JEEP WRANGLER 4xe
Quella della Jeep è una favola destinata a durare in eterno. Ognuno di noi desidererebbe tornare bambino almeno per un giorno e con la Wrangler questo è possibile. La Rubicon 4xe rende poi tutto ancora più divertente.
Testo Marco Mancino / Foto S. Lomax
Da bambino non sarei mai uscito di casa senza portare con me due cose ben precise: un lupo di pezza chiamato Leone (non chiedete il perché, ndr) e il mio modellino preferito. L’auto giocattolo in questione era rossa ma non era una Ferrari, era una Jeep. Non potrei mai dimenticare tutte le avventure nelle quali mi ha accompagnato, in un mondo in miniatura dove ogni oggetto alla mia portata diventava parte integrante di una storia che riempiva le giornate di un bambino che non avrebbe mai creduto che la cosa peggiore che potesse capitare sarebbe stata crescere. Con l’avanzare dell’età si perdono tante cose, soprattutto la spontaneità e la voglia di giocare, imprigionati nei serrati ritmi delle giornate lavorative e dai pensieri del mondo adulto. Non oggi, perché mentre mi avvicino alla vettura in prova è come se tornassi indietro nel tempo, con la differenza che non credo di riuscire a mettere in tasca questa Wrangler.
Il nuovo modello porta con sé numerose novità, la maggior parte delle quali invisibili ad occhio nudo. Cominciamo subito restringendo la cerchia delle informazioni: stiamo parlando della nuovissima versione Plug-In Hybrid battezzata 4xe, che nel caso della Wrangler è disponibile soltanto per la versione passo lungo. Escludendo l’allestimento Sahara, il Rubicon della nostra prova è quindi il top di gamma, quello che non lascia spazio a dubbi e rende l’immagine della Jeep per antonomasia maledettamente pronto a sporcarsi come un cucciolo di Labrador. Del resto non abbiamo a che fare con un SUV o un crossover, ma con un oggetto con in testa un obiettivo preciso, quello di affrontare qualsiasi tipo di terreno, per necessità e ancor meglio quando si tratta di puro divertimento.
La 4xe è una chicca sostanziosa e introduce il sistema ibrido nel generoso corpo vettura della Wrangler, la quale mantiene sostanzialmente invariato il suo look esterno, fatta eccezione che per qualche badge e per la presa di ricarica situata all’altezza del parafango anteriore, una porta di Tipo 2 tramite la quale ricaricare il pacco batterie da 17 kWh sistemato intelligentemente sotto la panca posteriore. In questo modo non si intacca lo spazio a bordo e non si rinuncia alla proverbiale altezza da terra offerta dalla Jeep, indispensabile quando la strada lascerà spazio a rocce appuntite, giusto per fare un esempio. Il telaio è lo stesso di prima, sotto al cofano troviamo un motore benzina da 2-litri che viene abbinato a due motori elettrici. Quello operativo è posizionato a monte del cambio e questo si rivela essere uno dei dettagli principali e capace di non intaccare il funzionamento tradizionale previsto per cambio e differenziale.
Restando su dettagli meccanici, troviamo poi l’ottimo cambio automatico a 8 rapporti, l’iper collaudato convertitore di coppia ZF, il quale si dimostra eccellente sia su strada, che in offroad. A tal proposito, giusto per assicurarmi di non dimenticare nulla in quanto a fatti salienti, la Wrangler mantiene la trazione sul solo asse posteriore (con differenziale a slittamento limitato), modificabile tramite la leva delle ridotte e permettendo quindi di selezionare la trazione integrale on demand, quella permanente e addirittura il blocco del differenziale. Bene, adesso che abbiamo rapidamente passato in rassegna quelli che sono i tratti tecnici base e dato che non sto più nella pelle, è tempo di ingranare la trazione integrale e sporcarsi di terra fino agli occhi.
La Wrangler Unlimited è tutto ciò che occorre per tornare bambini e mentre percorro i primi metri su sterrato comincio a entrare realmente in sintonia con il comportamento dell’auto. Se su strada è precisa e con uno sterzo che sembra più diretto rispetto a quello della Gladiator, le dimensioni ciclopiche e l’ingombro percepito nelle vie cittadine costringono ad un’attenzione costante, anche perché potreste non rendervi conto di aver investito qualche fastidiosa Smart. Fortunatamente, Jeep ha equipaggiato il modello con due videocamere molto nitide e lavabili, una situata al centro della iconica mascherina anteriore a sette feritoie, l’altra nel sostegno della ruota di scorta. Immancabile poi la possibilità di smontare letteralmente ogni pannello della carrozzeria e quindi rimuovere portiere (anteriori e posteriori), tettuccio e ripiegare il parabrezza sul cofano motore, godendosi un’esperienza di guida in perfetto contatto con la natura circostante.
