6 Motivi Per Cui Comprare La Nuova Porsche 911 GTS
PORSCHE 911 GTS
6 MOTIVI PER CUI COMPRARE LA NUOVA 911 GTS
Testo e foto di Alessandro Marrone
Ogni volta è la stessa storia – esce una nuova 911 ed è maledettamente perfetta a fare tutto ciò per cui è stata creata, ovvero andare veloce su strada, senza disdegnare gli usi più intensivi su pista, appagare l’occhio grazie ad un iconico stile divenuto inconfondibile e mantenere la propria immacolata classe, nonostante la veneranda età delle linee, giunte al milionesimo esemplare mai prodotto proprio ad inizio Maggio. Ma come fa? La Gran Turismo Sport, meglio conosciuta come GTS, è la declinazione che si sistema a metà strada tra la 911 Carrera standard e la più estrema (e da poco rinnovata) GT3, il primo gradino nell’Olimpo motoristico del cavallino di Stoccarda. Ecco perché mi trovo a chiedermi come sia possibile che, ogni volta, Porsche sia in grado di migliorare un’auto così efficace ed apparentemente priva di margini di miglioramento. Eppure succede, modello dopo modello ed anche restyling dopo restyling.
Dopo l’importantissimo rinnovamento della 911 serie 991, ed il famoso abbraccio alla sovralimentazione di tutte le 911 Carrera (escluse quindi GT3, GT3 RS ed R), i pareri si sono divisi, ma avendo provato la 4S Cabriolet abbiamo constatato che il nervo e l’animo tanto caro ad ogni porschista non è assolutamente andato perduto, ma anzi trova sfogo nel nuovo 6 cilindri da 3 litri, più potente, più efficiente ed al passo coi tempi e con la sempre agguerrita concorrenza. Aspettavo con ansia l’arrivo della GTS appunto per poter constatare cosa avrei provato una volta seduto al volante di quella 911 che ha da sempre avuto quel qualcosina in più, grazie a piccoli ma numerosi e ben mirati interventi alla meccanica ed all’estetica. GTS significa molto, ha radici ben piantate nel mondo delle corse (ricordate la 904 GTS?) e nei modelli che avrebbero agito da ponte tra le Porsche per gentlemen drivers e quelle per racing drivers – la 911.2 GTS non è da meno e si presenta in ben 5 diverse varianti: coupé o cabrio, opzionabili con la sola trazione posteriore o integrale e la elegante Targa, disponibile soltanto con trazione integrale. La chicca è che oltre al velocissimo PDK, potrete scegliere per un manuale a 7 rapporti – ecco che i più conservatori avranno drizzato le orecchie, e come dargli torto.
Abbiamo preso parte alla presentazione dedicata alla stampa italiana e guidato svariate centinaia di chilometri, passando da veloci autostrade in cui dar sfogo al piede destro, passando per un pittoresco quanto impegnativo itinerario montano estrapolato direttamente dal percorso della Mille Miglia, celebre competizione che come poche altre è in grado di mettere alle strette vetture e piloti. Al fine di poter dare un primissimo giudizio ed in attesa di metterci nuovamente le mani, con più calma e con l’attenzione che un’auto così importante meriti, ho riassunto in 6 punti chiave la nostra GTS experience, ma senza nemmeno accorgermene mi ritrovo ancora in una fase di down psicologico, dovuto all’allontanamento dell’ennesima fantastica 911. Vi ho rovinato la sorpresa? No, diciamoci la verità, già lo sapevate!
Ecco perché ne vorrete comprare una:
- È potente. Grazie alla riprogettazione del turbocompressore ed all’aumento della pressione di sovralimentazione, la potenza del 6 cilindri boxer da 3.0cc raggiunge quota 450cv. La coppia di 550Nm è disponibile in una curva che va da 2.150 a 5.000 giri e rende l’erogazione immediata, lineare e continua. Perdere la patente non è mai stato così facile.
