Tested: BMW M550d Touring
DIESEL WAR: THE SLEEPER
Di Alessandro Marrone
Foto di Enzo Rachelli
“Sleeper” (dormiente) è un termine inglese utilizzato per definire qualcosa che sotto un aspetto tranquillo e pacifico, è invece in grado di scatenare un vero e proprio inferno. Nella guerra al risparmio di carburante, mai periodo fu più propizio per parlare di auto a gasolio, e dato che soltanto una manciata di esse sono in grado di attirare la nostra attenzione, ho passato tre giorni in compagnia di una station wagon davvero particolare. La BMW M550d Touring è il più interessante modello della Casa bavarese a disporre dell’unico propulsore a gasolio “direttamente patrocinato” dal reparto MSport di BMW; lo stesso equipaggia la versione berlina ed anche l’X5 e l’X6 M50d. Cos’ha di tanto speciale? Questo 6 cilindri da 3.0cc è l’unico motore al mondo (per utilizzo stradale e di grande produzione) a disporre di non uno, non due, ma ben tre turbo. Ecco perché non appena l’amico Gabriele Giusto di “Dream Car“ Savona mi ha contattato per un test drive, non mi sono fatto scappare quest’occasione, utile per riflettere e capire a fondo se ci troviamo di fronte al futuro, alla faccia di M5 & company, o se la convivenza tra un propulsore diesel, seppur con numeri da sportiva di razza, ed il piacere di guida, è ancora un lontano miraggio.
Il quesito al quale dovrò rispondere alla fine del mio test non è affatto scontato. Mi troverò di fronte ad una grossa famigliare da 2 tonnellate, con un motore tutto sommato di medie dimensioni (un 3.0cc), ma che grazie a tre turbo riesce a mettere a terra sulle quattro ruote, si c’è la trazione integrale, 381 cv ed una spaventosa coppia pari a 740 Nm. Sono numeri degni di una vera sportiva e per nulla distanti dalle sorelle cattive che dopo la “M” ed il numerino non hanno la fatidica “d” minuscola, a informare chi vi sta dietro che il risparmio di carburante è una vostra priorità, o quasi.
Arrivo presso l’autosalone Dream Car nel primo pomeriggio e Gabriele mi accoglie con il suo solito sorriso, facendomi attraversare l’esposizione tra cui potete trovare Porsche, Audi, Lamborghini e Nissan GTR sempre in condizioni impeccabili. La “emmona” è già pronta, con quei suoi cerchi da 20” e quel bianco “Alpineweiss” pastello che la rende ancora più grande ed apparentemente ingombrante. Firmate le classiche carte per assicurazione, varie ed eventuali, mi siedo a bordo, accolto da un comodissimo abitacolo in pelle ulteriormente perfezionato dal pacchetto interior comfort, che offre una serie infinita di regolazioni. Dopo aver sistemato gli specchietti retrovisori, spento lo schermo tv e l’aria condizionata, mi assicuro di essere in modalità “Comfort” e mi allontano, percorrendo i primi km di coda cittadina.
Uscito dal centro città, dove posso soltanto apprezzare l’insonorizzazione dell’abitacolo e la morbidezza del cambio automatico a 8 rapporti, si apre davanti a me qualche metro di spazio libero e comincio a saggiare le potenzialità del triturbo diesel. Senza mettere in “Sport”, l’auto scala dove necessario, senza andare a scomodare quell’infinità di coppia motore disponibile e la silenziosità del propulsore è apprezzabile anche quando la linea del contagiri sale velocemente. La prima impressione è quella di sedere al volante di una M5, se non fosse per la scritta “diesel” nell’indicatore del livello carburante e per la mancanza di un sound roco e corposo ad ogni accelerata… Questo 3.0 è capace di grandi cose, ma non bisogna limitare le osservazioni sulle prestazioni e la reattività di questo straordinario capolavoro ingegneristico. Chi acquista una Serie 5, soprattutto se Touring, vuole ed ha bisogno di spazio, per gli occupanti e per i bagagli e grazie ad una serie pressoché interminabile di gadget, benedirete i ritardi di vostra moglie dalla parrucchiera, cogliendo l’occasione per fare amicizia con radio, navi, tv, telefono e connettività dell’infotainment.
