Comprare Un’Auto D’Epoca … Nel Modo Giusto (Parte I)
Guida all’acquisto, o se preferite, consigli ovvii ed un pò meno ovvii, per ragionarci insieme, evitando gli errori più frequenti spesso dettati dall’emozione.
Quante volte abbiamo pensato a come avviene la scelta di un’auto d’epoca: berline, coupé, cabriolet, sportive o da passeggio – ma quali sono le caratteristiche che fanno scattare la molla che a sua volta comanda la “scimmia” che ce ne impone l’acquisto? Come detto altre volte uno dei fattori che anche inconsciamente ci porta a preferire una specifica vettura è proprio nei nostri ricordi, spesso si tratta di voler possedere l’auto con cui il padre o il nonno ci portavano a spasso – sono emozioni – ma spesso remano contro la logica e la passione, automobilisticamente parlando. Un problema quindi è la memoria, si quella strana cosa che siamo convinti di aver sotto controllo, ma che spesso funziona come un distorsore di segnale, modificando senza che ce ne rendiamo conto, le sensazioni ed i ricordi stessi. È facile ripensare a prestazioni eccezionali che sono lontanissime dalla realtà e quando queste sono basate sulle parole di altre persone, peggio che mai; ci sono poi i consigli, ma non sempre questi vengono elargiti in buona fede, spesso sono conditi da dosi di cattiveria gratuita e capita anche che vengano sparati a caso, perché più sono strani, più vengono percepiti come “altamente meditati”. Come fare dunque? Di certo non sarò io a dirvelo, ma l’unica soluzione è di provare a scegliere in maniera il più razionale possibile, incominciando con l’azzerare i ricordi, le impressioni, le cose lette o sentite, ecc. e ripartire da zero, come se doveste acquistare una barca senza aver mai visto nemmeno un fiume o il mare. Dovete provare, magari visitando qualche raduno, a soffermarvi accanto a quelle che siete convinti siano le migliori, quelle che più vorreste avere, ma cercare di osservarle con il giusto distacco: in pratica dovete far scendere la scimmia dalla spalla. Parlate con i proprietari, ascoltate le loro impressioni, più che altro i problemi che hanno avuto ed anche le loro soddisfazioni, ma quando incontrate il tipico invasato, lasciatelo perdere ed andate oltre. Attendete il momento della partenza, ascoltate bene i rumori, i vari suoni, gli odori e non soffermatevi su un paio di auto, avvicinatevi a tutte quelle che potete. Se avete cambiato solo di poco opinione su una marca, o su di un modello, è già un successo. La vostra scelta è ancora lontana, dovrete lavorarci a lungo. Sottinteso, evitate i raduni monomarca o quelli eccessivamente di bassa qualità, è fondamentale che ci sia una varietà di marche, modelli, ed una ampia fascia di quotazioni.
Prima cosa da considerare è ovviamente il budget e qui un consiglio lo do comunque. Se la cifra è troppo piccola, attendete tempi migliori, è inutile cercare l’affare d’oro, o accontentarsi di poca cosa. Potrete anche fingere davanti agli altri, ma non sarete mai soddisfatti con voi stessi e la scimmia lo sa bene e ve lo ricorderà anche durante il sonno. Capisco che non sia sempre possibile poter investire cifre folli, ma se il denaro è insufficiente, meglio evitare e rimandare.
Quindi è il momento di pensare alla tipologia di auto: berlina, coupé, cabriolet ed anche al periodo di costruzione: veterana, anteguerra, post-guerra, anni 50-60, anni 70. Scusate ma non vado agli anni 80, perché anche se si tratta “fiscalmente” di auto d’epoca, in pratica sono auto moderne ma vecchiotte; molte hanno abbandonato i carburatori e sono strapiene di plastica, anche se per certe sportive, ovviamente si possono considerare parecchie eccezioni,. Ad ogni modo parlando di auto meno esotiche, le escluderei. Per praticità, anche se il loro fascino è innegabile, lascerei stare le veterane, poco adatte alla stragrande maggioranza delle persone – per tutte le altre, subentra la scelta per tipologia, la previsione dell’utilizzo, oltre che sempre del costo. Avrete notato che ancora non ho fatto cenno alle condizioni, ovvero auto in buone condizioni, o da restaurare e questo perché, essendoci passato, sconsiglio vivamente di imbarcarsi nell’impresa del restauro, a meno che voi stessi non siate meccanici, carrozzieri esperti e la parola “esperti” lascia comunque il tempo che trova, perché se si è conoscitori ad esempio di una marca italiana, potrebbe essere tutta un’altra faccenda mettere mano su un’americana o un’inglesina. Quindi prendiamo in considerazione un mezzo “conservato” ma che sia realmente decente e funzionante alla perfezione, senza modifiche o adeguamenti, oppure un’auto restaurata come si deve, anche da qualche anno, ma dove l’originalità sia stata rispettata, dal colore della carrozzeria agli allestimenti interni, fino alla meccanica, insomma tutto. Nel caso affidarsi a degli esperti conoscitori del modello in questione, per una perizia. Evitare gli amici che sanno tutto loro, fanno più danni delle cavallette. Meglio pagare un estraneo, ma che sia realmente competente.
