CURVES HUNTER: Open Season
A cura di Alessandro Marrone / Foto di Curves Hunter
Il lockdown che tutto il mondo ha dovuto affrontare di recente ha di sicuro creato un briciolo di consapevolezza in più dentro ognuno di noi. Abbiamo realizzato che la libertà è un valore fondamentale. Non è qualcosa che va data per scontata, ma i tempi frenetici in cui viviamo ci fanno spesso dimenticare quanto mettere in moto e guidare senza una meta precisa possa far bene alla mente e allo spirito. Tutto si è fermato in un giorno qualunque e le nostre vite sono drasticamente cambiate, ma in fondo ai nostri cuori abbiamo sin da subito cominciato a sognare di quel giorno in cui avremmo riavuto indietro la nostra libertà e la nostra sicurezza. Dal primo giorno della sua esistenza, la nostra rivista si è sempre concentrata su auto interessanti, ma anche sulla bellezza delle strade più emozionanti, creando così esperienze di guida indimenticabili. La libertà su ruote rappresenta salire in auto e dirigersi là dove potremo creare momenti che custodiremo per sempre.
Proprio questo ha catturato la mia attenzione, mentre un giorno mi sono imbattuto nell’account Instagram chiamato CurvesHunter. Questo ragazzo identifica in tutto e per tutto il nostro ideale di esperienza di guida, perché in fin dei conti è la combinazione di tutti i fattori che definisce ciò a cui ogni vero appassionato che si rispetti ambisce.
La quarantena mi ha così dato modo di sedermi al computer e scambiare una bella chiacchierata con lui. Ecco cosa mi ha raccontato.
Ciao a tutti, mi chiamo Jordan, ho 29 anni e vivo vicino a Cannes, in Costa Azzurra. Ho creato la pagina Curveshunter su Instagram e guido una delle ultime Abarth Punto Supersport del 2013.
Credo che la passione per le auto sia dovuta ai miei genitori, entrambi molto legati a questo mondo e ciò si è trasmesso a me. Ricordo che da piccolo trascorrevo ogni domenica a guardare 2 ore di Formula 1 in tv e all’epoca non è che mi divertisse molto, del resto avrei preferito guardare i cartoni animati. Partendo da qui e con il successivo arrivo di “Fast and Furious” e del primo “Need for Speed Underground”, la passione cominciò a prendere forma. Da quel momento sono stato letteralmente attratto dal motorsport e dalle auto sportive.
È nata prima la passione per la fotografia (e produzioni video) o l’amore per queste bellissime strade?
Essendo car designer sono sempre stato attratto da tutti i diversi tipi di arti visive come disegno, grafica 3D, ecc.. e del resto ho sempre amato fare fotografie. Quando ho comprato la mia prima Reflex ho subito cominciato a scattare qualsiasi cosa e ovviamente anche auto e paesaggi erano tra i miei soggetti. Adesso, dopo oltre 12 anni ho finalmente combinato le mie due più grandi passioni: la guida e la fotografia! In più sono sempre più motivato nel creare brevi video da affiancare alla mia fotografia statica.
Preferisci attaccare qualche tornante o goderti il paesaggio?
Decisamente attaccare al massimo (maximum attack è anche scritto sulla mia auto!), ma solitamente quando decido di fotografare una strada la percorro diverse volte. Per cominciare me la godo liberamente, poi ricomincio dal principio e mi fermo praticamente ad ogni curva per scattare foto e alzare il mio drone. Certo, lo scenario è importante e infatti quando trascorro una giornata intera su qualche strada, approfitto anche di quei momenti in cui mi fermo ad osservare il paesaggio attorno a me.
Quanto è importante scegliere l’auto giusta in questo caso?
Credo che sia molto soggettivo. Per quanto mi riguarda, se voglio davvero godermi una strada, preferisco un’auto divertente, ma è anche una questione di carattere dell’auto stessa. Adoro auto particolari, qualcosa di crudo e che esalti il momento. Non c’è bisogno di avere 700 cavalli, ma non vorrei neanche una vettura da 2 tonnellate. Qualcosa di leggero con il giusto quantitativo di cavalli, ecco cosa serve!
Quanti chilometri hai percorso con la tua Abarth?
Ho da poco superato la soglia degli 85.000.
Quale altra auto ti piacerebbe guidare per una delle tue avventure?
Una Porsche GT3 sarebbe un sogno per un po’ di sano curveshunting. È una vera e propria arma su strade alpine come queste. Se invece dovessi dirti qualcosa di più abbordabile, mi piacerebbe una Lotus Exige Cup o una Cayman GTS.
Chi è un “Curves Hunter”? Da quanto tempo sei a caccia di strade?
Qualcuno di appassionato! Si tratta di auto, moto o bicicletta, un Curves Hunter è qualcuno che non può fare a meno di quelle emozioni che provi soltanto sulle strade giuste.
Per me tutto è cominciato ancora prima di avere la patente di guida, avevo 15 anni e conoscevo a memoria una strada di montagna vicino a casa mia. I miei genitori mi insegnavano a guidare proprio in quel luogo tra i miei 16 e 18 anni e non vedevo l’ora di avere la patente e poterci andare per conto mio. Da quel momento non mi sono mai fermato e sono stato fortunato nel poter guidare su alcune delle strade più incredibili d’Europa.
Come spiegheresti ciò che fai a qualcuno estraneo a questo mondo?
Non sarebbe facile, ma credo che gli mostrerei una delle foto di quei paesaggi di montagna. In questo modo potrebbe capire, del resto si dice che “una foto vale più di mille parole” e credo che sia proprio questo che mi ha spinto a creare Curveshunter, per condividere la mia passione, le immagini e le storie dietro ognuna di queste strade epiche.
