PORSCHE TAYCAN 4S CROSS TURISMO
Approcciarsi alla Taycan è diverso rispetto a quanto succede con tutte le altre auto elettriche. La vocazione eco-friendly secondo Stoccarda non ha infatti dimenticato che in cima alle esigenze dei propri clienti c’è il piacere di guida. La nuova Cross Turismo fa anche di più e promette di non fermarsi neppure quando non c’è più asfalto su strada.
Testo Alessandro Marrone / Foto Jay Tomei
L’esperienza di un anno prima al volante della Taycan Turbo, la prima vettura completamente elettrificata di Porsche, mi era ancora ben impressa nella mente. Del resto è difficile scordare la sensazione di vuoto che ti si forma nello stomaco quando ti lanci da una curva ad un’altra al volante di una grossa e pesante berlina, il tutto accompagnato da un insolito silenzio spezzato solo dal rotolamento delle gomme e dal sibilo artificiale che solletica la fantasia di un bambino cresciuto a pane e fantascienza. Quello in cui la Taycan è riuscita meglio non va però meramente ridotto all’ormai proverbiale accelerazione istantanea offerta dai propulsori elettrici, quanto piuttosto a quell’incredibile dinamica di guida che per la prima volta mi ha confermato di trovarmi di fronte alla prima autentica automobile elettrica ad alte prestazioni, dove per alte prestazioni non si intende solo scatto e velocità, ma la capacità di divertire ed emozionare.
Dai nostri uffici sono ormai passate auto elettriche di tutti i tipi: da piccole city car votate alla fruibilità nel caos delle giungle urbane, a berline, crossover e persino SUV. Ognuna ha caratteristiche ben precise – chi più, chi meno – e possiamo ormai sostenere che tutti abbiano raggiunto ciò che occorre per rendere una vettura ad emissioni zero realmente utilizzabile in termini di quotidianità. Quello che invece non è ancora all’altezza sono le cosiddette infrastrutture, perché anche se i brand vogliono insistere sul fatto di poter ricaricare la notte, magari dalla presa di corrente di casa vostra, l’automobilista contemporaneo ha bisogno di poter prendere la chiave e spostarsi senza troppi calcoli o snervanti attese che non sono ancora in grado di competere con i pochi secondi necessari alla pompa di benzina.
Ricordo bene il comportamento della Taycan, la familiarità con cui vieni accolto – a partire dalla nomenclatura delle differenti versioni mantenuta invariata rispetto alla gamma a combustione interna – ma certe sensazioni tendono ad affievolire, nonostante la grandiosità di quei brividi che salgono su per la schiena quando getti oltre due tonnellate in un provocatorio serpente di curve. Riscontrati i numeri sperati, a distanza di poco più di un anno, la famiglia elettrica di Porsche si allarga e accoglie ben due ulteriori varianti: la Cross Turismo e la Sport Turismo. Entrambe logicamente basate sulla controparte berlina, sfoggiano un look da shooting brake reminiscente della Panamera Sport Turismo che tanto adoro, offrendo più praticità garantita da un corpo vettura che allarga la fruibilità del modello al tempo libero, nel primo caso non unicamente rappresentato da strade asfaltate.
Ambiziosa, senza dubbio. È questo l’aggettivo con il quale definirei un modello che già di per sé divide i pareri degli appassionati e adesso arriva addirittura a creare una nuova nicchia, un terreno sostanzialmente ancora inesplorato e che intende mettere a disposizione del guidatore le doti dinamiche della berlina, con qualità in off-road garantite da 2 centimetri extra per quanto riguarda l’altezza da terra, profili di protezione per l’intera parte inferiore della carrozzerie a la sola trazione integrale. Disponibile ovviamente nelle varie versioni 4, 4S, Turbo e Turbo S, il modello affidatoci in prova rappresenta questa volta la scelta intermedia che unisce le prestazioni dei due motori elettrici – uno per asse – e un pacco batterie da 93,4 kWh (83,7 kWh, quelli utilizzabili).
