Review: Mini Clubman S
Di Carlo Brema
Ah, la Clubman! La cara vecchia Clubman è stata un mito, simbolo di come una piccola auto fosse comunque in grado di portare a spasso una famiglia con cagnolino al seguito. Stile e praticità, un prezzo abbordabile ed il classico feeling della Casa inglese. I tempi moderni ci raccontano una storie diversa, fatta di una vettura che, più BMW che Mini, offriva un’abitabilità non eccezionale e comunque troppo simile alla famosa 3 porte, un look goffo ed una rigidità di telaio non adatta ad un modello pensato per la famiglia. All’inizio di quest’estate, Mini ci ha presentato la terza serie, ormai disponibile e pronta a riscattare quel modello così controverso di qualche anno fa. Per non sbagliare, questa volta, la Casa anglo-tedesca ha fatto attentamente i compiti, facendo attenzione nel non commettere l’errore della scorsa volta, puntando quindi su tre punti chiave: dimensioni, guida e look. Vediamo come.
Lunga 4 metri e 25 cm (+27 cm rispetto al modello precedente), la nuova Clubman riprende ovviamente il design aggiornato che abbiamo già visto ed apprezzato sulle nuove 3 e 5 porte. L’inconfondibile sesta porta, facente parte dei due sportelli del vano bagagli, facilita le operazioni di carico dentro ad un portabagagli adesso più capiente e che non sacrifica in alcun modo l’abitabilità posteriore. I posti a sedere sono 5 e sono realmente accettabili; ovviamente, davanti sarete più comodi ed avrete sotto mano il sistema di infotainment che permette di interfacciare il vostro smartphone con l’auto. Al volante, nonostante un peso maggiore rispetto alla classica Mini, la versione S, ovvero la più sportiva sinora presentata, promette di offrire una discreta indole sportiva, senza spezzare la schiena agli occupanti e senza prendere pessimi voti in termini di consumo benzina, grazie anche alle modalità di guida opzionabili. Disponibile in versione con cambio manuale a 6 rapporti o automatico a 8, la Clubman S è spinta da un 2 litri turbo da 192 cv, identico a quello delle sorelle di pari cilindrata. Il nuovo propulsore vi consentirà di far scattare voi ed i bambini, i bagagli ed il cane (adesso anche di taglia media) in circa 7,2 secondi sullo 0-100, mentre la velocità massima raggiungibile sarà di 229 km/h. Il grosso volante e la plancia, curata nei minimi dettagli, vi farà sembrare di essere al volante di un’auto ben più costosa, più BMW che Mini, dove a tutti gli effetti vi trovate a gestire una trazione anteriore con circa 281 Nm di coppia, disponibili ad appena 1250 rpm.
La 500L è cento miglia indietro, soprattutto a livello di materiali e di look, troppo goffa e più vicina ad esser un furgoncino da mercato, che una stilosa auto per la famiglia. La Clubman D da 150 cavalli sarà probabilmente la versione preferita dal grande pubblico in Europa, mentre non dovrebbero mancare le versioni più sportive, come già successo per il modello precedente: la JCW, con qualche cavallo in più e magari un assetto più rigido, che le consentirebbe percorrenze di curva migliori. Se vi piace la Mini, ma non potete rinunciare allo spazio, la nuova Clubman saprà soddisfarvi, facendovi scoprire un lato di lei che nella sua penultima incarnazione non era stata in grado di mettere in luce. Meno prestazionale degli altri modelli della Casa, ma più bella e simpatica di qualsiasi possibile concorrente vista sinora. Nonostante questa Mini non ne voglia proprio sapere di essere “mini”!
MINI CLUBMAN S (2015-)
Layout – Motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 4 cilindri 1998cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti (8AT)
Potenza – 192 cv @ 5000 rpm
281 Nm @ 1250 rpm
Peso – 1360 kg
Accelerazione – 7,2 sec.
Velocità massima – 229 km/h
Prezzo – da 29.000 €