Chi sono e come agiscono? Si tratta di persone che potrei definire “automobilisticamente disturbate” e mi spiego meglio. In pratica, si presentano al raduno con la loro vettura, ma non è importante il tipo di auto, anche se il più delle volte trattasi di mezzi diffusissimi e molto modesti, ma nella loro mente danneggiata, l’hanno innalzata creando un mito, un punto di arrivo, la chicca assoluta, l’opera d’arte. Potrei sbizzarrirmi con aggettivi di ogni sorta, ma non sarebbero mai abbastanza per descrivere la loro estasi di fronte a quel mezzo. Se poi come accade spesso, ce ne fossero altre come la sua, sarebbero solo simili, somiglianti alla perfezione, ma mai paragonabili. Questi individui, di cui incontrerete quasi sempre almeno un esemplare ad ogni raduno, sono anche grandi disturbatori; il tipo vi correrà dietro per mostrarvi documenti, certificati, articoli, foto e schemi, molte volte persino privi di valore o senso, che ovviamente riguardano la loro vettura e anche se cercherete di svincolarvi, ad un certo punto sarete costretti a cedere, lasciandolo parlare a ruota libera, mentre guardandovi in giro cercherete di adocchiare qualche ignaro passante, su cui deviare le sue attenzioni e spiegazioni. Non contate neanche di spostare la sua attenzione altrove, nemmeno il passaggio di una Bugatti Napoleon guidata da Buonaparte in persona, potrebbe distrarlo, perché semplicemente, lui vede solo la sua. Qui non si tratta di rarità, valore, bellezza o importanza, ma di salute mentale.