Fast Ford | 6 Modelli Per Cui Andare Pazzi
FAST FORD | 6 MODELLI PER CUI ANDARE PAZZI
Testo Carlo Brema / Foto Crediti ai rispettivi proprietari
Il mondo automobilistico è costellato dalle storie e avventure di quei pionieri che hanno scolpito indelebilmente il proprio nome nell’eredità tramandata nelle generazioni successive. Guardando ai tempi in cui l’automobile ha preso vita, quell’oggetto rumoroso, costoso e inaffidabile, sembrava quasi destinata a non avere un futuro, ma dopo oltre un secolo, il successo e la sua indispensabilità l’hanno resa uno tra gli aspetti fondamentali per godere appieno del concetto di libertà e movimento. In realtà, una buona parte di fruitori la vedono tuttora come un semplice strumento per spostarsi rapidamente da un punto ad un altro, ma per quelli come noi, ingegneri e designer hanno provvidenzialmente dato vita a vetture sportive che fossero in grado di accelerare quegli spostamenti e renderli soprattutto divertenti. Henry Ford ne sa qualcosa al riguardo e così, dopo aver recentemente trascorso parecchio tempo in compagnia della sorprendente Ford Puma ST, abbiamo dato uno sguardo al sostanzioso listino dell’ovale blu, scegliendo le nostre 6 “Fast Ford” preferite, che senza costare un occhio della testa – Mustang esclusa – sono in grado di dispensare emozioni che profumano di adrenalina, velocità e quel gusto analogico che le nuove ST riescono incredibilmente a mantenere più di ogni altro brand.
FORD CORTINA LOTUS (1963-1966)
Agli inizi degli anni 60, la Ford Cortina fu l’asso giocato dalla filiale inglese del marchio Ford. Si trattava di una berlina tre volumi dalle linee squadrate, ma dotata di forte personalità. La Cortina rappresentava un modello fondamentale per il brand, perché ambiva a motorizzare quei clienti che non avrebbero potuto rinunciare a dimensioni più generose rispetto a quelle offerte dalla MINI, uno dei modelli di maggiore successo. Nel 1963 arrivò la Cortina Lotus, che basandosi sulla versione 2 porte della tradizionale Cortina, prevedeva meno peso e più potenza, grazie ad un 1.6 bialbero da 105 cavalli e una livrea unicamente disponibile di colore bianco e con fascia verde laterale. L’anno successivo, Jim Clark si aggiudicò il Campionato Inglese Turismo, proprio al volante di una Ford Lotus Cortina, confermando quanto si trattasse di una sportiva di razza, perfettamente a suo agio sulle strade di tutti i giorni e tra i cordoli.
FORD CAPRI 2.8 SUPER INJECTION (1981-1985)
Introdotta nel 1969, la piccola coupé Capri riscosse grande successo grazie ad un’ampia distribuzione che, appena 4 anni dopo, vide già uscire dalle fabbrica il milionesimo esemplare prodotto. Il modello che interessa a noi fa parte della terza serie, quella prodotta tra il 1977 e il 1986, dove la Capri presentava un importante aggiornamento estetico, con linee più massicce e consumi ridotti a fronte di prestazioni migliorate, il tutto mantenendo lo sguardo concentrato anche sul mondo delle corse. Dopo aver escluso dal listino il motore V6 da 3-litri, Ford introdusse un nuovo 2.8 Injection V6, il quale prevedeva appunto iniezione elettronica e ben 160 cavalli, abbastanza per raggiungere una velocità massima di 210 km/h. Il cambio a 4 rapporti fu successivamente sostituito da uno a 5 marce e furono numerosi i kit estetici e potenziamenti al propulsore resi disponibili da svariate aziende, soprattutto adesso che la Capri non era più impegnata in competizioni ufficiali.
