Quella Volta Che Techart Mi Ha Dato Una Super-Cayman Gialla
Il giorno successivo al mio arrivo a Stoccarda, sono di buon’ora a Leonberg, per dare via alla mia serie di test con ben quattro diversi modelli di super Porsche. Di comune accordo con il responsabile marketing Marc decidiamo di aprire le danze con la 718 Cayman S, in una bellissima livrea gialla che grazie anche al massiccio body kit porta subito alla mente la pluricelebrata GT4. La differenza sostanziale, trattandosi di un tuning sul nuovo modello, è che in posizione posteriore centrale non c’è un 6 cilindri, ma il noto 4 cilindri turbo di ultima generazione. A me non importa, ed anzi, avendo una Cayman S con il classico 6 cilindri in garage a casa, non vedo l’ora di provare un’esperienza di guida che strizza l’occhio al futuro, con un motore più piccolo ma allo stesso tempo più potente e performante.
Questa Cayman gialla è stata in grado di domare anche il temporale, interrompendo l’orgia di tuoni che ci stavano quasi per far rassegnare ad una giornata persa – un 4 cilindri non ha mai cantato così a squarciagola, quasi a voler far sentire la propria voce sino al confine dell’atmosfera, con i suoi 400 cavalli (+50 rispetto alla 718 S d’origine) che spingevano la coupé con una immediatezza ed una prontezza che non chiede di essere accettata, ma che ti arriva in faccia come un gancio destro che non lascia scampo – ti colpisce e vedi tutto nero, poi riapri lentamente gli occhi e quella sagoma gialla resa nettamente più aggressiva con spoiler, minigonne e prese d’aria sembra figlia di quell’ammasso di cupe nubi sopra di noi, pronte a borbottare incessantemente, non appena smetterò di riempire la valle di giri motore. Quella volta, quella Super-Cayman ha domato anche il temporale.
Ripercorri con noi i primi 30 anni di Techart sul prossimo numero di Auto Class e non perdere tutti i nostri test drive!
Testo di Alessandro Marrone
Foto di Giorgia Rossi