20 Anni Di Jaguar XK8
JAGUAR XK8
GLI OCCHI DEL GATTO
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Testo di Alessandro Marrone
Foto di Giorgia Rossi
Dicono che la bellezza risieda negli occhi di chi guarda. In effetti osservare qualcosa di oggettivamente bello ha un gusto unico, un sapore che riconosci non appena ti trovi di fronte a quell’oggetto così speciale, tanto da toglierti gli occhiali da sole, quasi come a voler intercettare tutti i possibili segnali di un’estetica che trascende il tempo, ridefinendo ancora una volta le regole del bello e dell’eleganza. A vent’anni non si è certo vecchi, ma per un’auto il traguardo dei 20 è un passo molto importante, quello che può consacrarla affermandone lo status di “instant classic” o quel gradino insormontabile che la relegherà ad essere soltanto un’auto vecchia. Quest’anno la Jaguar XK8 festeggia il suo ventesimo anniversario e noi di Auto Class abbiamo deciso di porle omaggio, ritrovandoci con due esemplari a rappresentarne sia la versione coupé che quella convertibile.
È un sabato mattina di fine Ottobre ed il luogo per il rendez-vous è presso l’aeroporto Francesco Cappa di Casale Monferrato, location ideale per godere di tanto spazio e respirare quel costante profumo di benzina, olio e storia, proprio perché lo stesso aeroporto è uno dei più vecchi d’Italia, fungendo anche da base aerea per i tristemente famosi Stukas tedeschi, durante la seconda guerra mondiale. Varcato il cancello d’ingresso, le due Jaguar sono lì e subito mi osservano con quei loro occhi felini che ti colpiscono dritto al cuore – è come se il loro sguardo ti seguisse e non ti mollasse nemmeno per un secondo. Scendo dall’auto con i miei colleghi e salutiamo Federico ed Eugenio, ancora intenti a rimuovere qualche malcapitato moscerino, finito nella bocca delle due XK. Poco dopo, notando con piacere che anche il meteo è stato clemente per l’occasione, Silvio, una delle figure principali dell’Accademia di volo, ci illustra quello che possiamo fare, dandoci completa disponibilità del grosso piazzale di manovra, degli hangar e mostrandoci un paio di velivoli che vengono quotidianamente utilizzati per impartire lezioni di volo e per il lancio di paracadutisti. Ci soffermiamo ad ammirare quel Piper PA 28-180, così leggero ed efficace, mentre il grande SMG 92T “Turbo Finist” (quello rosso con la bocca disegnata, ndr) si prepara al decollo. Ogni tanto mi volto verso le due auto, pronte per essere immortalate e per mettere il punto esclamativo su questa festa di compleanno più speciale del solito e da ogni angolo le osservi, ti mostrano un lato di sé che ancora non avevi carpito a dovere. In certi momenti, in quei rarissimi attimi di silenzio totale, sembrava quasi che respirassero – alcune Jaguar sono vive per davvero. Le reflex impazzano e la particolarità della location agevola il fatto di catturare immagini che dovranno rendere omaggio ad una vettura importante per la storia del giaguaro. Infatti, chiamando in causa la mitica XK, in produzione dalla fine degli anni ’40 e sino agli inizi dei ’60, la XK8 ha il compito di sostituire la controversa XJ-S, offrendo ai propri clienti un look più moderno ed una migliore affidabilità. Ovviamente l’8 sta a rappresentare gli 8 cilindri, unico tipo di motorizzazione disponibile sui vari modelli, messi in produzione a partire dal 1996.
La XK8 Coupé di Federico è la più classica Jaguar che possiate immaginare: British Racing Green e con quell’interno in pelle chiaro che va ad immergersi nell’ampio cruscotto in radica. Le due poltrone anteriori ti invitano a salire a bordo, mentre il lungo cofano ti anticipa che il viaggio non sarà soltanto confortevole, ma anche divertente. La doppia natura della XK è proprio la capacità di passare dall’essere un gatto sornione che fa le fusa, al graffiare con impeto l’attimo immediatamente successivo. Il V8 da 4.0cc e 294cv è sempre là, pronto all’occorrenza ma mai nervoso, complice anche il morbido cambio automatico a 5 rapporti. Federico ci racconta che quando è venuto a conoscenza di quest’auto non poteva assolutamente farsela scappare – era stata custodita per ben 12 anni nei pressi del Lago di Garda, senza percorrere abbastanza strada da rendere necessario il cambio degli pneumatici originali. In un attimo finì nel suo garage e da quel giorno brama di ritornare sulle sponde del lago, per guidare non solo lungo uno dei paesaggi più pittoreschi d’Italia, ma per ripercorrere le strade che l’hanno accolta quando era nuova, ma che non l’hanno mai vista scorazzare come un vero giaguaro meriterebbe. L’eleganza e la raffinatezza della XK8 la si ritrova all’interno, dove si sente soltanto in parte il passare degli anni, in particolare al centro della plancia, mentre il suo fantastico vestito sembra cucito dal migliore stilista in circolazione. Una coda sottile, una linea che raccorda i montanti posteriori con il corpo vettura, per poi proseguire giù lungo il cofano che sembra interminabile, in tipico stile Jaguar. Ci sono cerchi BBS ed un impianto di scarico modificato a schiarirne la voce, ogni volta che il pedale del gas va a fondo – e tu la osservi allontanarsi verso l’orizzonte come se avesse un quarto degli anni.
