5 Eccezionali Cabrio Per Tutte Le Tasche
5 ECCEZIONALI CABRIO PER TUTTE LE TASCHE
Testo di Carlo Brema
Il vento tra i capelli, il cielo sopra la testa, la sensazione di essere parte della strada stessa – chiedete a qualsiasi appassionato di guida open-air e avrete sempre la stessa descrizione. Guidare una cabrio regala sensazioni in grado di elevare il viaggio stesso a un’esperienza emotivamente superiore. E poco importa se le cosiddette cabriolet, spider o roadster vengano considerate come le sorelle appesantite rispetto alla eventuale controparte a tetto rigido, principalmente a causa delle differenti esigenze di come e dove irrigidire il telaio o per i meccanismi di quei tettucci rigidi che cercano di aumentare il comfort a bordo e offrire più ampie possibilità di utilizzo durante l’inverno. Una cabrio ha un fascino tutto suo, non chiede di essere guidata per forza con il coltello tra i denti, ma piuttosto di essere condotta e diventare la compagna ideale per raggiungere qualche località vacanziera e apprezzare ancora di più quella sua capacità di attirare gli sguardi. Ci sono ovviamente diversi tipi di vetture topless, ma non vogliamo chiamare in causa quelle supersportive esageratamente costose, tantomeno berline extra large. Quelle che ci interessano oggi sono una ristretta manciata di proposte che possono soddisfare le esigenze di un appassionato di guida e garantire quindi notevoli dosi di divertimento una volta al volante, con un occhio al portafogli e quindi non soltanto al prezzo di acquisto sul mercato dell’usato, ma anche ai costi di gestione. Ne abbiamo scelte 5, per tutti i gusti e soprattutto per tutte le tasche.
MAZDA MX-5
Quando si parla di auto divertenti troveremo sempre una MX-5, figuriamoci se stiamo spulciando nel mondo delle cabrio. La piccola Mazda ha venduto milioni di esemplari e nonostante abbia accompagnato generazioni di automobilisti, ha mantenuto intatta quella ricetta a base di leggerezza e semplicità. La trazione posteriore fa il resto, mentre basterà dare uno sguardo su qualsiasi gruppo o club dedicato alla simpatica roadster dagli occhi a mandorla, per capire che ci sono legioni di appassionati a portare avanti la causa di una filosofia di guida pura e senza inutili fronzoli. La prima versione, nominata NA, è quella che incarna al meglio tutte le caratteristiche utili a rendere grandiosa una vettura adatta proprio a tutto e quindi prodotta con un 4 cilindri da 1.6 e 115 cv (dal ’89 al ’93) o da 90 cv (dal ’94 al ’98), oppure con un 1.8 da 128 cv (dal ’93 al ’95) o da 133 cv (dal ’94 al ’98). Trazione solo al posteriore, un peso di appena 950 kg e la riprova che è più emozionante guidare forte una vettura poco potente rispetto al contrario. Da €1.500.
HONDA S2000
Restiamo sempre in Giappone e parliamo di un mito più recente, quello della Honda S2000. In questo caso, a differenza della MX-5, la S2000 ha tra i suoi obiettivi primari quello di percorrere la strada nel modo più veloce possibile e lo fa grazie al suo leggendario VTEC capace di gridare sino a oltre 9000 giri. I cavalli sono 240, l’assetto è decisamente votato ad un utilizzo sportivo e il design squadrato non lascia dubbi, questa è un’auto che fa sul serio. Le chicche della S2000 sono parecchie, a partire dal corpo vettura premuto a terra, da un posto guida letteralmente inglobato nello chassis e dall’accoppiata cambio manuale e differenziale autobloccante. Oltre a percorrenze di curva incredibili, il 2.0 aspirato è in grado di offrire un’esperienza di guida unica, lasciando che il guidatore si getti nella incessante corsa verso la linea rossa, un valore che con l’arrivo dei più recenti propulsori turbo viene apprezzato ancora più adesso che sul finire degli anni ’90, quando la S2000 fece il suo ingresso sulla scena, restandoci sino al 2009. Da €8.500.
