Ford Puma ST | Test Drive
La Puma ST è la dimostrazione che per spazzare via ogni perplessità, bastano le argomentazioni giuste e le sue sanno come lasciare senza fiato, soprattutto tra le curve
Testo Alessandro Marrone / Foto Jay Tomei
Tutti sappiamo che rispolverare vecchi ricordi dalla soffitta potrebbe portare guai di cui potremmo pentirci. Eppure è come se un enorme magnete ci attirasse in quella direzione e una volta insinuata in noi l’idea di tirare fuori lo scatolone dell’adolescenza, non si torna più indietro. Dopo venticinque anni Ford fa rinascere la Puma, ma con grande stupore di appassionati e fedeli al brand, l’incarnazione 2.0 del felino dell’ovale blu non ha più le sinuose linee della coupé per tutte le tasche che ci aveva lasciato nel 2003. Da sogno per i neopatentati, la Puma ritira gli artigli e mette su famiglia, con cinque porte, cinque posti e un look che della progenitrice sembra mantenere soltanto le proverbiali rotondità di una carrozzeria con i centimetri in più e l’altezza da terra extra di una crossover. Il fatto è che l’anno scorso, quando abbiamo guidato la nuova Puma, nella motorizzazione Mild Hybrid, ci è piaciuta e anche parecchio, sia a livello dinamico, che da un punto di vista puramente oggettivo. La Puma è un’ottima auto. Ecco perché quando Ford ha annunciato di aver pronta la sorella cattiva ST, gli antipodi rappresentati dal vecchio e dal nuovo modello intendono unirsi in quello che possiamo ad oggi definire il primo Crossover pepato della storia.
Già il colore promette bene, questo Mean Green mette in chiaro che non c’è soltanto un badge differente tatuato su una carrozzeria che presenta un nuovo paraurti anteriore con prese d’aria più grandi, minigonne laterali, spoiler al posteriore e un estrattore dell’aria più marcato a ospitare il doppio terminale di scarico. La Puma ST bada alla sostanza e in perfetto stile Ford Performance mantiene la praticità del modello originario e la mette a disposizione del propulsore che ha confermato la Fiesta ST quale una delle migliori compatte sportive sul mercato. L’EcoBoost da 3 cilindri e 1.5-litri eroga 200 cavalli tondi sulla soglia dei 6.000 giri, abbinandosi ad una trasmissione manuale a 6 rapporti e trazione sul solo asse anteriore. Questo si traduce in estrema leggerezza, con un peso finale che tocca i 1.280 kg e che grazie a dimensioni ridotte, nonostante il divario rispetto al modello di fine anni 90, promettono un comportamento su strada indispensabile per essere una vera ST.
Comoda e agile come deve essere una crossover, tutto quello che mi interessa ruota attorno ad un’unica cosa: il divertimento alla guida. Sì, perché è per questo che vi mettereste in garage un’auto di questo colore, con uno scarico che una volta inserita la modalità Sport borbotta costantemente, scoppiettando in cambiata e istigando a tenere andature da ritiro di patente garantito. Perlomeno, se dovesse succedere, ne sarà valsa la pena. Ma la Puma ST, nonostante un’efficienza progettuale che prevede la disattivazione dei cilindri quando l’andatura lo consente, è davvero concentrata nel rendere l’esperienza al volante un momento di romanticismo su ruote. Se esteticamente i cerchi da 19 pollici riempiono bene e ospitano un impianto frenante maggiorato e che davanti includono dischi da 325 mm, la vera differenza è cortesia del differenziale autobloccante all’anteriore, il quale si rende protagonista anche quando il torque vectoring consente al posteriore di allargare in rilascio. E sappiate che questo crea dipendenza, esattamente come tutto quello che può accadere una volta inserita la modalità Track.
Sempre restando davanti, abbiamo barre antirollio maggiorate che dialogano al meglio con una barra di torsione al posteriore, mentre si capisce ben presto che andandoci pesante con l’acceleratore sarà opportuno tenere le mani ben salde sul volante, altrimenti – soprattutto in prima e seconda marcia – la direzionalità dello sterzo può portare a movimenti marcati. Mentre il felino ha ormai ampiamente dimostrato di essere in grado di graffiare ben più di quanto il modello precedente abbia mai fatto, avete tuttavia la possibilità di ospitare altre quattro persone a bordo e usufruire di un vano di carico da 456 litri, incluso l’utilissimo megabox, per chi non lo sapesse un ampio pozzo di carico lavabile, ricavato sul fondo del baule. Fidatevi se vi dico che risulta essere utilissimo e che sarà difficile doverne fare a meno, soprattutto se praticate qualche sport che include scarpe infangate o vestiti bagnati. Poi di corsa a casa, con uno 0-100 km/h di appena 6,7 secondi e una velocità massima di 220 orari, numeri a dir poco sbalorditivi per un 3 cilindri.
La Puma ST è la dimostrazione che per spazzare via ogni perplessità, bastano le argomentazioni giuste e le sue sanno come lasciare senza fiato, soprattutto tra le curve. Il cambio ha un’escursione corta, le marce si innestano con la precisione di uno strumento chirurgico e lo scoppiettio che entra nell’abitacolo incita a spremere a fondo ogni briciola di potenza espressa dal 1.5. I 290 Nm di coppia intervengono quando preferite non scalare una marcia, ma non c’è cosa più soddisfacente che far salire l’ago del contagiri verso l’alto e mettere sottosopra una qualsiasi strada, senza curarvi di curve o rettifili, intanto la parola d’ordine sarà soltanto una: correre.
Parlando di Ford Performance sapevo che la Puma ST non mi avrebbe deluso, ma non avrei mai immaginato che sarebbero riusciti a tirare fuori un oggetto simile dal cilindro. Affiancando Fiesta e Focus, si inserisce esattamente a metà strada, offrendo più spazio della prima e maggiore compattezza della seconda, rispecchiando il divertimento e la velocità di esecuzione di entrambe con una cavalleria contenuta a 200 cavalli e un prezzo di partenza fissato a €33.500, ovvero circa €12.500 in più della entry level 1.0 da 95 cavalli. Il lato sorprendente è che con la ST non si ha soltanto un’auto sportiva, perché riesce pur sempre a far convivere il lato pratico delle sorelle non vitaminizzate, facendo segnare un consumo medio di 6,2 l/100 km, con il desiderio di premere il pulsante sul volante che aumenta il volume, irrigidisce i feedback rivolti al guidatore e conferma che questa volta, scomodare un celebre nome dal proprio passato sia stata la scelta migliore possibile.
FORD PUMA ST
Motore 3 cilindri Turbo, 1.499 cc Potenza 200 hp @ 6.000 rpm Coppia 290 Nm @ 1.600 rpm
Trazione Anteriore Trasmissione Cambio Manuale a 6 rapporti Peso 1.280 kg
0-100 km/h 6,7 sec Velocità massima 220 km/h Prezzo €33.500