Anatomia – Lezione 1: Giulia QV Con Capristo Exhaust
Non sempre qualcosa di bello è anche buono e viceversa, figuriamoci se si stratta di automobili, che al giorno d’oggi devono pur sempre mantenere un minimo di sensibilità e moralità, continuando però ad andare incontro alle sempre più esigenti aspettative dei clienti. E poi c’è la concorrenza, non è mica facile sopravvivere. Ma c’è chi sopravvive e chi riesce a creare qualcosa di così meccanicamente entusiasmante da essere vicino ad un essere vivente, non privo di emozioni. Alfa Romeo ha fatto il colpaccio con la Giulia Quadrifoglio Verde, una berlina con un generoso 6 cilindri da 510 cavalli, disponibile sia con cambio automatico che manuale.
Affiancata ad una linea sobria e adeguata per una super berlina, la praticità di una cinque posti che non sa il significato della parola limite (neppure quelli di velocità), e con una colonna sonora degna della sua parentela con Maserati e quindi Ferrari. Per ogni grande risultato ci sono però coloro che vogliono spostare ulteriormente l’asticella del coinvolgimento – in questo caso anche emotivo – e così si effettuano operazioni a cuore aperto, potendo ammirare con i propri occhi come un impianto di scarico sia così dannatamente vicino ad essere un oggetto di culto, un’opera d’arte musicale che andrebbe comprata due volte: la prima per montarla sotto l’auto e la seconda per esporla in salotto.
La Giulia QV viene così equipaggiata con un impianto di scarico in acciaio inox 309, lucidato a mano, comprensivo di cat back, due coppie di terminali silenziati e dotati di valvole a comando pneumatico, in grado di permettervi di gestire il tipo di sonorità che più desiderate con un semplice click da remoto. Capristo continua a superare ogni più rosea aspettativa e proprio per questo si conferma come uno fra i brand migliori del settore, avvalendosi di tecnologie CAD ed un’esperienza che anno dopo anno rende automobili eccezionali come la Giulia QV, qualcosa di ancora più vivo.