Scendere in Pista per la Prima Volta
Tutti guidiamo, ma sappiamo davvero farlo nel modo giusto?
Bisogna prima di tutto rispondere onestamente a questa domanda, soprattutto nel momento in cui decidete di indossare casco e guanti e scendere in pista. Che abbiate più o meno esperienza a Gran Turismo e Forza Motorsport non conta: quando lo fate per davvero, non si scherza. Il minimo errore può trasformare una giornata divertente in un incubo e far male a voi ed altre persone. Ogni week end vediamo autodromi affollati da dilettanti che con auto più o meno potenti si lanciano in pazzi inseguimenti, al limite della sicurezza, e mentre i commissari di pista giocano a nascondino per far cassa, si rischia di non tornare al lavoro in ufficio il giorno dopo. Già, perché non tutti sono piloti. Ecco perché abbiamo deciso, grazie a tre figure chiave di ACM, di dare modo a tutti di capire cosa sia meglio tenere a mente, nel momento in cui ci si improvvisa il Fernando Alonso della situazione.
Jack Dwarren, il nostro pilota professionista, si occuperà di analizzare il livello più avanzato, Alex Marrone cercherà di capire come sfruttare al meglio le potenzialità di supercars e vetture potenti, mentre Andrea Balti farà luce sui comportamenti utili per una guida sportiva più sicura, ma anche più veloce.
Oggi, la nostra breve introduzione si focalizzerà sui principi base della guida in pista.
Cercando di essere piuttosto schematico, ho deciso di suddividere l’argomento in 5 punti:
- Non siamo soli e le auto, soprattutto se diverse tra loro, hanno spazi di frenata e percorrenze di curva differenti, di conseguenza sarà fondamentale utilizzare gli specchietti retrovisori e tenere costantemente sott’occhio gli altri.
- Siamo in pista, non ci sono limiti di velocità e vogliamo andare forte. Sin qui, nessun problema, ma è importante ricordare che i sorpassi vanno agevolati. Se una vettura o un pilota è più veloce, tenetevi verso l’esterno della curva e dategli modo di superarvi senza intralciare la strada. Eviterete di tornare a casa sul carro attrezzi e con un occhio gonfio.
- Se si utilizza un’auto stradale, a meno che non sia una supercar dalla meccanica esagerata, bisogna ricordare che gli organi meccanici possono patire di surriscaldamento ed affaticamento (freni, frizione) e le loro capacità possono deteriorarsi con il passare dei giri. È quindi utile, oltre evitare di sollecitarli eccessivamente, non percorrere costantemente giri come se la vostra vita dipendesse da quello. Alternateli ad alcuni leggermente meno sostenuti.
- Collegandomi al punto n.3, suggerisco di percorrere, a seconda della lunghezza del circuito, non più di un determinato numero di giri alla volta, sempre seguito da uno per raffreddare il motore e gli organi meccanici, con un’andatura lenta. L’aria che il motore può ricevere viaggiando, sarà sempre maggiore rispetto a quella che potete offrirgli fermando l’auto subito dopo i giri veloci.
- Rientrando ai box, evitate di spegnere subito il motore, se possibile aprite il cofano o cercate di fargli arrivare più aria per diminuire le temperature. Infine, dimenticatevi il freno a mano. Con le temperature che raggiungono dischi e pasticche, l’ultima cosa che vorreste fare è una marmellata di freni.
Andrea Balti