3 Sportive A Motore Centrale Che Sono Leggenda
Testo di Carlo Brema
Si dice che sognare non costi nulla, ma purtroppo la stessa regola non vale per realizzare certi stessi sogni. Prendete per esempio quelle automobili che probabilmente tappezzavano le pareti di camera vostra quando eravate meno stempiati di oggi e noterete che con il passare degli anni sono aumentate di valore a tal punto da diventare merce per collezionisti o comunque facoltosi portafogli. E noi, con i nostri miseri risparmi ringraziamo il cielo che ci sia ampia scelta tra il segmento delle compatte sportive, così da soddisfare la nostra sete di adrenalina. Nessuno intende accontentarsi e in fondo al nostro animo ci sarà sempre il chiodo fisso di quella vettura che tanto bramiamo, una di quelle che soltanto a vederla ferma risveglia in noi una marea di emozioni, a partire da quel look che non lascia compromessi, passando per una guidabilità baciata da un perfetto matrimonio tra un motore in posizione posteriore centrale e la trazione al posteriore, sino a prestazioni che sanno difendersi molto bene anche rispetto agli standard attuali. Pensate a tre sportive di razza che siano in grado di farvi venire l’acquolina in bocca soltanto a sfogliarle sulle nostre pagine e tenete presente che non sarà necessario impegnare un rene per mettervene una in garage. Quindi voi preferite l’inglese, la giapponese o l’italiana?
LOTUS ESPRIT
Aggiornata nell’estetica e nella meccanica rispetto alla serie precedente, quella resa famosa grazie ad una scena indimenticabile nel film “007 – The Spy Who Loved Me”, la Esprit rappresenta il sunto della casa inglese. Un peso contenuto e che non supera la tonnellata e mezzo, un interno confortevole e ricco di pelle e un propulsore turbo da 4 cilindri con potenze che partivano dai 215 cavalli, ai 254 della Turbo S4 e SE, per toccare quota 300 con l’edizione speciale introdotta nel 1993. Questa incarnazione riprese soluzioni sviluppate nel mondo racing e vedeva un irrigidimento dell’assetto, il quale assieme ad un risparmio di peso di 90kg rispetto al modello tradizionale, consentiva prestazioni da vera sportiva (senza necessariamente chiamare in causa la versione V8, ancora più potente, ma altrettanto delicata).
Merito del miglior comportamento su strada è da imputare a un nuovo impianto frenante, come anche per il nuovo cambio Renault GTA (che sostituì il Citroen SM), mentre l’aerodinamica non lasciava spazio a dubbi, forte di vistosi spoiler in grado di accentuare il grip tra le curve, habitat naturale di un modello per puristi della guida, senza contare che con l’arrivo della S4 ci fu anche l’aggiunta della servoassistenza, aspetto che contribuisce a rendere la Esprit una sportiva adatta anche alla vita di tutti i giorni.
LOTUS ESPRIT SPORT 300 (1987-2004)
Layout – Motore centrale, trazione posteriore
Motore – 4 cilindri 2.174cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 5 rapporti
Potenza – 300 cv / 380 Nm
Peso – 1.340 kg
Accelerazione – 4,5 sec.
Velocità massima – 266 km/h
Quotazione attuale – da € 40.000 ca.
HONDA NSX
La NSX ha contribuito a far prendere sul serio le sportive giapponesi nel mondo. Potrà sembrare strano, oggi nel 2019, ma quando all’alba del ’90 Honda presentò questo avanguardistico modello, gli animi degli appassionati furono a dir poco scossi dallo stupore. Alimentata dalla leggenda di Ayrton Senna e di quel mitico video in cui si lancia per un test a Suzuka con dei semplici mocassini ai piedi, la NSX nasce inizialmente come una sportiva con un V6 da 3 litri in posizione centrale, per una potenza di circa 273 cavalli. Le dimensioni del propulsore aumentano e nel 1997 il VTEC aspirato in grado di urlare oltre i 7000 giri diventa un 3.2 da 280 cavalli, sempre disponibile con cambio automatico a 4 velocità, oppure con il nuovo manuale a 6 rapporti (invece del precedente manuale che ne aveva 5), mentre nel 2002 viene introdotto il facelift che porta verso la conclusione del ciclo di vita del modello, prima di ritrovare il nome NSX con la nuova ibrida nata nel 2016.
Esteticamente meno elegante delle proprie rivali, la NSX è senza dubbio una vettura in grado di catturare gli sguardi, anche grazie a soluzioni interessanti – soprattutto per l’epoca – come lo spoiler posteriore integrato con il paraurti e l’ampia superficie vetrata che sembra unire il parabrezza anteriore al grande lunotto posteriore. L’abitacolo è minimalista, ma nel complesso la NSX risulta essere dotata di una indole sportiva da consentirle prestazioni da supersportiva, offrendo tuttavia la possibilità di essere sfruttata senza limitazioni di alcun tipo.
HONDA NSX 3.2 (1990-2005)
Layout – Motore centrale, trazione posteriore
Motore – 6 cilindri a V 3.179cc
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 280 cv / 298 Nm
Peso – 1.370 kg
Accelerazione – 5,9 sec.
Velocità massima – 275 km/h
Quotazione attuale – da € 50.000
FERRARI F355
Definire la F355 non è affatto facile. Arrivata agli inizi degli anni 90 per sostituire l’uscente 348, ha il merito di non aver stravolto il design che Ferrari aveva intrapreso, ma di aver trasformato in oro zecchino tutto ciò che ha portato con sé. Esteticamente ineccepibile, con linee pulite, ampie prese d’aria scavate nelle portiere e quel posteriore che abbraccia il generoso 8 cilindri a V, un vulcano da 380 cavalli e 363 Nm di coppia, scaricati a terra sulle ruote posteriori grazie a un cambio manuale a 6 rapporti prima, al rivoluzionario sequenziale con paddle al volante direttamente ispirato alle F1 appena qualche anno dopo.
La F355 è la quintessenza Ferrari degli anni ’90, nonostante un abitacolo e un’affidabilità non esente da difetti, riesce a incarnare ogni più profondo desiderio verso le rosse di Maranello, con una guidabilità pura, analogica e in grado di trasmettere al guidatore un’esperienza tale da renderla autentico punto di riferimento per il mondo delle supercars. Una instant classic che dal 1995 è stata affiancata dalla versione GTS, ovvero la variante Targa della berlinetta con tetto rigido, meglio identificabile come un modo per amplificare il sound del V8 dietro le spalle di guidatore e passeggero e godere dell’eleganza e dello stile della coupé italiana, anche quando non sentirete la necessità di agire vigorosamente sul pedale del gas, situazione che vi porta da 0 a 100 in appena 4,7 secondi e con una top speed in grado di sfiorare i 300 orari, numeri ben più che notevoli, anche paragonati agli standard contemporanei.
FERRARI F355 (1994-1999)
Layout – Motore centrale, trazione posteriore
Motore – 8 cilindri a V 3.496cc
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 380 cv / 363 Nm
Peso – 1.350 kg
Accelerazione – 4,7 sec.
Velocità massima – 295 km/h
Quotazione attuale – da € 70.000