Esteticamente resa più armoniosa grazie alla coda bombata ed estremamente larga, la quale non offre soltanto una maggiore capacità di carico, ma una migliore accessibilità ai sedili posteriori configurabili con due poltrone divise tra loro, oppure con la tradizionale panchetta da tre posti. Da qualsiasi angolazione la si osservi sembra di trovarsi di fronte a qualcosa di fuoriuscito dal garage de “I Pronipoti” in collaborazione con “Fast & Furious”, la Cross Turismo non è la crossover per come la intendono molti. Tutto è esattamente dove dovrebbe essere, o meglio ancora, dove ve lo aspettereste. La seduta è quasi rasente al suolo, questo grazie al geniale posizionamento delle batterie, le quali contribuiscono a mantenere basso il baricentro della vettura, perché come potete immaginare il coinvolgimento alla guida è pur sempre il punto chiave dell’esperienza secondo Porsche. Una volta chiuso lo sportello siamo accolti dal tipico ambiente già introdotto con la Taycan berlina, con il pulsante dell’accensione alla sinistra del volante e il selettore delle marce alla destra, ovviamente con solo P, R, N e D. La consolle centrale divide il passeggero anteriore dal conducente con due ampi schermi touch, quello principale con il sistema infotelematico, quello inferiore con i comandi del clima e alcuni parametri sullo stato delle batterie, mentre dietro al volante abbiamo un cruscotto interamente digitale, curvo e da 17 pollici, tramite il quale tenere sotto controllo i parametri della guida, la navigazione, o la classica strumentazione circolare, qualora decidiate di andarci pesanti con l’acceleratore. Come optional potete avere un quarto display, ricavato sulla porzione di cruscotto posta davanti agli occhi del passeggero accanto a voi.
La 4S eroga una potenza complessiva di 420 kW, ovvero l’equivalente di circa 571 cavalli. La straripante coppia di 1.049 Nm viene scaricata a terra in un battito di ciglia e grazie alla trazione integrale che mette a terra cotanta gloria divina, si viene subito schizzati da un punto ad un altro nel totale e innaturale silenzio. Tra le modalità di guida c’è Range, maggiormente votata ad una maggiore percorrenza e che limita la velocità massima della vettura (di questo ne parleremo in seguito, ndr), oppure Normal, Sport, Sport Plus e Gravel, quella che contraddistingue la Cross Turismo dalle altre varianti di Taycan. 2.310 kg vengono ovviamente percepiti, soprattutto nei cambi di direzione più repentini, ma anche andando a cercare di mettere in crisi l’assetto, la CT resta incollata a terra, impassibile anche quando la strada è ricoperta di un leggero terriccio. Con un buon recupero di energia in fase di frenata impari ben presto che per guidare occorre soltanto un pedale, lasciando quello del freno per le staccate più violente.
Quello che è certo è che a queste andature e sfruttando ogni gocciolina di potenza sprigionata dagli ioni di litio, la percorrenza dichiarata dalla casa di circa 453 km è pura fantascienza. A tal proposito, sfruttando la più veloce porta d’ingresso disponibile tra le due presenti, occorrono 22 minuti e mezzo per passare dallo 0 all’80% di carica, mentre per quanto riguarda la percorrenza media che ho ottenuto durante le settimane di prova, teniamo per buoni 350/380 km, prendendo in considerazione uno stile di guida che non bada al risparmio energetico assoluto, ma che non si lascia neppure trascinare dalla riserva prestazionale a disposizione. Le differenze con la Taycan berlina – e anche con la neonata Sport Turismo – diventano nette nel momento in cui andiamo a sfruttare quell’altezza da terra che sballottati da una curva all’altra non viene mai percepita, il tutto a vantaggio di un comportamento impeccabile proprio come ricordavo.
Gravel: da questo momento il divertimento fatto di punti di corda, accelerazioni fulminee e percorrenze di curva da GT3 offerto dalla possibilità di optare per l’asse posteriore sterzante, viene declinato su strade sterrate, il che può tornare utile qualora decidiate di recarvi allo chalet di montagna preso in affitto per il weekend. Che poi è matematicamente probabile che soltanto il 5% dei clienti utilizzeranno una Cross Turismo su sentieri impervi, ma la consapevolezza di non dover far marcia indietro per un po’ di terra e pietre rende quest’auto ancora più entusiasmante. In questo caso le sospensioni vengono sensibilmente rialzate e il controllo trazione si fa meno invasivo, così da consentire una gestione ottimale della trazione sui fondi che potrete adesso affrontare senza il minimo pensiero. Tenendo bene in mente che non ci sono colonnine di ricarica in mezzo ai boschi, lasciamo i tornanti e ci addentriamo nella vegetazione con le dovute cautele dettate principalmente dalla necessità di non procurare danni alla carrozzeria.