Il secondo giorno, dirigendoci ad una quarantina km da Savona, per il servizio fotografico, percorro qualche km di autostrada e apprezzo una morbidezza di marcia che non ha nulla da invidiare ad una gran turismo blasonata. Viaggiando tranquillamente in settima marcia, basta una leggera pressione sull’acceleratore e la M550d schizza in avanti. Quei 740 Nm di coppia… Amo tutta questa coppia. In “Sport” l’acceleratore diventa più sensibile, il volante più rigido e le cambiate più veloci, in “Sport +”i controlli trazione vengono disinseriti, ma di certo non vi verrà voglia di intraversare 2 tonnellate di BMW tra i tornanti di qualche passo di montagna. Esco dall’autostrada ed accompagnato dal navigatore satellitare raggiungo il fotografo. La M550d Touring è dannatamente fotogenica e con abito bianco non rinuncia a far voltare qualche testa di troppo. Sembra assurdo dirlo, ma non appena spegni e scendi, hai già voglia di tornare a bordo e macinare altri chilometri. Ed i consumi? Non è ancora il momento, continuate a leggere.
Qui è richiesto un meticoloso lavoro di valutazione, non ci si può far travolgere dalle sensazioni a caldo, tantomeno ragionare troppo a freddo, così comincio a prendere qualche appunto ed intanto, mentre il fotografo scatta una foto dopo l’altra, giro attorno alla biancona e la osservo da tutte le angolazioni. Più bella e sinuosa di una Serie 5 berlina, non è certo paragonabile, e tantomeno vuole esserlo, ma costa meno, va forte e potrebbe essere un’altrettanto ottima auto per i vostri 365 giorni dell’anno. Dentro c’è tutto ed anche di più, come se spuntaste qualsiasi optional dal configuratore online al momento dell’ordine. Passo in rassegna i suoi numeri che mi rimbombano nelle orecchie come un tormentone estivo: 381 cavalli, 740 Newtonmetri di coppia già a 2000 giri e tre, dico 3 turbo! Impiega poco meno di 5 secondi per scattare da 0 a 100 e non intende mettervi in difficoltà, grazie alla trazione integrale che quindi non sarà utile soltanto durante le vacanze invernali. Ma allora chi sceglie una M550d? Un guidatore casuale o uno che percorrerà molti km? È una scelta saggia o da fuori di testa, come quei pazzi che hanno pensato di ficcare un propulsore simile sotto un’auto da famiglia? Più passano le ore e più mi piace. Certo, io sono di quei malati che si sentono a proprio agio su un’auto che ti incrina un paio di vertebre al primo tombino, ma non sdegno tanta tecnologia e comodità, sicuramente più indicata per andare al lavoro ed in vacanza. Anche e soprattutto perché quando osservi la lancetta del gasolio (eccoci, siamo alla prova definitiva), ti rendi conto che l’indicatore sembra rimasto fermo dov’era. A dire il vero, in questo caso, sei sempre e solo tu che decidi quanto consumare: sfrutta le sue potenzialità e berrà come un portuale irlandese, guida con criterio e ti sembrerà di avere un piccolo 1.9 tdi (ehm…), che senza emissioni da richiamo in factory, sarà in grado, al tuo comando, di scatenare quella meravigliosa e stupefacente coppia motore.
Per farla breve e non annoiarvi oltre con la mia dichiarazione d’amore per tanta riserva di potenza, il terzo ed ultimo giorno, la riconsegno consapevole di trovarmi di fronte a quella famosa eccezione che conferma la regola: una famigliare diesel in grado di far arrossire tre quarti di vetture a benzina (tutte le compatte sportive sono chiamate in causa). E questo specifico esemplare in vendita presso Dream Car costa un buon 50% in meno di quanto la possiate ordinare nuova. Ho trattato bene schiena e vertebre ed ora sono pronto a tartassarle nuovamente con il prossimo test che mi attende tra un paio di giorni.
BMW M550d Xdrive Touring (2011-)
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 6 cilindri 2968cc – tri-turbo
Trasmissione – cambio automatico a 8 rapporti
Potenza – 381 cv @ 4000 rpm
740 Nm @ 2000-3000 rpm
Peso – 1990 kg
Accelerazione – 4.9 sec.
Velocità massima – 249 km/h (limit.)
Prezzo – da 92.000 €