Racconta ai nostril lettori alcune delle tue esperienze più belle.
Hmm, difficile scegliere, ce ne sono davvero tantissime.
La prima che mi viene in mente risale all’inverno del 2017, era un tardo pomeriggio e stavo guidando lungo il passo Gavia, sulle Dolomiti. La strada era vuota, coperta di neve e non c’era anima viva, soltanto il tramonto in cima al passo. Una sola parola: EPICO.
Nel 2014 ho trascorso due giorni interi sul Grossglockner pass in Austria. La notte passò veloce perché mi svegliai all’alba, attorno alle 5, ma a parte le poche ore di sonno è stata un’esperienza magnifica.
Nel 2015 ho guidato per 7.000 km e 3 settimane attraverso la Norvegia, da Oslo a Nordkapp e ritorno. È stato un viaggio lungo, ma ne è valsa la pena. Del resto è difficile battere il paesaggio scandinavo.
Anche la mia prima volta sul passo dello Stelvio è degna di essere ricordata. È stato il mio primo “grande” road trip in solitaria e uno dei motivi per cui ho creato Curveshunter. Anche la mia ultima volta là è stata emozionante, perché mi sono goduto l’alba senza neppure una macchina per chilometri. Non male vero?!
Ti è mai capitato qualcosa di particolare?
Sempre, è il bello dei road trip, non importa quanto li programmi a priori, può succedere di tutto. Nel 2014, mi sono svegliato dopo aver trascorso la notte sulle Dolomiti e ho scoperto che durante la notte una pesante nevicata aveva letteralmente coperto tutto. In più avevo l’auto con gomme estive.
Ma c’è anche la fortuna di conoscere appassionati con la tua stessa passione e magari guidare qualche chilometro in compagnia.
Qual è la tua strada preferita?
Davvero difficile sceglierne una soltanto, dipende se prendiamo in considerazione il paesaggio o il coinvolgimento alla guida. Ad ogni modo una delle mie preferite in assoluto è il Grossglockner High Alpine Road in Austria, costosa perché devi pagare un pedaggio per accedervi, ma vieni letteralmente stupito dalla perfezione dell’asfalto, dalle sue curve e dalla vista sulle Alpi. Se dovessi dirtene altre, sarebbero il Sustenpass (e dintorni) e il Col de la Bonette, in Francia.
Dimmi 3 strade su cui non hai ancora avuto modo di guidare.
Nella mia top 3 ci sono la Transfagarasan in Romania, il Maloja Pass in Svizzera e l’Irohazaka in Giappone.
Una situazione particolare che non avresti potuto vivere se non fosse per i tuoi road trip?
In alcune occasioni sono partito da casa in orari davvero assurdi, questo per arrivare sul passo di montagna alle prime luci dell’alba. In Svizzera, per esempio, dove le strade sono molto distanti da dove abito, mi son trovato a trascorrere la notte in tenda e dormire così tra il Furkapass e il Grimselpass. Svegliarsi presto e passare nottate scomode viene comunque ripagato il mattino seguente. Poiché in questi luoghi ci sono sempre molti turisti, avere la strada tutta per sé è qualcosa che consiglio a tutti coloro che vogliono vivere l’esperienza in modo migliore.
Quali sono i dettagli del tuo road trip ideale?
Caricherei l’auto giusta con l’attrezzatura fotografica e tutto l’occorrente per stare almeno una settimana on the road e trascorrere sette giorni guidando e arrampicandomi per scattare foto e video. Alternerei notti in tenda ad altre in tipici hotel di montagna. Avere la testa piena di questi meravigliosi paesaggi è ciò che per me rappresenta al meglio il road trip definitivo.
Scegli: auto, strada, colonna Sonora e co-driver per la fuga perfetta.
Porsche 911.1 GT3 in Neon Yellow (perfetta per spiccare in foto) tornando nella fredda Norvegia per lo scenario surreale. Alt-J a tutto volume e la mia fidanzata accanto a me.
Cosa ci aspetta su CurvesHunter?
Al momento sto pianificando alcuni viaggi, alcuni più brevi come nelle gorges du Verdon, ma anche alcuni in solitaria e su più giorni come quello che mi porterà sul col du Galibier, percorrendo molti altri passi montani della “Route des Grandes Alpes”: La Bonette, Izoard, ecc.. Adesso sto anche pianificando alcuni degli scatti che voglio realizzare in modo da ottimizzare i tempi una volta sul posto. Ho anche altra carne al fuoco, ma per il momento non posso svelare altro.
Progetti particolari per la stagione estiva?
Tutto dipenderà dalla situazione virus. Inizialmente stavo valutando la possibilità di organizzare una versione 0 di un “CurvesHunter Day”, radunando alcuni amici e partendo per un weekend on the road, ma con l’incertezza attuale tutto è al momento in stand by. A parte questo ho pianificato alcuni road trip e shooting con auto interessanti, quindi ci sarà sicuramente del buon materiale. Da un punto di vista più personale continuerò senza dubbio a guidare parecchio e poi mi godrò un meritato break al mare.
Saluta i nostri lettori!
Desidero ringraziare Auto Class Magazine per l’opportunità e per questa intervista, augurando il meglio a tutti i lettori per i loro prossimi viaggi in auto! Aggiungo che chiunque lo desideri sarà più che benvenuto se vorrà contattarmi su Instagram per un saluto o per qualsiasi domanda sulle nostre strade preferite, sono sempre pronto a fare nuove amicizie con chi condivide questa meravigliosa passione.