Arriva l’Ibrido e Più Qualità, Ma l’Off-Road Resta Tra I Punti Di Forza
Testo e Foto di Alessandro Marrone
Sono trascorsi oltre 20 anni da quando Subaru ha concretizzato la sua visione di un veicolo in grado di andare dappertutto ed essere utilizzato per qualsiasi necessità. Nel 1997 la prima generazione di Forester ha infatti posato le ruote su strada e da quel giorno non ha mai nascosto le sue incredibili doti anche lontana dall’asfalto, forte di alcuni dei punti cardine della filosofia della casa delle Pleiadi, tuttora mantenute su questa quinta generazione che promette senza mezzi termini di inaugurare una nuova era per uno dei pochissimi SUV che non temono condizione stradali avverse. Sto parlando della proverbiale trazione integrale simmetrica, la quale viene mantenuta insieme alla tecnologia Eye-Sight con la quale Subaru ripone l’obiettivo di azzerare i decessi in seguito a incidenti stradali nel minor tempo possibile. La novità sta però nel propulsore, poiché la nuova Forester (e con lei anche la XV) è la prima Subaru a disporre di un motore ibrido, una sorta di punto d’incontro tra mild-hybrid e full-hybrid con il piccolo motore elettrico posizionato all’interno del cambio, il CVT Lineartronic a 7 rapporti virtuali, l’unica opzione disponibile sulla nuova generazione della Forester.
Dopo il primo contatto assaporato in quel di Riga, ho avuto modo di tornare al volante e confermare le impressioni avute in occasione del mio primo test. Rinnovata esteriormente, Subaru riesce comunque a mantenere intatto quel look sobrio in grado di sentirsi a suo agio in due mondi così vicini per quel che riguarda un’altezza da terra rialzata rispetto al solito, ma agli antipodi per filosofia e necessità di bordo. Il mondo dei fuoristrada e quello dei SUV dimostrano di poter convivere proprio grazie al fatto che la Forester di quinta generazione sia in grado di abbracciare capacità in off-road di assoluto rispetto grazie all’X-mode rinnovato, ad una trazione capace di tirarti fuori anche quando affronti i sentieri più improbabili e l’aiuto del motore elettrico che interviene prevalentemente dove il motore termico ha appunto bisogno. Non si tratta quindi di una vettura con la quale potrete percorrere chilometri in modalità EV, ma piuttosto un modo per limitare leggermente i consumi di benzina del 4 cilindri boxer da 2 litri e usufruire dei vantaggi (anche fiscali) legati alla propulsione ibrida.
Se il frontale è quello che cambia meno rispetto al modello precedente, la linea di cintura sempre molto bassa porta verso un posteriore tutto nuovo, dove un profilo nero unisce i due gruppi ottici e slancia il portellone della nuova Forester, il quale impiega meno della metà del tempo in fase di apertura e chiusura. Proprio nel vano bagagli, sotto al piano di carico e al posto della ruota di scorta, troviamo il piccolo pacco batterie, a sua volta protetto da eventuali impatti da una struttura sempre ricavata sotto al pianale stesso. Elencare tutte le novità sarebbe dispersivo, ma sappiate che una volta saliti a bordo è impossibile fare a meno di notare come la scelta dei materiali e degli assemblaggi abbiano ricoperto un ruolo di primaria importanza per gli uomini Subaru, con plastiche morbide su tutta la plancia e un senso di compattezza nettamente migliore rispetto a prima. Davanti al volante troviamo una strumentazione a due elementi analogici (contagiri e tachimetro) con al centro il computer di bordo che già conosciamo, al centro del cruscotto c’è il display touch da 8” tramite il quale gestire il sistema di infotainment e la navigazione, mentre la climatizzazione resta controllabile mediante tasti e rotelle fisiche, il che non è un male. Sopra di esso c’è invece il secondo display, il quale presenta 8 diverse schermate e consente di monitorare per esempio la navigazione, l’utilizzo del motore termico e di quello elettrico, l’inclinometro e qualsiasi altro parametro utile alla guida su strada e in fuoristrada.
Tornando a parlare del motore, Subaru conferma che sia stato rinnovato per un buon 80%, il tutto con la massima attenzione per l’ambiente, tirando fuori 150 cavalli e 194 Nm di coppia, non certo l’ideale per gli spari da semaforo a semaforo, ma più indicati per una guida rilassata e per destreggiarsi in qualche impervio sentiero immerso nei Colli Euganei. I più nerd, o quelli a cui piace essere particolarmente coccolati, apprezzeranno sicuramente il DMS (driver monitoring system), ovvero un sistema che riconosce in automatico chi siede al volante e imposta così le preferenze relative alla regolazione di sedile, volante e climatizzazione, senza contare che avvisa in caso di distrazione e stanchezza. Tra le altre voci relative alla sicurezza, abbiamo anche il RAB (reverse automatic braking), provvidenziale al fine di evitare incidenti in fase di manovra in retromarcia.
La quinta generazione della Forester conferma il ruolo di un progetto fondamentale per Subaru, sempre all’avanguardia in quanto a sicurezza e capace di impressionare per le sue capacità nell’affrontare guadi, terreni fangosi e ripide mulattiere. Un aspetto che mi ha favorevolmente stupito è stato quel senso di relax e precisione che adesso regala finalmente anche su strada, con una migliore insonorizzazione di un abitacolo sempre generoso in quanto a spazio per persone e cose. La Forester è già disponibile nella sola motorizzazione ibrida e disponibile in 3 diversi allestimenti – Free, Style e Premium, con prezzi fissati rispettivamente a €35.500, €38.500 e €43.000, confermando ancora una volta come il brand intenda restare competitivo, nonostante offra un pacchetto davvero completo sotto ogni punto di vista.
SUBARU FORESTER e-BOXER
Layout – Motore anteriore, trazione integrale
Motore – 4 cilindri boxer 1.995cc + motore elettrico
Trasmissione – cambio automatico CVT a 7 rapporti
Potenza – 150 cv @ 5.600-6.000 rpm
194 Nm @ 4.000 rpm
Peso – 1.656 kg
Accelerazione – 11,8 sec.
Velocità massima – 188 km/h
Prezzo – da 35.500 €