Toyota GT86: 1H Test

4 Agosto 2016 Redazione Christian Parodi, Test Drive

Ormai ne abbiamo sentite, lette e viste di tutti i colori, ma credo fermamente che non ci sia niente di meglio che provare in prima persona un’auto (o qualsiasi altra cosa) per poter dare il proprio giudizio sulla base delle esperienze personali. Questo è quello che rispondo quando amici, parenti o conoscenti mi pongono domande su un’auto piuttosto che un’altra ed è quello che penso soprattutto verso quei modelli più quotati, che possono appagare alcuni e deludere altri. La Toyota GT86 (o Subaru BRZ) è una tra queste e la sua ricetta da performance car con motore boxer all’anteriore e trazione posteriore ha fatto la gioia degli appassionati della guida sportiva, anche grazie ad un prezzo di listino piuttosto accessibile.

Mai come in questo caso, un’ora di test è estremamente riduttiva, ma ho ugualmente colto l’occasione per sedermi al volante della Toyobaru da 200cv, per cercare di capire se fosse in grado di conquistarmi oppure no – in questo caso basterebbero anche pochi minuti, io ne ho 60, li sfrutterò al meglio. Partiamo col presupposto che sia tassativo optare per il manuale (6 rapporti) con leva corta e precisa. Appurato questo, i 200cv erogati dal 2.0cc boxer non sono tanti, e se il peso si ferma a 1240kg, la coppia massima lo fa a 205Nm, quindi credetemi se vi dico che la potenza non è abbastanza. Amerete però quel bilanciamento dei pesi, il suo look da coupé sportiva adatta ad ogni occasione, la precisione con la quale la puoi ficcare in curva in velocità e giocare con il posteriore (a patto che ci andiate giù pesante). Vorrei un assetto più rigido e possibilmente una manciata di cavalli in più (magari un turbo), a quel punto sarebbe una compagna perfetta. Non intendo dire che mi abbia deluso, perché sono uno tra i pochi che preferiscono il divertimento ai tempi sul giro in pista o alle tabelle prestazionali, però dovermi trovare a scalare ogni volta che necessitassi di un po’ di spinta, non è il massimo della vita. La strada è quella giusta, la prossima volta sarà un poker d’assi.

Testo di Christian Parodi