Ogni Giorno Metto La Mia Vita Nelle Mani di Una McLaren 570S
“Un giorno, molto probabilmente, finirà male. Ahahah (ride, ndr)! Spero di no, però spero sappiate che stiamo parlando di un missile, di una supercar da quasi 600 cavalli e con un peso contenuto, in grado di schizzarti da 0 a 200 all’ora nel tempo che una qualsiasi utilitaria impiega per arrivare a 70/80 km/h! La McLaren 570S è la baby McLaren ma baby non è affatto, non solo perché è fisicamente più grande della 650S, ma perché condivide praticamente lo stesso motore (ok, qualche cavallo in meno), un V8 twin-turbo che grazie ad una coppia istantanea e progressiva come un aspirato, riesce a sorprenderti ogni volta che hai abbastanza spazio per tirare un paio di marce.
Il fegato, quello l’ho ormai abituato e vivo una sorta di roulette russa ogni volta che riesco a dedicare una giornata di guida come Dio comanda – che sia pista o che sia su qualche tortuosa strada dell’entroterra bavarese, dove vivo da ormai una decina di anni. Il bello della 570S è che nonostante sia comoda e dotata di qualsiasi comfort non smette mai di ricordarti quanto tu sia fortunato ad avere un telaio del genere, freni ceramici infiniti ed una serie di accorgimenti che ti salvano la pelle quando il gioco diventa pericoloso. L’adrenalina, quel brivido per il quale ho scelto di praticare paracadutismo, lo provo ogni giorno, anche con i piedi appoggiati per terra, nel preciso istante in cui metto la mia vita nella mani della mia McLaren. E per questo la ringrazio.”
Ruthley