9 Alfa Romeo da Mettersi in Garage, in Attesa di Poter Comprare la Giulia GTAm
A cura di Carlo Brema
La Giulia GTA è stata svelata da ormai un anno e l’hype per l’Alfa Romeo definitiva non accenna a calare. A buon ragione – ci sentiamo di dire, dato che il biscione sembra essere riuscito ad accentuare ulteriormente la natura bellicosa della Giulia Quadrifoglio, non soltanto una tra le berline sportive migliori di sempre, ma il modello del riscatto che il brand di Arese ha atteso a lungo. Un ritorno in grande stile che nella variante Quadrifoglio è stato declinato anche sul SUV Stelvio, anch’esso al top nel proprio segmento. Sembrava impossibile, eppure i mirati interventi meccanici hanno affilato l’aerodinamica delle versioni GTA e dell’ancora più estrema GTAm, peraltro provvista di due soli posti e di un immenso spoiler al posteriore, celebrando i fasti del passato che hanno consacrato alla storia il noto soprannome di Alfa Romeo.
Il Cuore Sportivo di oggi non è però un oggetto per tutti e le già impegnative cifre sembrano decuplicarsi, rischiando speculazioni che alcuni sedicenti collezionisti gettano in pasto alla grande rete, cercando di lucrare su un prodotto che non potranno apprezzare mai, dato che la vera essenza di una Giulia GTA (o GTAm) è qualcosa di viscerale, comprensibile soltanto guidandola. Abbiamo così deciso di proporvi qualche alternativa che seppure abbia qualche cavallo in meno sotto al cofano, sia in grado di offrire un divertimento e un coinvolgimento alla guida analogo, magari sfruttando il celebre motore Busso, il quale ha equipaggiato alcuni dei modelli più interessanti del periodo forse meno luminoso del marchio. Con una spesa e costi di mantenimento più alla portata di noi comuni mortali, ci si può portare a casa un biscione pronto a divorare ancora tanti chilometri e allo stesso tempo rinfrescare la memoria ai più giovani. Perché se oggi abbiamo le Quadrifoglio e le GTA, è anche merito loro.
164 Q4
La berlina di punta prodotta tra il 1987 e il 1997 era la 164. Caratterizzata da un design squadrato frutto dell’attento lavoro svolto dal team Pininfarina capitanato da Enrico Fumia rappresentava un netto passo avanti rispetto ai modelli in gamma sino a quel momento. Ad un abitacolo rivestito in morbida pelle, la 164 Q4 affiancava una spiccata indole sportiva grazie ad un motore V6 24 valvole da 3-litri capace di erogare 231 cv e 280 Nm di coppia. Non solo potente, ma anche efficace tra le curve per via della trazione integrale (Q4 appunto) e sospensioni regolabili in modalità Auto, oppure Sport, dove gli assi vengono tarati per offrire una maggiore rigidità e quindi migliori percorrenze di curva, dialogando alla perfezione con il differenziale posteriore di tipo Torsen. Il cambio a 6 rapporti consentiva di sparare una marcia dopo l’altra un’accelerazione sullo 0-100 km/h inferiore agli 8 secondi e una velocità massima di circa 238 orari.
166 3.2 V6
Considerata da molti come l’ultima grande ammiraglia Alfa Romeo, la 166 raccoglie lo scettro dalla 164 ed evolve il design spigoloso rendendolo ancora più raffinato ed elegante. Nel 2003, in occasione del restyling di mezza età, la 166 viene equipaggiata con il celebre motore Busso, il più potente al momento in gamma. Il 3.0 V6 viene così soppiantato dal 3.2 V6 che porta la potenza massima da 220 a 240 cavalli con un picco di coppia di 289 Nm a 4.800 giri. Con un abitacolo moderno e piuttosto curato, l’auto si dimostra efficace anche tra le curve, confermando una forte vocazione sportiva prevalentemente in virtù di una notevole rigidità torsionale, nonostante la trazione solo all’anteriore non permetta di guadagnare quei punti utili a renderla eccezionale in qualsiasi situazione. Occorrono appena 7,4 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e sono 245 i km/h di velocità massima.
156 GTA / 156 SPORTWAGON GTA
Nel Settembre 2001, al salone di Francoforte, viene svelata la 156 GTA, il tributo definitivo alle Gran Turismo Alleggerite degli anni 60. Basata sulla berlina media 156 e stravolta da un’aerodinamica che non lascia spazio a dubbi, condivide con una qualsiasi 156 soltanto gli interni e i pannelli delle portiere, del cofano e del bagagliaio, tutto il resto è unico e inequivocabilmente GTA. Spinta dal 3.2 V6 Busso, eroga 250 cavalli e 300 Nm di coppia, i quali vengono messi a terra tramite un cambio manuale a 6 marce e sulla sola trazione anteriore. A rendere lo sterzo ancora più reattivo ci pensa una speciale taratura che riducendone il movimento, ne velocizza la risposta, mentre l’impianto frenante Brembo è maggiorato. Il “trattamento” GTA fu declinato anche per la 156 Sportwagon.
