Ford Puma ST: Il Mio Mega-Tour In Solitaria
Ford Puma ST: Il Mio Mega-Tour In Solitaria
Testo Alessandro Marrone / Foto Giorgia Rossi
Che ai tour Auto Class si guidasse parecchio non era una novità. Ma quando abbiamo organizzato l’edizione 2021 dell’Alpine Grand Prix è probabile che abbiamo battuto la testa, tutti nello stesso momento e in maniera molto forte. 400 km di tour. 400 km di strade di montagna, intervallate da qualche tratto che consentisse un accenno di tregua per motore, freni ed equipaggi. Dei pazzi! Abbiamo praticamente percorso l’intero arco alpino francese che si addossa all’Italia, partendo da Courmayeur e arrivando – 12 valichi dopo – a Vinadio.
Un evento dalle dimensioni epiche, un’avventura di certo indimenticabile per i partecipanti, ma al tempo stesso impegnativa e che ha richiesto la massima concentrazione. Queste non sono strade da sottovalutare, perché nel momento in cui ti regalano un’esperienza di guida unica, immersi in panorami da cartolina, mettono costantemente alla prova vetture e piloti. Proprio per questo è importante scegliere un’auto che sia in grado di dispensare divertimento, ma che al contempo sia confortevole. Le ore da trascorrere aggrappati al volante sono parecchie e poi bisogna tenere conto del viaggio di rientro verso casa, che nel mio caso impegna due ore abbondanti.
La nostra collaborazione con Ford prosegue e dopo lo strepitoso “Col de Turini Tour”, questa volta è stato il mio turno al volante della Puma ST. Alcune defezioni dell’ultimo minuto hanno drasticamente ridotto il nostro staff, a tal punto da ritrovarmi senza copilota. Nessun problema dal punto di vista dell’itinerario, poiché conosco queste zone a memoria, ma gestire il gruppo, walkie-talkie, eventuali imprevisti e cercare di tenere il passo di una Corvette da quasi 700 cavalli non è propriamente l’immagine di giretto in relax che molti immaginerebbero. La Puma ST dispone di un piccolo 3 cilindri, un 1.5 che eroga 200 cavalli e che compie vere e proprie magie, enfatizzando il coinvolgimento alla guida grazie al cambio manuale a 6 rapporti ed un corpo vettura rigido e reattivo, l’ideale per lanciarsi da una curva all’altra, chiedendo e ottenendo il massimo da questo piccolo capolavoro ingegneristico verde metallizzato, anzi Mean Green.
Con una giornata incominciata poco prima dell’alba e terminata quando il sole si era già comodamente sistemato oltre l’orizzonte, la Ford Puma ST ha messo a segno un altro centro. Ha dimostrato sul campo che non sfigura nemmeno di fronte a potenze immensamente superiori, confermando che meriti in pieno la definizione di compatta bollente. Per la prova completa, dovete aspettare soltanto qualche settimana.