La strada si fa più ripida e con una vegetazione che alterna tratti chiusi dentro una galleria di alberi e altri più ampi, proseguo con una facilità disarmante, notando quanto l’aggiunta della controparte elettrica dimostri subito la propria efficacia. Cerco di mettere in crisi la Jeep, per il semplice motivo che fa sembrare tutto troppo facile, ma non c’è verso di incontrare alcuna difficoltà. Anche quando lascio il sentiero e mi butto spudoratamente su verso il fianco della montagna che presenta una pendenza di circa 40°, la Wrangler aumenta lievemente il numero di giri motore e sale che fa strabuzzare gli occhi a me ed ai colleghi. Tutto questo accade mentre sono comodamente sballottato in un abitacolo notevolmente migliorato grazie all’utilizzo di pelle e materiali morbidi. Ci sono gomma e plastiche soffici ovunque, aspetto da non dare affatto per scontato, dato che il cliente target implica un utilizzo tutt’altro che civilizzato.
È un oggetto pensato per il divertimento nel più assoluto senso del termine. Se c’è una pozza d’acqua vi ci butterete dentro (magari con tutti i pannelli al proprio posto), se c’è neve, fango o il più impervio dei sentieri, vorrete superarlo e scoprire cosa c’è oltre, per il puro gusto di farlo, perché potete e non potrete più farne a meno. Del resto Jeep è uno stile di vita e attingendo dalle innumerevoli possibilità di personalizzazione, non vedo un motivo abbastanza valido per non tornare bambini e sporcarsi le mani fregandosene di conference call e business plan. Almeno per un momento, lasciatemelo fare.
L’ibridizzazione non va poi affatto vista come la solita stretta di mano al politically correct che sta straziando ogni aspetto della quotidianità. Non sono quei 50 km percorribili in modalità 100% elettrica l’oggetto del discorso, quanto il fatto che quei 140 cavalli erogati dagli elettroni a disposizione rappresentano il plus che rende le qualità fuoristradistiche di un simile livello. Sarò più chiaro: immaginatevi in un tratto davvero ostico, dove avete bisogno di trazione immediata, ma senza disperdere potenza o aumentare inutilmente il numero di giri motore. In certi casi estremi è questione di millimetri e con una Jeep non prenderete mai in considerazione di tornare indietro. L’elettrico entra in gioco e consente, proprio grazie all’erogazione istantanea e che prevede zero dispersione, di favorire trazione e coppia, tirandovi fuori da quelle situazioni assurde in cui capita di cacciarsi quando un luogo non è pensato per un veicolo a motore.
Il 2.0 cc eroga 270 cavalli, che calcolati insieme a quelli dell’unità elettrica, conferiscono alla Wrangler Unlimited Rubicon 4xe una potenza complessiva pari a 380 cavalli. Fidatevi, a batterie cariche non sarà un problema effettuare alcun tipo di sorpasso, basti pensare che nonostante le sue 2 tonnellate e 300 chili di peso, impiega appena 6,4 secondi per scattare da zero a cento orari. Voglio continuare a giocare e non ho nessuna intenzione di smettere, anche perché il posto guida è davvero un bel luogo in cui stare. Puoi percepire la qualità Made in U.S.A. meritatamente sfoggiata nelle placche affisse nell’interno porta e gustarti ogni chilometro percorso da una postazione elevata e che permette di tenere sotto controllo gli ingombri del più fidato amico che un bambino troppo cresciuto potrebbe desiderare. Per qualche settimana sono tornato alla spensierata ainfanzia e anche senza il mio lupo di pezza, non ho potuto fare a meno che uscire ogni mattina di casa con il sorriso, perché ad aspettarmi in garage (c’è stata di misura, ndr) c’era lei, la Wrangler.
JEEP WRANGLER UNLIMITED 4xe
Motore 4 cilindri Plug-In Hybrid, 1.995 cc Potenza 380 hp (270 hp @ 5.250 rpm) Coppia 637 Nm @ 3.000 rpm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico a 8 Rapporti Peso 2.300 kg
0-100 km/h 6,4 sec Velocità massima 156 km/h Prezzo da €76.300