FORD FIESTA XR2i (1992-1995)
Agli inizi degli anni 90, il successo della Fiesta era già ben consolidato. La terza generazione ne aveva aggiornato le linee e l’abitacolo, ma quella che non passava di certo inosservata era la XR2i. Piccola bomba di nome e di fatto, enfatizzata da spoiler, minigonne e da un 4 cilindri da 1.6 cc in grado di scaricare sulle ruote anteriori 110 cavalli di prepotenza e arroganza, accentuati da un peso complessivo che restava attorno ai 900 kg, un grande vantaggio soprattutto in termini dinamici, anche rispetto all’agguerrita concorrenza. La Fiesta XR2i vantava quindi prestazioni di tutto rispetto, come uno 0-100 km/h di 9,8 secondi e 190 orari di velocità massima, ma era la guidabilità e il coinvolgimento che riusciva a regalare – soprattutto tra le curve – a consacrarla come una delle più divertenti compatte sportive dell’epoca. Chi l’ha guidata ricorderà la sua natura sovrasterzante, che purtroppo non andava di pari passo con uno sterzo piuttosto pigro. Ad ogni modo, la Fiesta XR2i resta tutt’oggi una hot-hatch da tenere in considerazione, soprattutto se volete rivivere al meglio quei mitici anni 90.
FORD SIERRA RS COSWORTH (1985-1987)
La Sierra, berlina media che possiamo già considerare attuale in termini di concezione e progetto, è nota a tutti gli appassionati per le sue due varianti sportive, meglio conosciute come Cosworth. Prende il nome dall’azienda che ha curato il glorioso propulsore, un 2.0 da 204 cavalli (per la versione stradale, 304 cv per quelle da corsa) con doppio albero a camme e dotato di una coppia massima di 275 Nm. Le prestazioni sono eccezionali anche per gli standard contemporanei, con uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 6,8 secondi e una velocità di 240 orari. Questi numeri portarono ai numerosi test aerodinamici che scolpirono l’inconfondibile alettone al posteriore – detta pinna – e le prese d’aria nei fanali anteriori, al fine di garantire stabilità alle alte velocità e maggiore precisione alla guida.
FORD ESCORT RS TURBO (1986-1990)
Senza dubbio uno dei modelli più rappresentativi del marchio, non solo in termini di vendite e status ottenuto grazie al suo impegno e successo nel motorsport, ma perché in grado di soddisfare clienti che in un’auto cercano sia un semplice mezzo di locomozione, che un oggetto per divertirsi nel weekend. È questo il caso della RS Turbo, basata sulla terza generazione e prodotta tra il 1986 e il 1990. Le sue linee squadrate vengono portate all’estremo dalle appendici aerodinamiche, nuovi paraurti, minigonne laterali e un assetto ribassato e irrigidito, con un propulsore 1.6 da 130 cavalli e 180 Nm di coppia. Le prestazioni garantite da questo motore turbocompresso si attestavano a 8,7 secondi sullo 0-100 e 206 km/h di velocità massima, ma la vera innovazione riguardava il comportamento su strada che grazie ad un differenziale a slittamento limitato all’anteriore limitava il sottosterzo, rendendola bella da guardare e coinvolgente da guidare.
FORD ESCORT RS COSWORTH (1992-1996)
Non avremmo infine potuto escludere l’iconica Escort RS Cosworth, quella che viene comunemente considerata come l’ultima folle Ford. Come la prima generazione di Sierra Cosworth, viene ripreso l’enorme spoiler al posteriore, mentre il look della tranquilla utilitaria di partenza si tramuta in una belva assetata d’asfalto, o terra per le versioni da rally. Del resto, questo modello era basato sul pianale accorciato della stessa Sierra Cosworth e sul quale era stata adattata una carrozzeria disegnata ad hoc da Ian Callum. A spingere la Escort RS Cosworth ci pensa un 4 cilindri bialbero 16v 2-litri con turbocompressore e intercooler che eroga una potenza massima di 220 cavalli e abbinato alla trazione integrale, indispensabile per gestire la potenza messa in gioco dalla prima Ford a cui pensiamo quando si parla di performance e look tutto fuorché sobrio. La storia d’amore tra Ford e l’alta velocità prosegue ovviamente in tutti i campi, ma restando nell’ambito delle compatte è stata mantenuta grazie alle eccezionali Focus RS e ST, Fiesta ST e adesso con la nuova ed eccitante Puma ST. Ma questa è un’altra storia, ancora tutta da godere.