Mazda CX-5: Il Futuro Sorride Alla Benzina
MAZDA CX-5
IL FUTURO SORRIDE ALLA BENZINA
Testo di Carlo Brema / Fotografie di Giorgia Rossi
Per la terza volta una Mazda CX-5 trascorre qualche settimana nel garage di Auto Class. Verrebbe quasi da pensare che non sia un caso e in effetti, trattandosi di uno dei migliori SUV in circolazione, il fatto di trovarci di nuovo a parlarne non ci dispiace. Questa volta c’è una sostanziale differenza, perché se il primo modello era turbodiesel e con cambio automatico e trazione integrale, il secondo aveva una trasmissione manuale e la trazione anteriore. Adesso, oltre ad un cambio tradizionale con 6 marce e pedale della frizione, abbiamo un motore benzina sotto al cofano, il 2-litri Skyactiv-G abbinato alla sola trazione anteriore, per una variante della CX-5 che ancora non era passata sotto le nostre grinfie. In Mazda tengono a sottolineare che le vendite delle unità benzina sono notevolmente aumentate e complice anche quel senso di smarrimento generale rispetto alle sorti dei propulsori diesel nel futuro prossimo, in molti hanno pensato di mettere le mani avanti e non rischiare di spendere i propri risparmi nel modo sbagliato.
Quello che non cambia rispetto ai modelli testati in precedenza è il look del SUV giapponese, sempre affilato e che grazie ad un design moderno riesce a spiccare nel traffico. Stesso discorso per l’abitacolo, dove il senso di premium si respira a pieni polmoni, grazie ad assemblaggi precisi e una scelta di materiali che non lascia nulla al caso. Ovviamente c’è completa connettività per i vostri smartphone, gestibile mediante lo schermo da 7 pollici al centro del cruscotto e la sua apposita manopola sul tunnel, mentre la mancanza della trazione integrale non si fa sentire più di tanto, del resto non si tratta di un mezzo prettamente votato al fuoristrada e l’altezza da terra garantisce comunque di disimpegnarsi con facilità tra buche, marciapiedi e sconnessioni del manto stradale. A impreziosire l’esemplare in prova abbiamo infine i sedili in pelle bianca, un optional che si porta via con appena 150€ di spesa. La vernice Soul Red Crystal che ci piace tanto costa invece 1.100€, ma a qualche anno dal suo arrivo sul mercato, rappresenta una scelta un po’ scontata.
A bordo si è accolti da un ambiente famigliare, tutto è letteralmente a portata di mano e non mi resta altro che mettere in moto questo 4 cilindri benzina da 2 litri e 165 cavalli. Il cambio ha innesti precisi e non sento la mancanza della trasmissione automatica in nessuna occasione, anche se devo dire che consente una guida maggiormente rilassata, a tutto vantaggio di accentuare ulteriormente quella sensazione di premium che il modello ha come obiettivo, tra l’altro centrato in pieno. Nonostante ci siano 165 cavalli, la coppia è di soli 213 Nm e con un’erogazione che siede piuttosto in alto nella scala del contagiri mi trovo spesso a dover scalare una marcia per effettuare un sorpasso in tutta sicurezza. L’ago della bilancia si ferma a una tonnellata e mezza, il che non è niente male tenendo conto di tutta la tecnologia ed un corpo vettura generoso che ci si porta appresso, ma il motore sembra esser più concentrato sul comfort piuttosto che sulle prestazioni. Nulla da obiettare quindi se si impiegano poco più di 10 secondi per “scattare” da 0 a 100 km/h e se la velocità di punta si ferma a 200 orari, ma gli ottimistici consumi dichiarati in 6,4 l/100km non rispecchiano quelli ottenuti durante le settimane di prova.
Ammettiamo che mi son dovuto fermare per il rifornimento più di quanto mi aspettassi e nonostante la sorprendente sete, il 2.0 benzina mi ha fatto pensare più volte a quanto fosse invece più brioso, soprattutto ai bassi, il diesel da 2.2 e 175 cavalli (merito dei suoi 420Nm di coppia, disponibili ad appena 2mila giri). Ecco che mi trovo quindi a un bivio, là dove invece pensavo sarebbe stato più semplice preferire una versione all’altra. Sostanzialmente dipende dalle esigenze del singolo guidatore, perché se è vero che per trovarsi per le mani un motore brillante bisogna almeno spendere 8.000€ in più e scegliere la 2.2 turbodiesel (adesso da 184cv) o la più anticonvenzionale 2.5 benzina da 194cv, le differenze tra la 2.2 diesel da 150 cavalli e la 2.0 benzina da 165cv sulla quale sono seduto sono davvero minime, perlomeno in termini puramente velocistici. Se invece guardate con perplessità al futuro dei motori a gasolio, il problema non si pone e questa è sicuramente la versione da prendere perché rappresenta il miglior compromesso come qualità/prezzo (in versione Signature e con trazione integrale parte addirittura da 41.650€). In fin dei conti non avrete bisogno di duecento cavalli per portare i figli a scuola e andare in ufficio e la dotazione è già abbastanza completa da confermare la CX-5 come uno dei modelli attualmente migliori sul mercato.
MAZDA CX-5 Skyactiv-G 2WD EXCLUSIVE
Layout – motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 4 cilindri 1.998cc
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 165 cv @ 6.000 rpm
213 Nm @ 4.000 rpm
Peso – 1.515 kg
Accelerazione – 10,3 sec.
Velocità massima – 201 km/h
Prezzo – da € 33.950 (€ 35.200 esemplare in prova)