- La configurazione definitiva. La linea della 911 è intramontabile, ma sappiamo benissimo che configurarla nel modo giusto ha un ruolo fondamentale al fine di renderla davvero eccezionale. La GTS prevede, oltre allo scarico sportivo, cerchi a serraggio centrale da 20 pollici neri, un assetto più basso e la possibilità di impreziosire un look più muscoloso grazie a fibra di carbonio ed alcantara. Infine, opterei per un colore dinamico, come il Giallo Racing o il Rosso (che peraltro non costano nulla), oppure il Blu Miami o il Rosso Carminio. Volendo, create il vostro colore su campione, costerà 5.500€, ma sarà ancora più esclusivo.
- Sceglietela manuale. Il PDK è velocissimo, preciso ed intelligente. Ma visto che le prestazioni di questa GTS sono tremendamente vicine a quelle di una GT3, guidarla con il manuale è un’esperienza da non farsi scappare, soprattutto se mettete in conto di sfruttarla su strade come quelle percorse durante il nostro test. E dato che c’è la possibilità di scegliere per il 7 marce con il terzo pedale, perché non farlo?!
- Niente bambini. Limate qualche chilo di peso e lasciate perdere i sedili posteriori, soprattutto se non avete figli. La GTS vuole essere il diavoletto sulla vostra spalla e l’assenza dei posti dietro giustificherà andature da bandito. Per la serie “Corri tranquillo, a casa non ti aspetta nessuno”.
- In Comfort si guida come una qualsiasi 911, in Sport e Sport + diventa più affilata, più reattiva e soprattutto più nervosa e questo è uno degli aspetti che mi ha stupito di più, perché l’aggiunta di quella manciata di cavalli e di Nm di coppia, accoppiata ad un rapporto telaio/sospensioni di questo calibro, porta la guida sportiva ad un livello superiore rispetto ad una 911 standard. La sola trazione posteriore non chiede altro che essere gettata in qualche tornante – ecco dove trascorrerete i migliori attimi della vostra vita.
- Il prezzo. 130.000€ non sono spiccioli, ma sono “appena” 29.000€ in più rispetto alla 911 entry level. Tenete conto di avere più potenza, più dinamicità ed una serie di optional già spuntati sul configuratore. Ecco, ho reso l’idea. Prestazioni da supercar e fruibilità da sportiva come questi sanno convincere facilmente.
La voglia di guidare è un appetito che non puoi saziare, è quel pensiero che ti tiene sveglio la notte e che ti tira giù dal letto alle prime luci dell’alba, per sfruttare ogni singolo minuto, ogni singolo chilometro a disposizione. Le strette ed insidiose strade della Mille Miglia sono state il luogo ideale per battezzare questo primo contatto e farmi capire che tre semplici lettere siano in grado di perfezionare qualcosa che era già così vicino all’essere impeccabile. L’anello mancante tra Carrera e GT3 dicono – non sbagliano, ma la GTS non sta perfettamente in mezzo, tende piuttosto ad avvicinarsi alla GT3 grazie alla ferocia con cui ti catapulta da una curva all’altra, per la voglia di frenare qualche metro dopo di quando il buonsenso ti avrebbe imposto e per quella necessità di salire di giri, dimenticandoti che sotto di te, dietro l’asse posteriore, le cose siano cambiate così tanto rispetto ad una manciata di anni fa. Guadagna velocità con disinvoltura, ma sa destreggiarsi nel traffico cittadino, quanto sfilare lungo le rive del Lago di Garda, teatro del nostro stop serale. Fosse stato per me, avrei mangiato un panino e bevuto Red Bull senza schiodarmi dal sedile, sfruttando sino in fondo quel ben di Dio che Porsche condivide con il mondo degli automobilisti più esigenti al mondo. Quelli che non sono mai contenti, o che vogliono farti credere così, ma che dentro al loro cuore vivono una gioia immensa quando la mano sinistra gira la chiave e da vita al 6 cilindri a sbalzo più iconico di sempre.