5 Renault Sportive Che Probabilmente Hai Dimenticato
A cura di Andrea Albertazzi / Foto Renault Group
Renault ha recentemente dato un annuncio da vero e proprio colpo al cuore, perlomeno per ogni appassionato che si rispetti. Del resto, chi di noi non ha avuto a che fare con una RS, almeno una volta nella vita? Renault Sport chiude i battenti, o meglio lascia che Alpine si prenda cura di portare avanti il reparto sportivo del brand, che dal canto suo prevede di avere una gamma interamente elettrificata entro il 2030. Certo, ci sono delle variabili legate all’aumento di stazioni di ricarica, al costo della corrente e alle leggi imposte dal mercato, ma nel frattempo è giunto il momento di dire addio a quelle compatte sportive che ci hanno regalato emozioni pure come soltanto le piccole bombe sono in grado di fare. 23 anni (Renault Sport è ufficialmente nata nel 1999 con la Clio RS) di divertimento per tutti, anche se a onor del vero, il reparto sportivo esisteva già dal 1976 con Gordini e Alpine appunto. Staremo a vedere cosa ha in serbo il futuro, ma nel frattempo abbiamo deciso di celebrare Renault con cinque modelli ad alte prestazioni che avrete forse dimenticato, o addirittura mai sentito. Esatto, questa volta tralasciamo le varie R5 Turbo, Clio Williams e Clio V6 in favore di modelli che meritano un ultimo urrà, con la speranza che un’eredità di questo calibro non finisca per lasciarci soltanto bei ricordi.
FUEGO TURBO (1983-1985)
Prodotta tra il 1980 e il 1992, la Fuego era un coupé a 4 posti che rivoluzionò il design del brand francese. Nel 1983, dopo aver maturato una notevole esperienza nel mondo delle competizioni, venne finalmente realizzata una versione turbo benzina, spinta da un 1.565-cc equipaggiato con turbocompressore Garrett T3 per una potenza massima di 132 cavalli e prestazioni nell’ordine dei 9,5 secondi sullo 0-100 km/h e 200 all’ora di velocità massima. La Fuego Turbo era subito riconoscibile per un’estetica curata e impreziosita da cerchi in lega BBS e sticker “Turbo” laterali che non lasciavano spazio a dubbi: le performance erano la parola d’ordine.
21 2.0 TURBO (1987-1994)
Renault prosegue il suo sviluppo di modelli spinti da motori sovralimentati ampliando la propria offerta e puntando alle berline prestazionali prodotte da BMW e Mercedes. Il 1987 è infatti il momento della R21 Turbo, una lussuosa quattro porte che grazie ad un generoso propulsore 2-litri turbo mette a terra 175 cavalli a 5.200 giri e una coppia massima di 270 Nm ad appena 3.000 giri, con trazione integrale o unicamente anteriore. Si tratta di un motore all’avanguardia, che grazie ad una gestione totalmente elettronica è in grado di gestire contemporaneamente l’accensione, l’iniezione e la pressione di sovralimentazione, assicurando sia comfort di guida che prestazioni che fermano il tachimetro a 227 km/h di velocità massima.
SAFRANE BITURBO (1993-1996)
La Safrane è la berlina di lusso che Renault introduce nel 1992. Con il sempre più ambizioso obiettivo di puntare direttamente alle prestigiose tedesche, unisce la praticità di un corpo vettura dalle dimensioni generose a soluzioni ricercate, sia per l’abitacolo che per quanto riguarda il comparto meccanico. Nel 1993, con la collaborazione dei preparatori Hartge e Irmscher, i quali si occupano rispettivamente di motore e telaio, la Safrane viene sovralimentata con 2 nuovi turbocompressori KKK che erogano 268 cv e 365 Nm di coppia, opportunamente distribuiti su entrambi gli assi grazie ad una trazione di tipo integrale permanente, spiccando quindi non solo per le straordinarie prestazioni, ma per una guidabilità e un comportamento su strada estremamente efficace in qualsiasi condizione.
19 1.8 16v (1990-1995)
Sul finire degli anni 80 e dopo gli opachi risultati ottenuti dalle varie R9, R11 e R14, Renault aveva bisogno di spingere nel segmento delle berline. Con l’intenzione di offrire un nuovo modello che fosse però disponibile con carrozzeria cinque porte, la R19 riuscì a portare una provvidenziale ventata d’aria fresca. Appena due anni dopo – nel 1990 – nacque la versione top di gamma, meglio conosciuta come 1.8 16v. Sogno proibito per i più giovani, la R19 16v era caratterizzata da un design che ne esaltava la sportività grazie a profili laterali, paraurti più pronunciati, cerchi in lega da 15 pollici dedicati e l’inconfondibile spoiler alla base del portellone posteriore. Disponibile anche in variante Cabriolet e Berlina, era spinta da un propulsore con testata a 4 valvole per cilindro in grado di erogare 140 cavalli, i quali sotto appena 1 tonnellata di peso garantivano prestazioni davvero sorprendenti.
LAGUNA 2.9 V6 (1997-2000)
Il compito di sostituire la R21 nella fascia medio-alta di berline Renault spettò alla Laguna. Con un progetto tutto nuovo e un design che fosse capace di tenere il passo con la sempre più agguerrita concorrenza, questo nuovo modello poi reso disponibile anche in versione wagon riscosse sin da subito i consensi sperati. In pochi sanno che i successi ottenuti nel BTCC (British Touring Car Championship) hanno radici ben fondate nella versione stradale da 2.9-litri e 190 cavalli prodotta tra il 1997 e il 2000. In questo caso abbiamo un motore aspirato posizionato trasversalmente e abbinato alla sola trazione anteriore, ma il divertimento e il coinvolgimento alla guida sono assolutamente degni di concederle un posto tra le grandi Renault sportive prodotte fino ad oggi. Menzione d’onore per la meno fortunata – almeno in termini di vendite – terza e ultima generazione, che nel 2012 e con un design molto aggressivo ospita sotto al cofano un 3.5 V6 da 238 cavalli.