5 Jaguar Che Sanno Come Graffiare l’Asfalto
Testo Carlo Brema / Foto Jaguar Media – Art & Revs
Settembre 1922 – Settembre 2022. Jaguar festeggia il suo centenario, un secolo di storia per uno dei brand più importanti e talvolta ingiustamente sottovalutati del panorama. Nel corso della sua illustre storia, il felino di Sir William Lyons ha infatti saputo reinventarsi, superando le crisi del secondo grande conflitto bellico e addirittura riuscendo a impensierire l’elite ad alte prestazioni solitamente riservata ai grandi nomi italiani. Ha avuto il merito di offrire lusso e prestazioni ad un prezzo ben inferiore rispetto alla concorrenza, senza dimenticare il grande impegno nel mondo delle corse e un’evoluzione costante che ha portato a modelli che oggi spaziano da piccole a grandi e lussuose berline, passando per SUV e sportive a due posti, il tutto includendo modelli ibridi e anche completamente elettrici. Trascurando volutamente quelle icone che hanno scritto la storia, oggi intendiamo celebrare alcuni modelli finiti lontano dai radar, ma in grado di rappresentare al meglio il concetto di performance e comfort, come soltanto Jaguar ha saputo fare negli anni. Ecco 5 Jaguar che possono divorarvi al primo morso.
XJR (1997-2003)
La XJ è la berlina Jaguar per antonomasia. Prodotta a partire dal 1968 ha fin dall’inizio rappresentato l’apice del comfort messo a disposizione per cinque persone e rispettivi bagagli, il tutto garantendo doti da gran turismo indiscusse. Nel 1994 viene introdotta la XJR, la prima vera e propria variante ad alte prestazioni, la quale non solo rendeva le curvilinee forme della XJ molto più aggressive, ma celava un portentoso 6 cilindri in linea da 4.0cc e 326 cavalli sotto al cofano. Nel 2004 fu il momento di sottolineare che la XJ non era soltanto una lussuosa berlina per viaggi nel più profondo relax e così – con l’aggiornamento denominato AJ-V8 – arriva un V8 da 4-litri e ben 370 cavalli, abbastanza per muovere il gigantesco giaguaro da 0 a 100 km/h in appena 5,6 secondi. Certo, il peso non era poco, ma la dinamica e la precisione della grossa berlina sapevano come far divertire tra le curve, restando pur sempre una confortevole quattro porte ricca di pelle e radica. Il fatto di trovarla a cifre convenienti sul mercato dell’usato, la rende una delle Jaguar che dovreste tenere d’occhio qualora intendiate migliorare i vostri viaggi e al tempo stesso renderli incredibilmente più rapidi.
S-TYPE R (2002-2007)
La S-Type ha da sempre diviso gli affezionati al brand. Il lato positivo era che si trattasse del primo modello interamente realizzato da Jaguar dopo decenni, quello negativo era un look anonimo e forme che la rendevano goffa e diciamoci la verità, un giaguaro non è mai fuori forma. Nel 2002, forse dopo aver ascoltato le richieste di quella cerchia di aficionados più dediti alla guida, Jaguar decide che è il momento di affiggere la lettera “R” accanto al badge S-Type e così vede la luce un modello di certo meno noto rispetto alla XJR, ma che prova in tutti i modi a dare nuova energia alla S-Type di partenza. Equipaggiata con un V8 sovralimentato da 4.2-litri e 400 cavalli tondi, la S-Type R gode di ritocchi estetici che evocano il suo lato prestazionale, come nuovi paraurti, nuovi cerchi e un piccolo spoiler alla base del vano bagagli, il quale sormonta i due terminali di scarico. Prestazioni nell’ordine dei 5,6 secondi sullo 0-100 e velocità massima di 250 orari, ma soprattutto un’immagine decisamente più convincente della S-Type del vostro noioso zio.
XFR (2011-2015)
Era il 2007 e il conto bancario di Jaguar era in forte sofferenza. Provvidenzialmente, l’allora proprietaria Ford capì che era giunto il momento di introdurre un modello che potesse essere venduto ad una clientela più ampia e così nacque la XF, una berlina che grazie al grande Ian Callum sfoggiava una linea quasi da coupé, nonostante le quattro porte e dimensioni tutt’altro che contenute. Ford prestò molto più che qualche indicazione, come nel caso dei propulsori, inclusi quelli diesel, ma nel 2011 – ormai già sotto le mani di Tata – la XF fu in grado di finire sul radar degli appassionati con la XFR, la variante prestazionale, equipaggiata con un rumoroso V8 da 5-litri e 385 cavalli.
Nonostante mantenesse ovviamente una forte connessione con le linee del modello originario, la XFR era tutta un’altra macchina e ancora oggi sa come far girare la testa. Nel 2013 fu introdotta anche la lunatica XFR-S da 550 cavalli, disponibile anche in versione Sportbrake.
XKR-S (2011-2014)
La XK8 ha saputo risvegliare la natura da gran turismo delle grandi Jaguar del passato. La XKR ha elevato il fattore divertimento. La XKR-S ha ricordato che la follia è l’ingrediente più importante in una bellissima storia d’amore con una due posti incredibilmente rumorosa e con l’assurdo desiderio di distruggere le gomme alla prima accelerazione più intensa del solito. Introdotta nel 2011 e con muscoli extra rispetto alla variante XKR, la XKR-S sfoggia una carrozzeria fatta di prese d’aria, nervature, spoiler e un assetto ribassato e irrigidito indispensabili per domare il V8 sovralimentato da 5-litri 550 cavalli e 681 Nm sotto al generoso cofano anteriore. Spesso definita come una muscle car europea, si tratta di un modello divenuto ben presto iconico non soltanto per prestazioni sorprendenti (4,3 secondi sullo 0-100 e 299 orari di top speed), ma perché rappresentava senza mezze misure la quintessenza dello spirito Jaguar dei tempi d’oro.
[BONUS] LISTER XJS (1986)
Questa non è propriamente Jaguar, dato che l’intervento del preparatore Lister è sostanziale, ma non potevamo lasciare da parte uno dei progetti più esasperati che la storia automobilistica d’oltremanica abbia mai creato. Si chiama semplicemente Lister Jaguar XJS ed è l’estremizzazione della coupé XJS secondo Lister Cars, che nel 1986 porta il fondatore a mettere le mani su 90 XJS, di cui 25 nella ancora più estrema variante Le Mans. La carrozzeria viene quindi allargata, è introdotto un vistoso spoiler al posteriore e i gruppi ottici e i passaruota sono modificati così da ospitare le nuove e più grandi ruote. All’interno, nulla è lasciato al caso e si viene accolti da avvolgenti sedili Recaro, ma la vera magia è offerta da un motore che da 5.3cc passa a 7.0cc, con una profonda trasformazione garantita da un sistema di iniezione modificato, valvole più grandi, bielle Cosworth, nuove testate e sospensioni Koni più rigide del 30%. I cavalli di potenza massima sono 496 e la coppia tocca un picco di 678 Nm, mentre il cambio Getrag è un manuale a 5 marce. Folle, quasi indomabile, tanto da far impallidire la leggendaria XJ220 e far sembrare una belva come la XKR-S una city car per neopatentati.