Dopo soli due anni dal suo arrivo, la XK8 decide di affilare gli artigli ed offrire ai clienti più esigente una versione più votata al lato prestazionale, la XKR. Quella di Eugenio è una XKR Convertible del 1999, dotata di un V8 da 4.0cc sovralimentato ed in grado di erogare 375 cavalli (se stock). Le differenze a livello estetico sono minime, ma facilmente riscontrabili, soprattutto all’anteriore grazie alla griglia a nido d’ape ed agli sfoghi dell’aria sul cofano motore. Al posteriore c’è invece un piccolo ma funzionale spoiler, mentre quello che davvero conta è nel motore. Il supercharger Eaton diventa infatti il vostro nuovo compagno di avventura, poiché ad ogni affondo sull’acceleratore, ad accompagnare la spinta del propulsore ci sarà quell’inconfondibile sibilo proveniente dal vano motore. La XKR mantiene il perfetto connubio di prestazioni e fruibilità, ideale anche per i lunghi viaggi, ma accentua la natura sportiva, sempre a portata di mano, nonostante la stazza ed il peso di una vettura che non pensereste mai di trovare in mezzo ai cordoli. Eugenio vive la sua passione in modo del tutto diverso: se c’è da andare in pista, sa che è l’occasione per finire le gomme, se è il momento di attaccare una strada di montagna, probabilmente saranno i freni a non far più ritorno a casa, ma nel caso di un viaggio in totale relax, per esempio accompagnato dalla moglie, allora il tettuccio si ripiegherà giù ed il vento nei capelli sarà una buona scusa per evitare di consumare il pieno di benzina nel giro di un jingle pubblicitario. Grande cura per ogni dettaglio ed un risultato sopra le righe con il perfetto abbinamento della carrozzeria “Sapphire Blue” ed i cerchi BBS Montreal da 20”, mentre sotto al cofano c’è qualche cavallo in più che consente di toccare i 400, grazie alla sostituzione della puleggia ed al nuovo kit di distribuzione completamente in acciaio. Guarda caso c’è un tunnel proprio vicino alle zone del nostro shooting e non perdiamo certo l’occasione di percorrerlo avanti e indietro, dando libero sfogo allo scarico sportivo ed agli 8 cilindri di questo gatto dagli artigli affilati.
Rientriamo all’aeroporto e mentre i paracadutisti piovono dal cielo accompagnati dai loro assistenti, è tempo per alcuni commenti a caldo, scambi di pareri tra Jaguaristi ed altri scatti, tanti, forse anche troppi. Ma alcune bellezze sono difficili da immortalare, perché credi che una semplice foto non renda giustizia a quell’eccezionale lavoro che i designer hanno fatto con una semplice matita ed un foglio bianco. Quando ancora le auto avevano un’anima e non erano degli oggetti perfetti – non stiamo parlando di secoli fa, ma soltanto di venti anni fa. Ad ogni modo ne è passato di tempo e le cose sono cambiate in maniera notevole, ma quel sapore che può regalarti una gran turismo di razza resta invariato ed anzi aumenta con il passare degli anni. Come il buon vino va assaporato con calma e con l’attenzione per i dettagli, quelli che fanno realmente la differenza. Quelli che rendono un’auto speciale ed in grado di rispondere alle nostre aspettative, o come in questo caso di dimostrarsi addirittura superiori a quanto pensassi. Buon compleanno XK8, sono sicuro che tra 10 anni sarai ancora bella come il Sole!
Si ringraziano Federico ed Eugenio per aver messo a disposizione le loro Jaguar e l’Aeroporto F. Cappa di Casale Monferrato (AL) – Scuola Certificata AeCI VDS VM n°412.