Ford Bronco Sport | Review
FORD BRONCO SPORT
Testo Christian Parodi / Foto Ford Media
Tornano. Lo fanno tutti. E quindi, dalle pedane espositive dei saloni dell’auto a realtà è finalmente il turno della Ford Bronco. La sesta generazione arriva a ben 24 anni di distanza da quando la serie precedente uscì di produzione nell’ormai lontano 1996. Nel frattempo il mondo è cambiato radicalmente, soprattutto la concezione e l’utilizzo previsto per gli off-roader che hanno ben presto imparato a convivere con i più modaioli SUV, divenendo così capaci di rispondere affermativamente alle esigenze e necessità di una clientela che non prevede necessariamente un utilizzo estremo di quelle doti fuoristradistiche che restano il midollo di un veicolo in primo luogo pensato per condizioni di guida tutt’altro che tradizionali.
Ma un’eredità importante come quella conquistata su strade e in particolar modo lontano dall’asfalto non poteva esser messa da parte e quindi, nonostante un look moderno che accentua le linee squadrate del nuovo modello, il Bronco intende mantenere la propria vocazione di veicolo multipurpose che non rinuncia alle incredibili capacità in fuoristrada concesse da un assetto e una meccanica di assoluto riferimento. La battaglia con la Jeep Wrangler continua ed esattamente come per la storica avversaria, il Bronco è disponibile in più di una versione, offrendo per la prima volta una variante che alla prova dei fatti è come un modello completamente a sé stante: il Bronco Sport.
Disponibile con 2 o 4 porte – peraltro removibili – il Bronco strizza maggiormente l’occhio al vecchio continente con una variante (la Sport, ndr) più corta di 40 centimetri e più stretta di 10, basata sul pianale della Kuga con la quale condivide lo schema delle sospensioni MacPherson all’anteriore e Multilink al posteriore, opportunamente modificate per accrescerne le abilità in offroad. La Sport è quindi un SUV 4 porte più vicino al nostro segmento C di quanto si possa immaginare pensando ad un fuoristrada americano nel senso più classico del termine, con una linea che si distingue dalla variante standard soprattutto per i gruppi ottici all’anteriore che presentano proiettori principali a LED tondi e luce diurna orizzontale che corre lungo tutta la calandra, esattamente come la mitica prima serie datata 1966.
Polvere, pietre, ghiaia, rocce, il Bronco non conosce limiti e neppure mezze misure quando si tratta di mettere in bella mostra il proprio nome o il cavallo selvatico che scalcia su volante e sedili, ma proprio all’interno troviamo un ambiente curato nei minimi particolari e pensato per semplificare la vita all’aria aperta grazie ad una pletora di soluzioni come l’apribottiglie e le luci orientabili ricavate sopra al vano di carico dotato di materiale antiscivolo e antigraffio, tasche portaoggetti, ganci per il traino e una lista di oltre 200 accessori originali utili per personalizzare il vostro Bronco e renderlo un compagno di avventure unico al mondo.
Ma un veicolo come il Bronco Sport, oltre alle eccezionali e singolari soluzioni che sottolineano quanto il tempo libero sia ora l’obiettivo principale di un modello inizialmente concepito quale mezzo da lavoro, deve assolutamente dimostrare di aver mantenuto le proprie capacità anche quando la strada asfaltata volge al termine. In questo caso, avvalendosi peraltro di sbalzi ridotti e di una notevole altezza da terra, il Bronco Sport dispone di pneumatici che di serie montano cerchi da 17”, con una spalla che può addirittura essere da 70, aspetto molto utile quando per esempio decidiamo di fare ricorso al G.O.A.T. (letteralmente “goes over any terrain”), il sistema che gestisce e ripartisce la trazione fino a 7 diverse modalità di guida, offrendo anche il blocco dei differenziali e le marce ridotte.
Forte di dimensioni più contenute rispetto alla controparte tradizionale, il Bronco Sport è per il momento disponibile con due motori benzina: un modesto 3 cilindri Ecoboost turbo da 1.5-litri e 184 cavalli ed il più interessante 4 cilindri Ecoboost da 2-litri, sempre turbocompresso e in grado di produrre 248 cv e 373 Nm di coppia, una potenza che consente – almeno nel nostro Paese – di non cadere nella trappola della tassa addizionale di possesso (superbollo, ndr). Entrambi i propulsori sono quindi abbinati a una trasmissione automatica a 8 rapporti, gestibile anche tramite i piccoli paddle al volante. Prendendo in analisi il Bronco Sport nel quadro generale delle cose ci troviamo di fronte ad un fuoristrada dal look unico e dalle eccezionali doti in offroad, tuttavia perfettamente a suo agio anche su strade pensate per SUV di matrice europea. Non essendo al momento importato da Ford, l’unico modo di acquistarne uno da noi è quello di rivolgervi ai ragazzi di Fioravanti Motors (Castelmassa, RO), ma l’operazione di importazione e immatricolazione vedrà lievitare il prezzo dai circa 32.000 dollari iniziali ad almeno €60.000, una cifra raddoppiata che implica la necessità di avere una vera e propria devozione verso questo modello iconico.