Rimac C_Two: Veloce Come La Luce
RIMAC C_TWO
VELOCE COME LA LUCE
Testo di Carlo Brema
Sarà soltanto per pochi, anzi pochissimi – 150 per la precisione. Ma già il fatto che Rimac abbia raggiunto l’importante traguardo di un secondo modello e che sarà prodotto in più larga scala sancisce quanto ormai l’elettrico sia una ferma realtà e non soltanto un obiettivo verso il quale, in un modo o nell’altro, tutti si addentreranno nel giro di pochi anni. Si chiama poco fantasiosamente C_Two, ma nessun nome particolare sarebbe in grado di anticipare i contenuti ingegneristici che si celano dietro a questo autentico successo dell’uomo nel padroneggiare il più alto connubio tra tecnologia e funzionalità. Badate bene che non stiamo parlando di un’automobile che utilizzerete per andare a fare la spesa, quanto invece di una navicella spaziale equipaggiata con quattro ruote e un volante, in parole povere quei due richiami al mondo dell’auto tradizionale ai quali proprio non possiamo e non dobbiamo rinunciare.
La C_Two è completamente elettrica, affina le linee morbide e filanti della Concept One e aggiunge quel pizzico di attitudine necessaria per una convivenza su strada realistica. Il brand croato guidato dal visionario Mate Rimac non vuole, almeno per il momento, concentrare i propri sforzi su un’auto da famiglia, tantomeno in un modaiolo SUV. Sanno bene che per far breccia nel cuore degli appassionati, ancora in gran parte legati al vecchio motore a combustione, si deve lasciare che siano i fatti a parlare e quindi dare libero sfogo alle proprie capacità è stata la mossa ideale da mettere in campo. Per questo motivo ci troviamo di fronte a una supersportiva bassa, larga e con l’abitacolo avanzato, ma come detto non abbiamo un motore nel senso tradizionale del termine, bensì un gruppo batterie da 120 kW in grado di gestire la propria energia da rendere possibile la percorrenza a tavoletta di ben due giri della Nordschleife. Basate su tecnologia Lithium Manganese Nickel con voltaggio di 720V danno vita a un powertrain composto da un motore per ogni singola ruota, che tradotto significano una potenza pari a 1.914 cavalli e 2.300Nm di coppia.
Adesso tiratevi su dalla sedia e seguite cos’altro ho da dirvi, perché non è finita con questi folli (fin troppo) numeri, i quali giustificano prestazioni del calibro di uno 0-100 km/h in appena 1,8 secondi e una velocità massima che tocca i 412 orari. Al posto della patente di guida dovrebbero chiedere un certificato medico, perché l’accelerazione della C_Two è qualcosa di spaventoso, impensabile e del tutto irrazionale. Tolto il fatto che necessiterete di una miriade di fattori adeguati per premere a pavimento il pedale dell’acceleratore, la Rimac gestisce una simile potenza grazie a due trasmissioni distinte. Quella anteriore dispone di 2 cambi monomarcia, mentre quella posteriore ne ha sempre due, ma a due marce. Questo, insieme ad un cervello elettronico in grado di dispensare la coppia ideale su ogni singola ruota consentono di muoversi come Luke Skywalker ne “Il Ritorno Dello Jedi”, e sempre senza produrre un briciolo di CO2. La casa croata sottolinea addirittura il tempo necessario per scattare – e in questo caso, mai termine fu più azzeccato – da 0 a 300 km/h, ovvero 11,8 secondi.
Tra batterie, trasmissioni e tutta questa tecnologia, il peso della C_Two arriva a sfiorare le due tonnellate. Non c’è da meravigliarsi ma data una potenza di quasi duemila cavalli, è inutile dire che non avrete da temere nemmeno le salite più ripide. Ah si, poi ci sono 8 videocamere di bordo, un lidar (che sarebbe una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser), 6 radar e 12 sensori ultrasuoni. La massima connettività comprende anche un sistema di guida autonoma (utile in manovra) e il riconoscimento facciale del guidatore al posto della tradizionale chiave di accensione. Il futuro è qui, non abbiamo più dubbi.
Oltre ad essere vertiginosamente veloce è anche in grado di affrontare le curve e in questo caso il peso per nulla contenuto è gestito da sospensioni a doppi triangoli, ammortizzatori a controllo elettronico e impianto frenante carbocereamico Brembo. Cercando di addentrarci il più semplicisticamente possibile nei dettagli salienti della Rimac C_Two abbiamo in parte tralasciato l’aspetto puramente estetico, quello che volente o nolente trasmette le primissime emozioni nel momento in cui ci avviciniamo a un nuovo modello, senza contare che nel caso di Rimac il compito è reso ancora più arduo dal fatto che sia una new entry nell’elitario circolo delle hypercars. Come detto, le linee sono piuttosto morbide e non troppo distanti dalla Concept One. Nonostante l’apparente semplicità, sia il frontale che il posteriore risultano essere funzionali nel tenere a terra la vettura alle alte velocità, ma le donano anche carattere, rendendola riconoscibile in mezzo a qualsiasi altro modello. Dietro c’è uno spoiler che funge anche da freno aerodinamico, mentre le portiere si aprono proprio come sulle McLaren, invitandovi a mettere il naso in un abitacolo futuristico, ma per nulla estremizzato come accade su alcune concept cars che guardano soltanto verso il futuro. Ci sono infatti due grossi schermi digitali, uno dietro al volante e l’altro touch si trova al centro del tunnel tra guidatore e passeggero, tramite il quale gestire tutti i parametri della vettura, approfittando della possibilità di suddividere la schermata sino a quattro blocchi distinti. Alla base la manopola tonda per selezionare la marcia avanti, quella indietro o il parking.
Come per tutte le auto elettriche non sarete inebriati da un rombo tipico di un 12 cilindri, ma c’è da dire che una volta provata la spinta dei suoi 1.914 cavalli, sarà dura restare impassibili. L’autonomia dichiarata dalla Casa si attesta attorno ai 650 Km, che sono logicamente da considerare realistici a patto che sfruttiate una piccola parte dei 2.300 Nm di coppia a disposizione. In caso contrario, preparatevi a ricaricare prima del dovuto. I 150 esemplari sembrano essere tutti venduti, con cifre che si aggirano attorno ai 2 milioni di Euro e clienti che sono arrivati addirittura a scegliere optional per un valore aggiuntivo di oltre 500.000€. Per la serie, già che si esagera… Quello che conta, anche per gli appassionati che non potranno mai permettersela, è il fatto che la tecnologia elettrica non serve soltanto a ridurre le emissioni, ma è perfettamente in grado di portare il lato prestazionale su tutto un altro livello e in questo caso le emozioni si toccano in maniera tangibile. Non guardatela a tutti i costi come una sostituta delle nostre amate supercars a benzina, bensì come una naturale e logica evoluzione che non preclude il brivido automobilistico per come lo intendiamo da generazioni di adepti della benzina.
RIMAC C_TWO
Layout – Motore elettrico, trazione integrale
Motore – batteria da 120kw a 720V su ogni ruota
Trasmissione – 2 trasmissioni: anteriore con 2 cambi monomarcia + posteriore con 2 cambi a 2 marce
Potenza – 1.914 cv / 2.300 Nm
Peso – 1.975 kg
Accelerazione – 1,8 sec. ca.
Velocità massima – 412 km/h
Autonomia – 650 Km (NEDC)