una piccolissima percentuale di clienti si troverà ad armeggiare da una curva all’altra sorprendendosi per l’eccezionale grip offerto da un assetto incredibilmente abile nell’irrigidirsi quanto basta da ridurre rollio e coricamento, ma se fosse necessario affrettarsi, non rimpiangerete la mancanza di almeno due cilindri.
Dove il V8 ruggisce e spinge sino ad un elevato numero di giri, il V6 twin-turbo ibrido gioca su un’erogazione più immediata e che avvalendosi della spinta incondizionata della carica elettrica mette a terra 450 cavalli e 700 Nm di coppia in maniera tale da rendere gli spostamenti altrettanto rapidi e frenetici, pur con una colonna sonora smorzata dall’intenzione di rendere la variante PHEV un modello maggiormente incline ad un’utenza più civile. 5,5 secondi per scattare da 0 a 100 all’ora sono un valore più che rispettabile, ma difficilmente vi troverete a puntare lo sguardo sul cronometro, quanto invece a godervi la scioltezza con la quale vengono divorati i chilometri. E se nello stomaco di una delle più tipiche strade di montagna la Bentayga Hybrid riesce a dimostrarsi perfettamente all’altezza del compito, offrendo anche la possibilità di sporcare le ruote con enormi cerchi da 22”, entrerete definitivamente in sintonia con lei quando capirete che il modo migliore di vivere a bordo sarà quello di lasciarvi trasportare, realizzando così che la versione plug-in hybrid è proprio questo: il più comodo ed elegante modo per spostarvi da un punto ad un altro.
Ma lo sappiamo, nessuna occasione va mai lasciata sfuggire ed ecco che nel caso occorra, disporre di 450 cavalli torna sempre utile, rendendo virtualmente ridotto un peso pachidermico necessario a mettere a disposizione di guidatore e occupanti un ambiente rifinito nei minimi dettagli, dove la purezza del bello non si sente costretta a lasciare spazio alla praticità. Abbiamo un display digitale che ci consente un perfetto controllo di sistema infotelematico e multimediale, uno schermo digitale completamente personalizzabile di fronte agli occhi del guidatore e dettagli old school come l’orologio analogico affondato in cima al cruscotto, oppure le levette per l’apertura delle bocchette dell’aria. Persino le rotelline dei comandi hanno un peso specifico probabilmente superiore a quello di una Mercedes Classe A ed è proprio qui che la natura incontrastata della Bentley ricorda che siete alla guida di una lussuosa astronave che non intende però viaggiare verso il futuro con il paraocchi. In situazione di guida normale e quindi senza prestare troppa attenzione al pedale dell’acceleratore – ma senza nemmeno abusarne – ho totalizzato 12,2 l/100 km, ma nel momento in cui si viaggia in Sport e nonostante la dinamica di guida non sia quella offerta dal V8, la Bentayga Hybrid ha bisogno di più benzina e non lesina nel chiederne.
Nei tratti in discesa, sfruttando appunto l’inerzia che ha rappresentato un maggiore dispendio energetico a salire, le batterie da 13 kWh riescono però a immagazzinare abbastanza energia da consentirci di bilanciare il rientro verso casa. Ma tornando alle curve, alla montagna, ovvero quel luogo dove senza ombra di dubbio non penseresti mai di portare un SUV di questa stazza, la Bentayga dimostra come la trazione integrale e il perfetto dialogo con uno sterzo reso ancora più preciso in modalità Sport possano offrire anche una bella fetta di divertimento che i più penserebbero solo appannaggio di V8 e W12. Invece no, c’è spazio anche per lei, c’è spazio anche per quel quasi impercettibile attiva/disattiva del motore elettrico che con i suoi 126 cavalli è in grado di dare un valore aggiunto quando in situazione di carica sfruttabile, ma non si trasforma mai in un assente ingiustificato nel momento che avete dato fondo anche all’ultima gocciolina a disposizione delle batterie.
Con tutto quello che c’è da dire, quasi dimenticavo che l’aggiornamento operato da Bentley a inizio 2020 non ha certo giovato poco all’estetica della Bentayga. Che poi, con questa First Edition è tutto amplificato e reso ancora più aggressivo grazie allo splitter anteriore, minigonne laterali e spoiler sul lunotto posteriore, tutti in fibra di carbonio e capaci di affilare il look al mega SUV di Crewe. Ovvio che l’aspetto esteriore sia quanto di più soggettivo ci possa essere, ma non si può restare indifferenti di fronte a tanta imponenza e ad una guidabilità che ti fa subito dimenticare dei suoi 2 metri di larghezza. Attirerete sguardi, commenti e domande, anche alla pompa di benzina, quando avranno a che fare con due sportelli per il rifornimento. E dato che per noi il punto cruciale è il coinvolgimento alla guida, siamo sollevati per aver scoperto come un SUV da quasi 300 mila euro non abbia perso per strada neppure una delle sue imprescindibili qualità.
La voglia di continuare a guidare è un valore intrinseco quando si tratta di un marchio nobile come Bentley. Non importa se nel corso del secolo si arriva a destinazione senza il segno degli elementi attorno agli occhialoni da aviatore che subito abbino alle mitiche sportive degli anni 30, o se l’instabile borbottio del motore è stato sostituito da un gruppo propulsore di ultima generazione e da un abitacolo che sembra godere di cancellazione del rumore, in maniera tale da rendere l’esperienza a bordo della Bentayga il perfetto connubio tra lusso e praticità. La potenza finale a disposizione, nonostante non venga mai erogata o trasmessa ai sedili come accade con SUV più inclini al fattore prestazionale, è ugualmente in grado di offrire numeri da far impallidire tre quarti delle sportive in circolazione, ma è l’insieme delle parti che consacra la Bentayga come un riferimento per il brand, per il segmento e per l’intero settore automobilistico di lusso, soprattutto adesso che gode dei giusti interventi estetici che hanno reso più armoniose le sue linee.
BENTLEY BENTAYGA HYBRID FIRST EDITION
Motore V6 cilindri Twin-Turbo Hybrid, 2.995 cc Potenza 449 hp Coppia 700 Nm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico a 8 rapporti Peso 2.440 kg
0-100 km/h 5,5 sec Velocità massima 254 km/h Prezzo €285.264,32