La ricerca mirata
I prezzi, come ben sapete, non seguono nessun ordine, ne di cilindrata ne di anno e non sempre seguono una logica precisa in base alla tipologia della vettura stessa, quindi la libertà è totale. Ora dobbiamo pensare anche alle prestazioni che vogliamo avere dalla nostra auto. Con quelle piccole, più andiamo indietro negli anni e più saranno sempre più distanti anche dalla più tranquilla vettura di oggi – pensiamo anche a possibili brevi o medi viaggi che vorremo poter intraprendere, magari solo andare in vacanza percorrendo 400 km verso monti o mare e depenniamone qualcuna se è il nostro caso. Una coupé o una cabrio, due posti o 2+2, bambini, bagagli, si oppure no, beh c’è sempre l’auto moderna in garage comunque. L’auto d’epoca non dovrebbe essere scelta in base alle esigenze di vita quotidiana, deve essere un divertimento puro, quindi non facciamoci condizionare dalla routine. La berlina, a volte può essere una buona soluzione, in quanto rispetto alle altre versioni si compra ad un prezzo più basso ed è pure più comoda da usare, ma deve piacere e non deve mai essere un compromesso solo perché non basta il denaro per la sorella coupé. Con le cabrio c’è da sbizzarrirsi. Poi una frase che sentiremo spesso è: “Ma quanto consuma?” Certo che persino un’utilitaria degli anni 50-60 beve più di un 2.000 odierno, ma mica la userete tutti i giorni per andare in ufficio? E poi se siete arrivati a fare questa scelta, forse avrete anche smesso di fumare, di bere, di perdere intere domeniche allo stadio e se già non lo facevate prima, meglio, spendete i vostri soldi e toglietevi qualche sfizio!
Avete così individuato l’epoca e la tipologia, ma per marca e modello lasciate ancora una porta aperta, anche se sapete benissimo che ormai certi nomi stanno guadagnando posizioni rispetto ad altri; è però possibile che se l’attrazione verso una marca si sia fatta forte, ci sia anche la possibilità di saltare all’ultimo momento da coupé a cabrio e persino tornare sulla berlina, specie se si tratta di modelli che hanno punti in comune. È arrivato il momento di andarne a vedere una in vendita e sorge un altro problema: rivenditore o privato? Qui non mi sento di escluderne uno in favore dell’altro, dipende in ogni caso dalla persona che vi troverete di fronte e prima ancora di guardare il mezzo, studiate l’individuo e l’ambiente. Vi sarete certo informati anche sul prezzo richiesto, se allineato con le quotazioni medie, che possono di certo variare, e che comunque non sono mai quelle pubblicate su quelle riviste che remano sempre e solo a favore di qualche marchio, danneggiandone altri. Il prezzo lo fa il mercato – offerta e domanda, e basta visitare qualche sito, allargando sempre la ricerca anche al resto d’Europa. Altro parametro: la vettura che vogliamo acquistare è molto richiesta al momento? Ha un buon mercato, ed è quindi facilmente rivendibile? Se lo chiediamo al commerciante, è ovvio che quella che cerchiamo per “pura combinazione” sarà ricercatissima, rarissima ecc. Quindi non ci resta che fare la controprova, contattare un rivenditore specializzato (o più di uno) dicendo che avremo da vendere la vettura in oggetto. Dalle sue parole, dalle sue reazioni ed eventuali cifre approssimative accennate, ci faremo un’idea più concreta. Certamente se il nostro obiettivo è poco richiesto, la trattativa sarà migliore e nettamente più facile, ma in tal caso bisognerà pensarci ancor più attentamente e valutare il motivo che porta a questo.
Dimenticavo la cosa fondamentale, prima di dare per scontata una scelta, “la prova”. Ovvero, avete già guidato l’auto in questione? In caso contrario dovete assolutamente trovare il modo di farvi un’idea ben precisa su come vada realmente e non basarvi sulle impressioni o sui racconti che molte volte sono solo leggende metropolitane. Quante volte ho sentito dire: “Va come una bomba”, ma non siamo tutti uguali. Poi c’è la guidabilità, l’abitabilità, specie se siete alti o robusti – alcune coupé potrebbero andarvi strette come una camicia di forza. Sterzo, freni ed altro, specie se siete abituati ad una buona auto moderna, potrebbero sembrarvi un supplizio e farvi cambiare idea su tutto. La prova è assolutamente necessaria ed anzi, la cosa fondamentale sarebbe poterne provare una, prima ancora di andare a vedere quella in vendita e qui qualche appassionato di nostra conoscenza potrebbe aiutarci.
Dato per scontato che ormai siete convinti delle vostre valutazioni, è possibile anche che abbiate due o più opzioni. È ovvio che ci possano essere automobili anche molto differenti che attraggono la vostra attenzione, anche se per diversi motivi; questo elemento potrebbe portarvi a concludere un affare migliore, ma anche a fare un acquisto come fosse una seconda scelta. Se è così depennate e dirigetevi sul vostro punto di riferimento primario.
Nel prossimo episodio, alcuni importanti accorgimenti da tenere a mente quando ci si trova di fronte all’auto che vorremmo acquistare.
Testo di Roberto Marrone