Ford Puma ST: Attaccando lo Stelvio con un 3 Cilindri
Ford Puma ST: Attaccando lo Stelvio con un 3 Cilindri
Testo Alessandro Marrone / Foto Bob McOver
Leggere questo titolo dieci anni fa avrebbe preannunciato una grassa risata, immaginando di trovarci alle prese con una delle strade di montagna più rappresentative al mondo mentre il piccolo motore in questione si sarebbe apprestato a sputare bielle e pistoni fuori dal cofano. Oggi significa tutt’altro, soprattutto se accanto ai 3 cilindri in questione troviamo il badge ST di Ford Performance, quello della Fiesta ST e della Puma ST, giusto per intenderci.
Il terzo evento della stagione ha visto ancora una volta far ricadere la scelta su una delle sportive più sorprendenti dell’anno, una vera e propria rivelazione che non ha fatto altro che confermare la grandiosità di un progetto di downsizing introdotto con la compatta Fiesta ST e dato in prestito anche alla crossover Puma, prontamente vestita a festa nella variante più sportiva ST. 3 cilindri turbo da 1.5-litri e 200 cavalli, con un peso che sfiora i 1.300 kg e un cambio manuale a 6 rapporti a ricordarci il vero valore aggiunto di un’auto al passo coi tempi, ma perfettamente analogica proprio dove serve.
Il passo dello Stelvio è una strada che non perdona, che non ha compromessi e la nostra arrampicata in occasione del tour The Stelvio Escape ha addirittura aggiunto una variante meteo che non ha risparmiato gli equipaggi, sottoponendoli a nebbia, pioggia e addirittura neve. Ecco perché ormai consapevole delle potenzialità e capacità dinamiche della Puma ST è stato bello notare la facilità con cui i tornanti sono stati divorati uno dopo l’altro, restando incollati agli scarichi della supersportiva che ci precedeva in un eccezionale stato di agio offerto da un corpo vettura dalle dimensioni ridotte in grado di repentini cambi di direzione e di una trazione che nonostante abbia da gestire una potenza specifica sul solo asse anteriore permette inserimenti di curva al millimetro.
La Puma ST non ha soltanto dimostrato di essere una sportiva pura, un’auto che introduce letteralmente una razza nova – quella delle crossover sportive – e che calamita letteralmente clienti affezionati al marchio Ford come chi pensava che l’era delle piccole bombe anticonformiste fosse ormai finita da anni. Nel suo caso abbiamo scoperto una vettura che percorre migliaia di chilometri in souplesse l’attimo prima e che digrigna i denti sull’asfalto di una delle strade più leggendarie d’Europa quello successivo, inanellando una lode dopo l’altra anche da chi solitamente si trova ad avere a che fare con almeno il triplo dei cavalli. Ma a mio avviso il merito più grande della Ford Puma ST non è fatto di numeri e neppure della sorprendente capacità di emozionare con un’impostazione di guida vecchia scuola, quanto piuttosto il fatto che abbia segnato l’inizio di una nuova era, quella in cui sentendo parlare di 3 soli cilindri e strada di montagna, a nessuno verrà in mente di ridere, ma tutti penseranno ad una piccola sportiva dell’ovale blu, sfrecciare da una curva all’altra esattamente come deve essere quando si parla di automobili pensate per chi ama guidare davvero.
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