Anche stavolta tutto è cominciato prendendo la cartina stradale. Abbiamo fissato un punto di partenza e un punto di arrivo. A quel punto non restava altro che collegarli tra loro nel modo più tortuoso possibile. Quando era il momento di dare il nome a questo evento non abbiamo avuto dubbi: si chiamerà Molte Curve.
Testo Marco Rallo / Foto Mattia Negrini
Punto A e Punto B vanno collegati e ci sono molti modi per farlo. Uno soltanto è però gaudio comune per ogni appassionato della guida vera, ovvero farlo con una successione di curve. Con questo pretesto è nato un nuovo evento che va ad aggiungersi al folto calendario appuntamenti della nostra testata. Un nome che non lascia spazio a equivoci, ma soltanto all’immaginazione: Molte Curve. E per questa prima edizione abbiamo deciso di coniugare il piacere della guida, con l’aspetto culturale offerto da uno dei programmi di factory tour migliori in circolazione. Un’esperienza totale e immersiva che grazie ai diversi pacchetti di iscrizione ha reso possibile scegliere come svolgere la propria giornata e quanto addentrarsi nel mondo di Dallara Automobili, una delle più importanti realtà in campo automotive e assoluto sinonimo di eccellenza italiana nel mondo.
Si comincia presto, tanto che il sole non è ancora sorto. Dopo un’estate caldissima e qualche giorno di pioggia, sembra che oggi il meteo sarà dalla nostra parte, concedendo un break con qualche nuvola a rendere la temperatura più frizzantina di quanto potessimo aspettarci, ma comunque condizioni stradali ideali per una giornata in cui le gomme non saranno di certo risparmiate. Ci si trova a Sarzana, a pochi chilometri da La Spezia. Il Ristorante del Re, in stretta collaborazione con l’hotel Santa Caterina Park ci riserva l’ampia sala Leonardo, dove si svolgono gli accrediti degli equipaggi e la colazione. Alle 8 spaccate è il momento del briefing agli equipaggi e giusto il tempo di terminare lo stickeraggio di alcune vetture e si applica il primo timbro sul roadbook, pronti a partire in direzione di una delle strade più amate da chi respira più benzina che ossigeno.
La strada statale 62 della Cisa è tutta per noi, ecco spiegato il motivo di una partenza più mattiniera del solito. Traffico quasi completamente assente sul versante meridionale che ci porta fuori dalla Liguria, toccando Aulla e quindi Pontremoli, quello che viene comunemente considerato come l’inizio (o la fine) della SS62 per come la intendono gli appassionati di motori. Le curve si susseguono morbide e la larghezza di una strada deserta alle prime luci del giorno concede attimi di guida intensi e coinvolgenti anche più delle nostre aspettative. L’asfalto è perfetto e dopo (fin troppo) poco siamo a quota 1.041 metri, in vetta alla Cisa. Gli equipaggi partecipanti si raggruppano e cominciano a snocciolare le prime impressioni, osservando la grande varietà di sportive presenti, da pure supercars ad un modello incredibilmente particolare e unico come una Golf MK1 del ’78 in condizioni da concorso.
La voglia di tornare al volante è tanta e si riparte. Ferrari, Porsche, BMW M, Alfa Romeo Quadrifoglio (e non solo), Jaguar e tante altre, tutte accomunate da quelle caratteristiche che rendono la condivisione di questa passione un momento magico e imprescindibile ad ognuno dei partecipanti. Berceto, Cassio, Terenzio e in men che non si dica tocchiamo Fornovo di Taro, raggiungendo il checkpoint successivo in quel di Sant’Andrea Bagni, dove sfruttiamo un’ampia e confortevole area di sosta immersa nel verde per goderci i primi veri e propri raggi di sole della giornata. Il break è volutamente più lungo rispetto al solito, siamo perfettamente nei tempi e cogliamo l’occasione per scambiare due chiacchiere con inaspettata calma. Uno sguardo all’orologio e si riparte percorrendo la porzione più panoramica e guidata dell’intero tour, ovvero la SP54 che disegna un semicerchio prima di farci tornare a Varano de’ Melegari e raggiungere il ristorante per il pranzo.
Raggiungendo la Fopla verso mezzogiorno riusciamo a sistemare tutte le vetture di fronte al locale e accomodarci per godere di un lauto pranzo a base delle specialità del territorio, un must qualora si venga nella zona. La trattoria è una bolgia di sapori, mentre nel parcheggio le vetture riposano dopo l’intensa scampagnata a cavallo del confine tra Toscana ed Emilia Romagna. Proseguiamo con le premiazioni di rito e di nuovo in auto per il breve trasferimento che ci porta in Dallara. Qui ci suddividiamo in due gruppi per dare il via al tour guidato del museo, andando anche alla scoperta del reparto di ricerca e sviluppo e delle molte altre sezioni grazie alle quali il marchio ha messo il proprio nome in tutte le più importanti categorie del motorsport del globo intero. Epilogo in sala simulatori, dove alcuni dei partecipanti si sono sfidati – guidando una Dallara Stradale – a caccia del giro più veloce, con i primi tre classificati a vincere fantastici premi speciali firmati Dallara Automobili.
La Molte Curve ha fatto esattamente quello che ci eravamo prefissati, ovvero raggiungere un luogo – in questo caso il mondo Dallara – nel modo più divertente possibile, ovvero percorrendo tante curve, anzi Molte Curve. Desideriamo pertanto ringraziare l’ingrediente principale che ha permesso di trascorrere una giornata perfetta, ovvero i partecipanti, il cuore pulsante di una passione automobilistica che è capace di creare nuove amicizie, consolidarne altre e scrivere avventure e ricordi che profumano di benzina e gomme maltrattate. Tutto nel nome dei motori e non c’è proprio niente di meglio.
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