Mazda CX-5: La Vetta E’ Raggiunta
MAZDA CX-5
La Vetta è Raggiunta
Testo: Marco Mancino
Fotografie: S. Lomax
Mi sono avvicinato al marchio Mazda diversi anni fa, quasi per gioco, guidando quella che sarebbe poi diventata la mia auto per i weekend con la fidanzata, una divertentissima MX-5 NB blu. In quei tempi – che sembrano davvero lontani – Mazda era nota nella cerchia degli appassionati per la sola roadster a due posti secchi e per la ben più rara ed impegnativa RX-7. Il resto, fatta eccezione per la 626, che ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, non strizzava certo l’occhio ai puristi della guida e neppure a chi era alla ricerca di una berlina di rappresentanza. È passato qualche anno, ho perso qualche capello ed oggi Mazda incarna in tutto e per tutto l’essenza di un marchio di elevata qualità, forte di una gamma che dalla piccola 2 arriva sino al SUV CX-5, rinnovato profondamente rispetto alla prima serie, presentata nel 2012.
L’esemplare in test è quello che si può definire come “il top di gamma”, un 2.2 turbodiesel con trazione integrale in allestimento Exclusive, ovvero dotato di qualsiasi optional vi verrebbe in mente in fase di configurazione. Le sue dimensioni non sono eccessivamente ingombranti, misura infatti 4 metri e mezzo di lunghezza per un metro e 88 centimetri di larghezza, ma una volta saliti a bordo l’impressione è quella di trovarsi in un ambiente ben più ampio rispetto a quello che ci si sarebbe immaginato. Complice di questo è anche l’interno in pelle bianca ed il tetto panoramico. Chiudo la portiera e posso subito notare come quei classici rumori di bordo siano diversi rispetto al solito, la sensazione di robustezza e compattezza traspira anche da un perfetto assemblaggio delle plastiche della plancia, che vanno a incastrarsi a meraviglia con quei profili simil mogano che arricchiscono la zona anteriore. Volante multifunzione a tre razze, cambio automatico a 6 rapporti e schermo da 7 pollici controllabile tramite l’apposita rotellina situata tra la leva del cambio ed un ampio vano portaoggetti. Avviamento del motore keyless ed attorno a me regna il silenzio. Il 2.2 è un 4 cilindri, cubatura ideale per un SUV di poco più di una tonnellata e mezza di peso, ma anche a vettura ferma non si sente volare una mosca. Metto in drive e percorro qualche chilometro, abbassando il finestrino per sentire un leggero fruscio accarezzare le superfici della CX-5. Ci sono infatti dei pannelli fonoassorbenti e vetri di maggior spessore a contribuire nel rendere la guida più rilassata e silenziosa, rendendo tra l’altro questa Mazda la vettura con la migliore acustica interna – ovvero chi siede dietro non avrà alcun problema a chiacchierare con gli occupanti davanti. Quando siete soli, potete invece contare sull’ottimo impianto Bose.
Impostare il navigatore è un gioco da ragazzi – sempre veloce e preciso – ma ciò che sorprende maggiormente della CX-5 è la sensazione di compattezza alla guida. Le dimensioni non tradiscono, la visibilità è sempre ottima in ogni direzione si volga lo sguardo, i sensori e le videocamere di parcheggio intervengono a dare una mano quando ce n’è bisogno e la silenziosità di marcia rende ogni viaggio, anche quelli più lunghi, un’autentica passeggiata in relax. Non c’è problema neppure per il consumo di gasolio, poiché i dati dichiarati di 5,8 l/100km nel ciclo misto, 6,7 l/100km nell’urbano e 5,3 l/100km nell’extraurbano sono veritieri e grazie anche alla grande capacità del serbatoio, le soste dal benzinaio saranno cosa rara. La trazione integrale offre sicurezza anche quando l’asfalto non è in condizioni perfette, mentre la cura che Mazda ha adoperato per l’insonorizzazione acustica si ribadisce anche in termini di isolamento da polvere e pioggia. Alle volte, guidando per lunghi tragitti, ho completamente dimenticato di essere al volante di una Mazda, credendo fermamente di trovarmi al posto guida di una tedesca, e questo, consentitemi di dirlo, è un risultato eccezionale per un brand che in pochissimi anni ha così radicalmente incrementato il proprio blasone.
Un SUV di sostanza, sia in termini di materiali che di prestazioni, grazie ai suoi 175 cavalli e ad una coppia di 420Nm, disponibili ad appena 2000 giri motore. Tutto questo le consente di raggiungere i 100 all’ora da ferma in meno di 10 secondi e di superare i 200 km/h, una volta in velocità. Essendo un’auto che ambisce ad offrire comfort per cinque persone, ogni dettaglio che può rendere la convivenza migliore è da osservare con cura, come il vano bagagli che da 506 litri può arrivare sino a 1620 litri, ideale per sistemare l’attrezzatura fotografica, un paio di treppiedi ed il rispettivo proprietario al suo interno. Le pelli sono morbide, le plastiche non scricchiolano e la strumentazione dietro al volante è chiara e precisa sia di giorno che di notte. Menzione d’onore per il design, che sulle recenti Mazda ha permesso di sfogare l’estro dei suoi artisti tramite gruppi ottici affilati e la grande calandra anteriore che si sposa alla perfezione con un’interruzione che comprende anche i fari e la cromatura inferiore. Per acquistare una CX-5 bastano 28.150€ (2.0 benzina da 165cv e con la sola trazione anteriore), ma fatevi prendere la mano, scorrete il listino sino in fondo e spuntate la voce 2.2 AWD Exclusive – c’è praticamente tutto compreso negli 11.000€ in più. Il cambio automatico è rapido e comodo, soprattutto per chi guida molto in città, costa altri 2.000€, ma completa un SUV che non teme rivali, nemmeno quelle che sino ad oggi non potevano neppure essere prese in considerazioni come tali, ed invece adesso si ritrovano a dormire sonni agitati.
MAZDA CX-5 2.2 AWD Exclusive (2017-)
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 4 cilindri 2.191cc – turbodiesel
Trasmissione – cambio automatico a 6 rapporti
Potenza – 175 cv @ 4.500 rpm
420 Nm @ 2.000 rpm
Peso – 1.670 kg
Accelerazione – 9,5 sec.
Velocità massima – 206 km/h
Prezzo – da € 39.850
Prezzo esemplare in prova – € 42.950