SUBARU OUTBACK
Testo Marco Mancino / Foto Andy Williams
Nel corso della sua esistenza, la Outback ha subito un’importante metamorfosi che l’ha vista trasformarsi da wagon tuttofare in un vero e proprio SUV. Lo chiede il mercato, soprattutto quello oltreoceano che rappresenta la fetta più consistente del volume vendite della casa delle Pleiadi. E anche in Europa si parla la stessa lingua, perché dove i SUV risultano troppo ingombranti e costosi, ci si rivolge al segmento delle crossover, in costante crescita anche per via di una spiccata attitudine all’ambiente cittadino in cui gran parte di noi deve far fronte durante la settimana lavorativa. La Outback, come detto, cambia e resta al passo coi tempi, tuttavia è il modello che rappresentando l’apice della gamma Subaru, intende mantenere un’identità ancora più marcata rispetto agli altri modelli in listino.
C’è qualcosa che però rende la Subaru Outback un modello incredibilmente rappresentativo e questo non solo perché nel 90% delle produzioni cinematografiche e televisive ambientate fuori città, capiterà di vedere una Outback di qualche anno fa portare a spasso i protagonisti e ricordando quanto si tratti di una scelta azzeccata nel momento in cui le condizioni della strada o quelle meteorologiche si facciano ostiche. Nel 2019 è stato il momento della sesta generazione, la quale assume definitivamente le forme di un SUV, con una lunghezza di 487 cm (+5 rispetto al modello che sostituisce), una larghezza di 188 cm e un’altezza di 168 cm, con uno stacco da terra di ben 21,3 cm, un dato fondamentale che tornerà utile una volta che ci troveremo su terreni impervi, opportunamente richiamati dal leggendario nome “Outback”, uno dei luoghi più selvaggi dell’intero pianeta. Dimensioni che aumentano quindi e che vanno di pari passo con i tratti stilistici introdotti con la nuova Forester, in questo caso presi e tirati fino ad offrire ancora più spazio a bordo ed uno dei vani di carico più ampi disponibili sul mercato: 470 litri che diventano 1.822, con divano posteriore abbattuto.
In perfetta armonia con quanto già visto con i modelli più recenti, nulla è stato lasciato al caso anche per quanto riguarda l’abitacolo e in questo frangente troviamo un display più grande e sviluppato in senso verticale per 11,6”, provvisto di Apple CarPlay e Android Auto. Tutto il resto profuma di Subaru, a partire dalla leggendaria trazione integrale permanente, passando per l’X-mode con tre diverse regolazioni (Neve – Terra / Normale / Neve Alta – Fango) e l’ormai onnipresente cambio CVT Lineartronic, adesso da 8 rapporti virtuali, anziché 7. Ma non finisce qui, perché la Outback non abbraccia – almeno per il momento – l’ibrido e anzi conferma il generoso propulsore benzina da 4 cilindri e 2.5-litri, rinnovato profondamente e che eroga 169 cavalli a 5.000 giri, con una coppia massima di 252 Nm a 3.800 giri. Il peso complessivo che ferma l’ago della bilancia a 1.664 kg rende la Outback agile, nonostante quanto si possa ipotizzare dalle dimensioni e dalla percezione delle stesse una volta lasciata la strada asfaltata e imboccato un sentiero sterrato che ben presto diventerà una mulattiera, il contesto ideale per rendersi conto se la Outback sia rimasta il gioiello indiscusso a cui siamo abituati.
Arriviamo a Caprauna di buon’ora, è una giornata di forte sole e poco vento, l’ideale per cercare un pizzico di refrigerio immersi nella natura, con la consapevolezza che anche questa Subaru, seppure sembri strizzare l’occhio ad una clientela anche più ampia rispetto al solito, sia in grado di farci arrampicare infischiandocene di come saranno i chilometri di strada bianca che ci dividono dallo spot scelto per il pic-nic all’ombra di qualche macchia incontaminata. Il primo tratto, quello che ci guida sino a Madonna del Lago, è asfaltato e anche se presenta qualche ramo e numerose buche in strada, viene superato senza la minima incertezza, coccolati dalle morbide poltrone in pelle e dall’aria condizionata che ci tiene al riparo da insetti e dall’afa che aumenta con il passare dei minuti. Ad un tratto, la strada provinciale volge al termine e l’asfalto lascia spazio ad una stretta lingua di terra e sassi. Non è ancora necessario ricorrere all’X-mode, ma riduciamo l’andatura così da non mettere inutilmente sotto stress gli pneumatici, dei Bridgestone Alenza tradizionali, che però si rivelano a proprio agio anche in situazioni più estreme.
È questione di pochi chilometri e mi domando se non sia meglio trovare un punto dove poter fare marcia indietro e percorrere il sentiero appena scoperto tra la vegetazione, piuttosto che continuare ad avventurarsi nell’ignoto. Il problema è che non c’è assolutamente spazio per una qualsiasi manovra che sia diversa dalla marcia in avanti e così mi convinco che la Outback non mi farà rimpiangere di aver sfidato una strada probabilmente dimenticata da tutti. Le pietre sotto di noi si fanno sempre più grandi e insidiose, ci sono anche tratti con pendenze che fanno apprezzare l’altezza da terra del pianale e degli sbalzi, mentre l’X-mode ci porta fuori da una specie di fossa fangosa creata dalle forti piogge dei giorni scorsi. Proseguendo a non più di 5 o 8 km/h – non saprei neppure io – la strada sembra non finire mai e ogni volta che controllo la mappa satellitare pensando di essere quasi a metà percorso, resto immancabilmente deluso. Si continua e finalmente lascio che il timore di incrociare qualcuno dalla direzione opposta faccia spazio al divertimento di esplorare un angolo così nascosto che difficilmente farà carambolare compagnia inattesa di fronte a noi.
L’Alta via dei Monti Liguri, che logicamente attraversa la regione Liguria lungo sentieri ideali per mountain bike o scarponcini, non può fare a meno che consacrare la nuova Outback come la perfetta erede delle generazioni precedenti, questa volta resa più matura grazie ad una dotazione ancora più completa sia in quanto a sicurezza che comfort di bordo, ma senza perdere un briciolo di quella capacità in off-road che rende una Subaru l’alternativa più ragionata rispetto ad un puro fuoristrada. Se solo non fosse che non tutti saranno disposti a rischiare la vernice di un’auto che parte da poco più di €40.000 (42.750 per l’allestimento Style, almeno 48.000 per la nostra Premium), questa Subaru è pronta a prendere e portare qualsiasi famiglia in cima a qualsiasi strada, per poi proseguire e scorazzare là dove non c’è neppure un accenno di sentiero, dove si ha soltanto bisogno di spazio per poggiare le ruote e sentirsi un tutt’uno con la natura più incontaminata, dove il premio della più totale libertà prevale su un consumo medio dichiarato in 7,4 l/100 km, sotto forma di un pieno di emozioni.
SUBARU OUTBACK
Motore 4 cilindri, 2.498 cc Potenza 169 hp @ 5.000 rpm Coppia 252 Nm @ 3.800 rpm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico a Rapporto Singolo CVT Peso 1.664 kg
0-100 km/h 10,2 sec Velocità massima 193 km/h Prezzo da €42.750