Auto E Moto D’Epoca Padova 2019 – A Spasso Nei Tempi D’Oro Dell’Automobile
AUTO E MOTO D’EPOCA PADOVA 2019 – A Spasso Nei Tempi D’Oro Dell’Automobile
Testo di Giorgio Conti / Foto di Giorgia Rossi
Quest’anno ho atteso qualche giorno di più, prima di mettere nero su bianco le mie impressioni riguardo la 36° edizione di Auto e Moto d’Epoca, la fiera di auto e moto storiche che ogni anno raduna a Padova appassionati provenienti dal globo intero. Ormai divenuto un appuntamento fisso sul calendario di quei gentleman driver che non hanno paura di sporcarsi le mani, è troppo semplice liquidare una kermesse di quattro giorni con solite cifre e quelle tipiche frasi fatte di chi molto spesso non ha nemmeno visto un decimo dei vari padiglioni. La Fiera di Padova cresce sempre, come visitatori (oltre 130.000), come espositori e contribuisce nel tener vivo l’amore per le auto d’epoca, che nel nostro Paese non stanno vivendo un momento semplice come avremmo sperato.
Poco importa quindi se ci sia stato un consistente forfait da parte di svariate case automobilistiche, perché l’imponente esposizione di Porsche e della neonata Cupra (con Seat a fianco) son bastate a delineare quel forte legame tra passato e futuro sempre fondamentale per l’evento. E poi importanti compleanni, tra cui i 100 anni di Bentley, con uno stand che grazie al gruppo Fassina ha incluso anche una nuovissima McLaren GT e l’iconica P1, la prima ad essere stata messa su strada. In anteprima anche la Alpine A110S, una performance car che aggiunge potenza e dinamicità ad una ricetta già estremamente gustosa. Non solo auto d’epoca quindi, ma anche numerose supersportive moderne, come quelle ammirate sotto al tendone Finarte e pronte per essere battute all’asta e poi modellismo, ricambistica e qualsiasi tipo di collezionabile possiate desiderare.
Tutto bene, ma c’è di più, ovvero che la percezione di vivere una fiera ancora più compatta rispetto al passato – non in termini numerici o di dimensioni, ma per la passione che si è respirata nei giorni di evento. Un aspetto esploso nel cuore dell’evento, ovvero l’esposizione de “Le Rosse in abito da corsa”, una selezione di 8 tra le più prestigiose barchette del Cavallino rampante. Tornando a passeggiare tra i vari padiglioni si continua a sognare, là dove ognuno avrebbe potuto concretamente trovare l’auto ideale, grazie a un parco vetture immenso e che offriva pezzi da poche migliaia di Euro, sino a esemplari unici al mondo, o un tempo posseduti da celebrità quali un certo Juan Manuel Fangio. La fiera di Padova di quest’anno è stata come un bicchiere di buon vino, qualcosa che matura un’edizione dopo l’altra e mette in mostra la passione del bel paese verso un patrimonio da condividere e che proprio in un contenitore come questo riesce a mettere insieme il quadro globale di una storia dell’automobile da custodire e rimettere su strada per dar sfogo a quei sogni di ieri, oggi e domani. Avendo notato anche un miglioramento sulla situazione prezzi folli – ok, non proprio tutti – sembra che l’unico difetto sia quello che bisognerà attendere 365 giorni alla prossima edizione.