159 3.2 JTS Q4 / 159 3.2 JTS Q4 SPORTWAGON
Nel 2005 la 159 sostituisce la 156. Lo fa con un design più moderno, sinuoso e caratterizzato da gruppi ottici più sottili e un abitacolo adattato ai canoni stilistici del nuovo millennio. Purtroppo, nonostante tutti aspettassero una versione GTA, questa non arrivò mai e ci si dovette accontentare dell’allestimento denominato Turismo Internazionale (abbreviato TI), il quale prevedeva minigonne laterali, spoiler anteriore e posteriore, cerchi in lega maggiorati e terminali di scarico cromati. Se il pacchetto estetico non avrebbe strillato violenza come nel caso della GTA, la 3.2 JTS V6 era però comunque in grado di dispensare divertimento alla guida, grazie al generoso propulsore portato a 260 cv e 322 Nm di coppia, ideale in versione con trazione integrale Q4 e disponibile sia con cambio manuale a 6 rapporti, che con automatico Q-Tronic, sempre a 6 rapporti. Accelerazione sullo 0-100 nell’ordine dei 7 secondi e velocità massima che arrivava fino a 270 orari.
147 GTA
Chi lo dice che il divertimento è solo per le grandi? Di certo non Alfa Romeo e infatti, partendo dalla base della compatta 147, nasce una delle più controverse eppure iconiche hot-hatch mai prodotte. La 147 GTA viene presentata a fine 2002 e mette subito in chiaro che si tratta di un’auto sportiva pensata per gli appassionati. Il look è estremo, con paraurti e passaruota molto più larghi del modello che siamo abituati a vedere per le strade, cerchi da 17 e l’immancabile borbottio del 3.2 Busso sotto al cofano motore. 250 cavalli di potenza erogati a 6.200 giri e 300 Nm di coppia a 4.800 giri, i quali sotto un corpo vettura dalle dimensioni ridotte e dal peso di appena 1.360 kg, rendono la 147 GTA un piccolo missile che paga però il fatto di avere la trazione sul solo asse anteriore. Il cambio manuale a 6 rapporti e un propulsore corposo in quanto a erogazione e spinta agli alti riescono però a sopperire ai limiti imposti dal telaio, rendendo la 147 una piccola auto da corsa perfettamente a suo agio anche tra le vie della città.
GTV 3.2 V6
Ormai si è capito. In questo periodo, il nome Busso implica che abbiamo a che fare con la variante più sportiva di un qualsiasi modello Alfa Romeo. Parlando della GTV, la spigolosa coupé disegnata dal team Pininfarina, ancora una volta guidato dalla matita di Enrico Fumia, non si fa eccezione. V6 da 3.2 litri, 240 cv e 289 Nm di coppia massima: sono questi i numeri principali della sportiva di Arese che purtroppo affida le proprie aspirazioni prestazionali alla sola trazione anteriore. Questo non implica che non sia divertente da guidare, dato che stiamo comunque parlando di una vettura che ferma l’ago della bilancia sotto la tonnellata e mezzo, abbastanza agile e reattiva da far godere lungo una strada tutta curve e segnare uno 0-100 in appena 6,3 secondi.
BRERA 3.2 V6
Nel 2005, la Brera sostituisce la GTV, riprendendo i tratti stilistici ancora più squadrati introdotti dal brand grazie all’apporto di Giugiaro. Il look non è soltanto completamente nuovo, ma il colpo d’occhio è davvero notevole, restando peraltro molto fedele alla concept svelata poco prima della realizzazione definitiva del modello. Considerata da molti come una tra le più belle Alfa Romeo degli ultimi decenni, la Brera introduce nuovi propulsori utili a rispettare le nuove norme antinquinamento, tra cui il 1750 TBi, un turbo-benzina a iniezione diretta 4 cilindri con 200 cavalli di potenza e – cosa più importante – 320 Nm di coppia disponibili già a 1.400 giri. Se però la stavate aspettando, ecco che arriva un’alternativa old school – della stessa taglia del Busso, ma derivato General Motors – al nuovo motore turbocompresso, riconfermando il V6 da 3.2 anche per la Brera. Disponibile con versione anteriore o integrale, la 3.2 JTS eroga 260 cv, ma paga il prezzo di un peso di 1.600 kg circa, il quale non la penalizza soltanto in termini di pura velocità, ma anche per quanto riguarda la dinamica di guida. Tolto questo, è o non è una tra le più belle ed economiche alternative alla folle Giulia GTAm?