Ceirano: l’Ultima al Mondo
Durante “Auto e moto d’epoca”, tenutosi a Padova nel 2013, abbiamo conosciuto Alessandro: simpatico e fortunato possessore dell’ultima Ceirano al mondo. Lui stesso ci racconta qualcosa su questa vettura così particolare.
“Quest’auto è stata una vera fonte di storia, oltre ad essere unica, perché costruita dagli inventori delle auto italiane, prima della Fiat. Siamo venuti a conoscenza della sua storia tramite alcune persone del luogo di immatricolazione dell’auto: il primo proprietario fu una Contessa e questo fatto ci venne raccontato da un bambino, ormai signore di 85 anni, il quale ricorda che essa, con questa auto unica, essendo molto lussuosa per quei tempi, viaggiava a bordo con il suo autista. Purtroppo altre nostre ricerche, sono state vane, in quanto l’alluvione di Alessandria, creò ingenti danni agli archivi del PRA. L’auto, dopo essere stata conservata per decine di anni, ha ricevuto nel 1973, un restauro conservativo, ottenendo l’omologazione e la targa oro. Poi, nel corso del tempo ha vinto anche vari concorsi di conservazione/vintage, fino ad arrivare all’anno 2012, quando ha ricevuto un restauro professionale, durato circa un anno, completo ed originale. I tempi non sono stati eccessivamente lunghi e questo è dovuto proprio al fatto che l’auto era ben conservata, senza nemmeno un piccolo particolare mancante. Gli interni sono splendidamente mantenuti e possiamo sentirne ancora il profumo del secolo scorso. Meccanicamente la macchina è ottima, il suo motore è pieno e grintoso, un 1.500cc capace ancora di raggiungere i 100 km/h. Preciso inoltre che può partecipare alle Mille Miglia e poi, va sottolineato che l’auto monta un meccanismo importantissimo: il servofreno, un’altra grandissima invenzione dei signor Ceirano. Provocando pressione sul pedale, automaticamente, una valvola aziona il servofreno che assiste fortemente durante la frenata. La sua linea, con l’assetto anteriore molto avanzato e basso rispetto al suo baricentro, rivela uno stile più affusolato e sportiveggiante, rispetto ad altre coetanee, che erano più somiglianti a carrozze squadrate. La presentazione in Fiera a Padova nel 2013 ha attirato l’interesse di rinomati collezionisti nazionali ed internazionali e di storici studiosi del marchio. Abbiamo avuto così anche la conferma di avere l’unico esemplare rimasto al mondo.”