Provvidenzialmente la scarsa vegetazione sembra aver creato un varco che consente il superamento di un primo tratto, giusto in tempo per farci posare le ruote sopra un pavimento di pietre che metterebbero in crisi una crossover qualsiasi. La trazione integrale aiuta anche in questa situazione, ma qualche centinaio di metri oltre, il sentiero si allarga e si presenta sottoforma di una tortuosa lingua di terra e fango. Si avanza con cautela e noto con non poca incredulità che la vettura che sino a qualche minuto prima mi centrifugava tra le curve riesce a raggiungere scorci che in passato abbiamo scoperto al volante di fuoristrada dal comfort ed eleganza anni luce distanti dalla Taycan. Il profondo senso di appagamento e relax è poi accentuato dal silenzio in fase di marcia, un avanzare discreto che tiene lontana l’invadenza acustica dell’uomo, portandoci tuttavia nel cuore del bosco – con una Porsche. È certo che saremmo arrivati fin qui anche con un Cayenne o con una Macan e quindi è lecito domandarsi se la Cross Turismo non sia forse un esercizio ingegneristico superfluo, oppure se cerchi involontariamente di andare a creare una nicchia dove in realtà ci sono il doppio delle soluzioni, ma la realtà viene svelata dalla molteplice natura di un modello che non funge soltanto da oggetto capace di portarvi dove volete, alla velocità che più desiderate e senza inquinare, ma per come in realtà contribuisce a sottolineare quanto le automobili elettriche siano definitivamente pronte a soppiantare quelle spinte da motori benzina. Il vero lusso è quindi il tempo che ancora ci resta con loro, prima di dover definitivamente dire addio al rombo di un flat-six o di un V8 e non trovarci più a criticare le carenti infrastrutture che sono al momento l’ultimo ostacolo che divide l’avvento finale delle auto elettriche.
Come la Taycan ha dimostrato l’anno scorso, la Taycan Cross Turismo è la conferma che i limiti imposti sono per ora soltanto legati ai tempi di ricarica, dato che per quanto riguarda la guidabilità ci si trova di fronte alla massima espressione del piacere di guida. Per intenderci, se il futuro diverrà inevitabilmente elettrico, Porsche continua a dimostrare che non significherà rinunciare al divertimento, dato che a prescindere dalle rispettive declinazioni, la Taycan sta dimostrando che guidare sarà ancora una cosa in grado di tener viva la voglia di alzarsi presto dal letto la domenica mattina e impostare il navigatore verso le strade che ci hanno tenuto compagnia quando ci si incontrava con gli amici alla pompa di benzina. Con la Cross Turismo nulla vieta di farlo in pieno inverno, affrontando neve e un manto stradale in condizioni precarie e dopo essersi concessi una deliziosa cena nel ristorante più in voga in città, pigiare su Gravel a caccia di silenzio e di un romantico cielo tappezzato di stelle.
Logicamente, la totale praticità di questo modello, il suo look, le prestazioni e la tecnologia di bordo non costeranno pochi spiccioli. La Taycan Cross Turismo parte infatti da circa €98.841 della 4 (476 cv e 456 km di autonomia media), passando dai €117.507 della 4S, la quale rappresenta un ottimo compromesso tra performance e percorrenza. Passando alla Turbo si dispone di 680 cv e la percorrenza dichiarata scende a circa 452 km, con prezzi a partire da €161.183, mentre al top di gamma abbiamo la Turbo S, con l’equivalente di 761 cv, 452 km dichiarati e un prezzo che parte da €195.343. Tutte condividono praticità e a prescindere dalle prestazioni balistiche offerte da Turbo e Turbo S, sia la nostra 4S che la entry level 4 garantiscono percorrenze adeguate ad un utilizzo che non si limita all’ambito urbano, aspetto fondamentale per essere coerente con le declinazioni d’utilizzo più ampie rispetto alla Taycan berlina, oppure a gran parte di ciò che offre il mercato 100% elettrico al giorno d’oggi. Se dovessimo scegliere la qualità migliore della nuova Cross Turismo, state pur certi che la passione per la guida è al sicuro, dato che la guidabilità e il coinvolgimento sono pienamente meritevoli di quel badge là davanti.
PORSCHE TAYCAN 4S CROSS TURISMO
Motore 2 motori elettrici Autonomia dichiarata 453 km Potenza 420 kW (571 cv) Coppia 1.049 Nm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio automatico rapporto unico Peso 2.310 kg
0-100 km/h 4,1 sec Velocità massima 240 km/h Prezzo €117.507