Una Romantica Lettera Da Una Porsche In Quarantena
Salve redazione di Auto Class Magazine…. posso? È qui che si parla di auto stupende? Scusate l’intrusione, il mio padrone mi ha fatto conoscere questo bellissimo editoriale ma non si decide mai a presentarmi come si deve ed ora, che sono obbligata a stare ferma in garage per colpa di questo increscioso virus, ho deciso di farlo da sola.
Mi chiamo Porsche 911 modello 964 Carrera 2, come scritto sul mio didietro, nasco alla fine del 1991 in una fabbrica di Stoccarda in Germania, il mio colore è polar silver metallic, strano nome, monto ABS, airbag, differenziale autobloccante e aria condizionata, come motore ho un 6 cilindri boxer di 3.600 cc con una potenza di 250 cv, dopo essere stata assemblata minuziosamente sono stata trasferita in un paese nuovo, l’Italia.
Mi ritrovai nel mese di Febbraio 1992 in un garage di Forlì, dopo circa tre anni non venivo più usata spesso, ogni tanto in estate vedevo il mare dalla strada, comunque sempre a passo d’uomo, mi annoiavo molto, fino a che, nel 1995, un giorno, non ricordo quale, entrò in garage un tipo molto agitato, mi scrutava, mi accarezzava, salì sopra….ehi che fai?? Scendi subito!! Si interessò al mio stato di salute: allora avevo 22.000 km, gli pneumatici anteriori ancora originali, così come i ferodi, solo le gomme posteriori mi furono cambiate una volta a circa 12.000 km, e ci credo, ero trattata maniacalmente e poi non correvo mai.
Da quella visita passarono circa due settimane finché un giorno sempre lo stesso tipo riapparve, mi mise in moto e via……. da quel momento quel box non l’ho mai più visto e mi ritrovai in una città nuova, Bologna.
Oggi sono trascorsi 25 anni, abito sempre nello stesso garage, quanti km segno ora? Va beh, anche se non è educato chiedere i chilometri ad una signora, posso vantarmi di dire che attualmente ne ho 78.000, non me li sento, e soprattutto sono felice. Sono molto coccolata, ogni tanto posso scorrazzare anche in pista, faccio qualche partenza allegra dove possibile, rispettando comunque le regole stradali, insomma mi tengo in forma.
Torniamo alla mia storia; poco dopo essere arrivata a Bologna il mio nuovo proprietario non volle portarmi dal suo specialista di fiducia ma optò, pensando al meglio per me, per un dottore ufficiale.
Prima di lasciarmi nelle sue mani vidi che i due confabulavano qualcosa, fatto è che mi sono ritrovata con una nuova mappatura (a detta loro di un famosissimo preparatore tedesco), di una barra duomi e del muffler centrale cambiato, più un tagliando completo.
Bene, così conciata mi sentivo più arzilla e performante, anche il mio padrone era al settimo cielo.
Entro pochi mesi il mio nuovo driver decise di fare un corso di guida sicura, e scelse la scuola di Gorini, che utilizzava Porsche, forse allora era la “scuola ufficiale”, ricordo che poteva scegliere se farla assieme a me o optare per le loro macchine, modello 993, scelse questa opzione per non stressarmi, sebbene a fine corso la scuola mi avrebbe regalato un treno di gomme nuove.
Durante il corso successe qualcosa; si innamorò del roll-bar che montavano le mie sorelle, marchiato MATT-TEC, si acquistava nelle concessionarie ufficiali e così come per magia pochi giorni dopo me ne ritrovai uno montato anche su di me, si imbullona agli attacchi delle cinture, adesso, non so se è una mia impressione, ma mi sento ancor più “rigida”, a parte che esteticamente è bellissimo.
Questo accessorio lo fece montare da un noto preparatore alle porte di Bologna, uno che correva anche privatamente nel DTM e in quell’occasione ottimizzò ulteriormente la centralina adattandola proprio per il mio motore, da quel giorno l’assistenza è curata direttamente da lui, a scapito della mancata timbratura del libretto di servizio, ma ragazzi, non potete immaginare come sono assistita.
