L’Olandese Volante
Al Top Marques, oltre a visitare i padiglioni che spaziano dalle auto da sogno agli orologi, dalle scarpe agli elicotteri, c’è sempre un’occasione da non tralasciare, ovvero la possibilità di effettuare dei Test Drive. Ovviamente non si può guidare la vettura direttamente e questo è anche dovuto al fatto che non c’è una pista a disposizione, ma bensì le strade ultra trafficate del Principato di Monaco, che proprio in questi giorni sono anche popolate da una miriade di fotografi. Non pensiate che queste centinaia di ragazzi siano degli sprovveduti però, sono dotati di apparecchiature professionali, conoscono marche e modelli delle vetture che girano e hanno un’incredibile ordine nel posizionarsi nell’arco di pochi secondi, senza darsi noia l’un l’altro. Ma torniamo alle auto disponibili per i test: oggi tocca a me ed ho già scelto, perché c’è un’auto che da molto tempo desideravo vedere meglio e questa è l’occasione per salirci, o sarebbe meglio dire: scenderci dentro. Sto parlando della Donkervoort, il modello D8 GTO. Forse poco conosciuta al grande pubblico, o almeno a quelli che gridano: “Guarda la Ferrari” quando passi con un’Alfa 4C rossa.
Dopo aver parlato con i gentilissimi e disponibili ragazzi allo stand, tra cui la stessa Amber, all’interno del padiglione, mi accompagnano verso la vettura. Come descriverla? Una linea classica, ma estremamente moderna allo stesso tempo, bassa, filante con un muso lungo, le ruote davanti carenate in parte da piccoli parafanghi, due scarichi laterali vistosi che la fanno molto cattiva. Entrare non è un problema, neanche per me che non sono, ne una piuma o piccolino, la portiera si apre ruotando verso l’alto e si scavalca agevolmente, una volta seduto, con le gambe allungate, il collaudatore mi aiuta a mettere le cinture a quattro punti, che per via del mio giubbotto, mi fa un po’ l’effetto salame, ma devo dire che si sta anche comodi, pur se legati. Sono contornato da carbonio a vista, all’interno sui lati, sui montanti del parabrezza e su tutto il cruscotto, davvero stupendo, dove trovano spazio gli strumenti ben visibili e ottimamente posizionati. Apprezzo anche la forma delle bocchette dell’aria rotonde e ruotabili, dato che io ho sempre il problema di volerle perfettamente parallele (lo so è una mania). Sopra, il cielo aperto ed oggi è una bellissima giornata, ma l’auto ha una pratica capotte che la chiude molto bene, partendo dall’estrema parte posteriore e dandole persino un’altra linea. Spettacolare la messa in moto ruotando il pomello tipo aereo da guerra, poi il rombo del 5 cilindri Audi da 2.5cc che sviluppa 340cv (380cv per la Performance) su soli 730 Kg. Già questo sarebbe un bel biglietto da visita. Usciamo dal piazzale e ci incolonniamo nel traffico, anche questo comunque è un test per la vettura, tutto il giorno tra accelerate e code allucinanti e va come un orologio svizzero. Qualche piccolo allungo, intervallato da colpetti di gas, anche per la gioia del pubblico ed arriviamo alla rotonda che porta verso il famoso tunnel; in pratica percorriamo una buona parte del tracciato del G.P. di cui si stanno già ultimando i montaggi di rails e tribune. I fotografi ammirano molto la Donkervoort e invitano il pilota a fare qualche piccola partenza, il tempo di lasciare un po’ di spazio utile ed apprezzo l’accelerazione. Premetto che non sono uno abituato alle Panda e alle Punto, eppure sento subito che qui più che spinta, sembra proprio di essere “sparati” come un proiettile. Per rispettare le raccomandazioni della Polizia Locale, che ringraziamo comunque per il gran lavoro di questi giorni, il collaudatore rientra subito nei limiti della velocità consentita. Quando arriviamo nel tratto “delle Piscine” abbiamo strada libera, anche perché le uniche vetture davanti a noi, danno cortesemente strada. E’ l’occasione per altre piccole ma intense accelerate, prima, seconda e poi una frenata impeccabile che da un senso enorme di sicurezza. E’ molto scenografico anche un particolare che si apprezza dall’abitacolo, ovvero l’interno del parafango anteriore da cui è ben visibile la ruota, fa molto Formula Uno. Arriviamo a La Rascasse, poi verso il rettilineo dove nuovamente la strada è intasata, giriamo dal Casinò, sempre tra ali di folla che scatta fotografie, brevissime performance a grande richiesta e siamo nuovamente nel viale che ci riconduce al posteggio. Una volta fermi, devo dire che sono uscito dalla vettura come un gatto da un vaso di marmellata, ma senza mal di schiena e con qualche Kg in meno, avrei potuto fare di meglio. Un’occasione per stare in forma? Conclusioni, pur se si tratta di un giro da passeggero: bella, potente, scattante, sicura, ben rifinita, linea che non invecchia, affidabile, nuova ma classica, con qualcosa di inglese (che per me conta moltissimo) ad un prezzo interessante, considerando anche l’esclusività oltre alle grandi prestazioni.
Non finisce qui, anzi stiamo già organizzando una trasferta per un test approfondito, dal lato giusto dell’abitacolo.
Testo di Roberto Marrone
DONKERVOORT D8 GTO (2014-)
Layout – Motore anteriore, trazione posteriore
Motore – 5 cilindri 2480cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 5 rapporti
Potenza – 340 cv @ 5400 rpm
450 Nm @ 2000 rpm
Peso – 730 kg ca.
Accelerazione – 3,3 sec.
Velocità massima – 255 km/h
Prezzo – da 115.000 €