PORSCHE BOXSTER (986)
Alcuni ignorano ancora che sul finire degli anni 90, la casa di Stoccarda stesse attraversando un periodo di crisi pesantissima. La 911 non vendeva abbastanza e le cose si erano messe male. Fortunatamente a qualcuno venne l’idea di realizzare un modello tutto nuovo, con due posti e tettuccio apribile, motore centrale e che fosse comunque in grado di mantenere intatto il piacere di guida che ogni cliente Porsche si aspetta. La prima incarnazione della Boxster, presentata come serie 986, fu introdotta con un piccolo 2.5cc da 205 cavalli (dal ’97 al ’99), per poi accogliere le due varianti principali, un 2.7 da 220 e poi 228 cavalli e la Boxster S, spinta da un 3.2 da 252 cavalli prima e 260 cv in seguito. Il design è inconfondibilmente Porsche e il vantaggio di avere il motore in posizione centrale offre una dinamica di guida più amichevole per i meno avvezzi al flat-six a sbalzo tipico della 911, ormai non più l’unica possibilità per accedere al listino del cavallino di Stoccarda. Da €6.500.
AUDI TT ROADSTER
Mettiamola così, la trazione posteriore non è sempre la risposta definitiva quando si parla di piacere di guida. Prendete per esempio la prima serie dell’Audi TT. Correva l’anno 1998 e la casa dei quattro anelli se ne uscì con un modello dal design all’avanguardia, impossibile non fermarsi a guardarla per strada. Sono trascorsi oltre 20 anni e la prima generazione di TT fa ancora la sua bella figura, soprattutto in versione Roadster grazie alla pulizia delle linee e quei roll-bar cromati che svettano dietro ai sedili, che rimangono due soltanto rispetto ai quattro della coupé. Prodotta dal 1999 al 2006, la TT Roadster sarà pure basata sulla piattaforma della VW Golf IV, ma trasmette un senso di sportività che viene ben supportato dal fatto di avere la trazione anteriore, o ancor meglio integrale, grazie alla versione QUATTRO da 225 (1.8cc) o 250 cavalli (3.2 V6). Il motore è turbocompresso e l’interno è curato nei minimi particolari, rendendo la TT una vera e propria icona tra il pubblico giovane. Da €3.000.
BMW M3 CABRIOLET (E36)
Era logico aspettarsi una BMW, ma abbiamo deciso di non concentrarci sulla Z4 di prima generazione, la quale si trova a partire da €4.500 e offre tuttora un design moderno e un’ampia scelta in quanto a motori, bensì su qualcosa di più maturo e ancora più divertente. Stiamo parlando della M3 E36, una sportiva pura che divora sovrasterzo a colazione e monta un 6 cilindri in linea da 3 litri e 286 cavalli e 320 Nm di coppia massima. Irrigidita e affilata rispetto alla serie precedente, la M3 Cabrio arriva nel 1994 con un cambio manuale a 5 rapporti e differenziale autobloccante, uno scatto sullo 0-100 km/h di appena 5,7 secondi e velocità massima di 250 orari (autolimitata elettronicamente). Nel 1995, la cilindrata sale a 3.2cc e la potenza tocca i 321 cavalli, mentre nel 1997 sarà anche il primo modello al mondo a disporre di cambio automatico a controllo sequenziale (SMG). A dire il vero non sarà facile trovarne una, figuriamoci portarla a casa con pochi spiccioli, però valeva la pena chiamarla in causa. Se vi fosse venuta voglia di BMW, tornando a parlare di Z4, sappiate che avete ampia possibilità di scelta tra i vari propulsori 2.0, 2.2, 2.5 e 3.0, con potenze che partono da 150 e arrivano ai 265 cavalli della 3.0 si, il modello più performante del restyling della prima generazione (2002-2009), fatta eccezione delle più impegnative Z4M. Da €4.500.