L’unica botta che ho avuto successe durante un giro domenicale a velocità codice, una signora non rispettò lo stop, mi segnò il passaruota posteriore destro e un po’ il cerchione, tutto risolto in carrozzeria ufficiale, se non lo raccontassi non se ne accorgerebbe nessuno, anzi acqua in bocca o meglio…….aria in bocca – eh eh eh il mio motore è allergico all’acqua. La vita procedeva bene, nel 1999 nascono i primi figli, e a volte venivo lasciata un po’ sola, ma è comprensibile, tempo per raduni, corse e scampagnate ce n’era sempre meno, ma non mi lamentavo più di tanto, giacevo comodamente sotto un morbido telo al calduccio.
Erano previste “grandi” personalizzazioni per me, scritte laterali, frecce bianche, terzo stop, un nuovo assetto, gli anni passavano e un bel giorno imparai che non se ne fece più nulla, anzi, vedevo il padrone terrorizzato nell’usarmi, aveva paura che mi succedesse qualcosa…insomma cominciai ad indagare e alla fine scopri che la colpa di tutto ciò è un forum di persone, preparate ed appassionate al mio marchio e dopo anni e anni di lettura, è stato contagiato dai cosiddetti “TALEBANI”, strane persone che professano la cultura dell’originalità mettendo dubbi, ansie, paure a chiunque pensi solo di montare o modificare qualsiasi cosa che non sia uscita di fabbrica originariamente, spero che gli passi, ma dubito, anzi, giorno dopo giorno la sua mentalità è sempre più convinta verso questa fede, tutt’oggi è restio a salire per non sporcare i tappetini, se fuori accenna di piovere si resta a casa.
Gli anni sono passati, i figli cresciuti e finalmente inizio a uscire di più, si partecipa regolarmente a raduni, manifestazioni e track day, oggi è facile ritrovarsi, la tecnologia avanza e con i social si conosce velocemente ciò che viene organizzato e in pochi minuti ci si iscrive e si va.
E qui conosco voi, si proprio voi, Auto Class Magazine!
Una mattina vengo svegliata, mi danno da bere e via……………..dopo poche ore mi trovo in una terra straniera, la Francia, precisamente nel Principato di Monaco.
Arriviamo in un parcheggio affianco al porto, giornata stupenda, paesaggio da sogno, qui conosciamo Alex e tutto il suo staff che ci accoglie come se fossimo amici da sempre, viene offerta una colazione ai miei padroni, a me viene regalato l’adesivo “AUTOCLASSMAGAZINE” che indosso subito sul vetro anteriore, sono felicissima, mi sento onorata: ora Montecarlo ha una regina in più.
Altre macchine prestigiose si presentano al raduno, anche delle mie sorelle maggiori, che bello, scambiamo chiacchiere sulle evoluzioni tecniche che si sono fatte in 30 anni dalla mia nascita, comprendo che a parte il lato elettronico, sul lato meccanico e prestazionale non ho nulla da invidiare alle auto più moderne anzi, mi difendo molto bene.
Da quel primo raduno con voi altri ne sono seguiti altri, con macchine sempre più belle e prestazionali, e con la cordialità e squisitezza di Alex e i suoi amici ho potuto pregiarmi di essere citata nelle pagine del vostro prestigioso editoriale, copie che tengo gelosamente ben conservate. Questa in breve è la mia storia, ma avrei tanti altri aneddoti da raccontarvi. Allego due mie immagini, una in ricordo dei bei momenti strascorsi con voi e una adesso, nel mio box, triste.
Vi saluto.
Porsche Carrera 2 (964)
PS – Il mio proprietario si chiama Giuseppe.
Inviatoci da Giusep … EHM … da una Porsche 964 molto speciale