Più di una Rolls Royce
Avere per tre giorni a disposizione il massimo del lusso mi ha reso un uomo felice, sino a quando sono dovuto tornare nel mondo dei comuni mortali, restituendo la chiave della grossa Rolls. Il trattamento esclusivo che mi sono concesso per questo test drive è stato piuttosto singolare e mi ha dato l’ennesima conferma di quanto un’auto pesante e di grosse dimensioni, non sia da portare mai in situazioni che potrebbero renderla ingovernabile; l’incidente sfiorato mi ha anche fatto capire che sono tremendamente fortunato e quindi posso scrivere queste righe avendo ancora un posto di lavoro. La Rolls Royce Phantom è la vettura più alto di gamma del brand anglo tedesco (ormai solo tedesco), ha debuttato diversi anni fa, ma nonostante abbia subito qualche leggero restyling, la sua linea inconfondibile è stata mantenuta e così ha fatto anche il Signor Mansory, che per una delle sue primissime creazioni, ha messo le mani sulla limousine extralarge e l’ha ribattezzata Conquistador.
Il nome non era solo una speranza, ma un cavallo di battaglia che gli ha permesso di conquistare i suoi obiettivi, sfondando sul mercato, nonostante il prezzo esorbitante di circa 1 milione di Euro (Rolls + modifiche estetiche e meccaniche), così da consolidare in pochi anni il marchio del tuner con base in Svizzera. La Conquistador ha delle appendici aerodinamiche per i quattro lati, un assetto sensibilmente irrigidito e degli interni completamente rivisitati con carbonio e pelli colorate; questo è forse l’aspetto che Mansory predilige e dove da pesantemente il suo tocco: può piacere oppure disgustare, parliamoci chiaro. Quando mi sono seduto al volante, avrei sinceramente preferito qualcosa di più raffinato e meno pacchiano, ma alla maggior parte dei compratori di questo specifico modello, invece, piace proprio così e quindi leggi del mercato in primis. Il motore, il solito V12 da 6.7cc è stato portato a 490cv grazie ad un intervento sulla centralina, così la coppia massima di 780Nm è in grado di muovere agilmente questo monumento vagante. Le prestazioni sono eccezionali, 5 secondi da 0 a 100 km/h e 270km/h di velocità massima, ma è proprio questo brio e questa grande elasticità del motore che mi ha fatto rischiare la pelle, quando in un sorpasso, forte della mia cavalleria, mi sono ritrovato ad entrare in una curva un po’ troppo allegramente e la Rolls ha cominciato a scivolare verso l’esterno, complice anche un pessimo manto stradale, per di più bagnato. È bastato farsi il segno della croce in tempo zero e alleggerire il pedale del gas per non centrare in pieno le macchine nella direzione opposta, ma tutto questo mi ha ricordato che nonostante la potenza e lo scatto, avevo comunque sotto di me circa due tonnellate e mezzo di peso. Una lezione fa sempre bene anche a chi guida da tanti anni e ammetto di aver poi goduto al meglio il lusso e l’eleganza che la Conquistador offre, guidandola come deve essere realmente usata, ovvero sfilando senza eccessi, ma osservato da tutti.
Luciano Reglia