Diesel: Può Essere Amore?
Definiti più sensibili (anche se più inquinanti), più risparmiosi (non è sempre vero), delicati ma ormai affidabili, e poco o addirittura per nulla rumorosi, molti di noi vivono ancora nel pregiudizio che i motori diesel siano il diavolo vestito da motore termico. Ma non è più così, dato che chiunque con un briciolo di sale in zucca è capace di distinguere l’auto del fine settimana da quella per andare al lavoro ogni giorno, e quindi nei suddetti casi non c’è proprio niente di male nell’acquistare una vettura con motore a gasolio. Infischiatevene di chi sostiene il contrario: o hanno 15 anni, o giocano a fare i “so-tutto-io-e-critico-tutti-senza-distinzione”.
La vera incognita degli ultimi anni è però quella che ci si pone di fronte a determinate evoluzioni di questi motori pensati e creati per ridurre i consumi ed abbattere i costi di gestione quotidiani, che offrono prestazioni davvero degne di nota. Sorvoliamo sul propulsore TDi di Audi, plurivittorioso a Le Mans, e soffermiamoci sul famigerato triturbo diesel (per produzione stradale) di BMW (adesso offerto anche da Audi con una propria versione). Un 3.0cc da 380cv e 740Nm di coppia che rende un grosso SUV un razzo pronto a mettere in riga qualsiasi sportiva nel raggio di diversi isolati. Appurato che ci si trovi di fronte ad un traguardo ingegneristico davvero impressionante, resta da capire se questo possa anche essere il futuro, dove potrebbe quasi bastarci una singola auto, in grado di accompagnarci durante la settimana con un occhio al consumo ed allo stesso tempo essere in grado di sprigionare performance da far vergognare la griglia di partenza di qualche Rally regionale.
Lo scopriremo anche vedendo come e se prenderanno maggiormente piede le auto ibride e poi ognuno potrà fare il processo che meglio crede, ma fidatevi quando vi dico che avendo a disposizione una coppia disumana come quella di questo X5M 50d, concessoci in prova dagli amici di Dream Car Savona, non vorreste più scendere. Se solo ci fosse una colonna sonora di pari livello non avrei dubbi. Per la review completa non perdete i prossimi numeri di Auto Class.
Testo di Alessandro Marrone
Foto di The Looking Glass