La Dinamica Del Veicolo – Episodio 3: Il Beccheggio
Il secondo aspetto che ci farà perdere secondi preziosi in pista, o risulterà pericoloso in strada, è comunemente definito BECCHEGGIO. Questo comportamento rappresenta un moto rotazionale sull’asse trasversale del veicolo, ovvero un movimento (in avanti o indietro) del corpo vettura in fase di accelerazione e di frenata, andando così a scomporre il peso della stessa e risultando, come è facilmente intuibile, pericoloso, soprattutto nel secondo caso, ovvero avvicinandosi ad una curva.
Ma non è tutto qui, infatti il beccheggio sarà limitato ad una variazione della distribuzione dei pesi, se in situazione di accelerazione o frenata a ruote dritte e su un rettilineo. Provate invece ad immaginare cosa potrebbe succedere se, a metà curva, pestando sul gas per guadagnare velocità in uscita, l’auto cominci ad accusare un fastidioso beccheggio? La possibilità di perdere il controllo e la stabilità è dietro l’angolo e si può quindi tramutare in sottosterzo o sovrasterzo – vi lascio immaginare se venisse addirittura innescato del rollio … Al contrario, se in curva decelerate, potreste creare un alleggerimento eccessivo del retrotreno, innescando un fenomeno di sovrasterzo con conseguente perdita di aderenza delle ruote posteriori. Il beccheggio può essere causato da una taratura troppo morbida delle sospensioni, da un sovraccarico di pesi sull’asse anteriore o su quello posteriore o più generalmente dal tipo di layout della vettura stessa (corpo vettura alto o passo molto corto).
E’ quindi bene tenere a mente questo fattore, soprattutto quando si adotta una guida sportiva, al fine di evitare situazioni difficilmente controllabili in caso di emergenza.
Testo di Carlo Brema