Come la Ricerca in F1 sta Impattando sul Mondo delle Auto Stradali
La F1 è da sempre considerata un laboratorio per l’intero universo automobilistico. Partendo dal sistema frenante ABS sino ad arrivare agli ultimi motori endotermici ed elettrici, la classe regina dell’automobilismo ha sempre ispirato le case automobilistiche anche per la progettazione delle vetture da strada e oggi andremo proprio a vedere quali sono le principali soluzioni ancora in uso e quanto potranno impattare sul mercato del prossimo futuro.
Lo sviluppo sui motori ibridi applicato alle auto stradali
Dopo l’era a cavallo tra gli anni ’90 e 2000 in cui a farla da padrona in F1 sono stati i motori V10 e V12 totalmente termici e a benzina, a partire dalla seconda decade del nuovo millennio i vertici della FIA e della F1 hanno deciso di ridurre drasticamente l’impatto ambientale della Formula 1 introducendo i motori ibridi: ovvero dei motori composti da una parte termica e da una parte elettrica. Lo sviluppo scientifico e tecnologico in questo settore è stato immenso, tanto che sin da subito case come la Mercedes e la BMW hanno deciso di replicare quanto fatto in classe regina anche nelle auto da strada. Proprio la Mercedes, con la vittoria di otto titoli mondiali costruttori consecutivi e di sette piloti nell’arco di otto anno è stata la vera e propria dominatrice di quest’era ibrida ma a partire da quest’anno le cose sono nuovamente cambiate. Sulle monoposto di F1 è ancora oggi presente un motore ibrido, composto dalla MGU-K e dalla MGU-H ma i sistemi di recupero dell’energia sono differenti rispetto al passato e ciò ha determinato che, inevitabilmente, cambiassero nuovamente gli equilibri tra i partecipanti. L’obiettivo è stato quello di rendere più competitivo uno sport che altrimenti avrebbe rischiato di perdere di interesse e tale scelta è conseguita all’acquisto del marchio F1 da parte di un gruppo americano che ha saputo rilanciare a livello mondiale grazie alla capacità dei nuovi proprietari di sfruttare appieno le potenzialità dei nuovi social network come Facebook e Instagram e di piattaforme come Twitch che, così come avvenuto anche per altri sport, sono uno straordinario mezzo di diffusione di contenuti e ogni giorni tengono incollati ai device fissi e mobili milioni di appassionati in giro per il mondo.
I progressi compiuti in termini di sicurezza
Uno dei problemi principali della F1 del passato è stato sicuramente quello relativo alla sicurezza dei piloti, troppo spesso esposti a rischi eccessivi in nome dello spettacolo e della competizione. Negli ultimi anni a livello della FIA si è deciso di mettere proprio la sicurezza al primo posto e i risultati in termini di vite salvate non sono tardati ad arrivare. Solo negli ultimi due anni sono stati almeno cinque gli incidenti potenzialmente mortali che, per fortuna, si sono risolti nel migliore dei modi e il merito è di due soluzioni tecniche principalmente: dei nuovi telai, della roll-bar e della capsula di sicurezza che proteggono ii piloti e che sono pensate per resistere a delle sollecitazioni impensabili in termini di Forza G e al tanto criticato Halo che, però, si è rilevato di fondamentale importanza in diverse occasioni anche nelle categorie inferiori. Mentre per ovvi motivi il sistema Halo è impossibile da impiantare sulle auto da strada, negli ultimi anni diverse case automobilistiche stanno cercando di ricreare la capsula di sicurezza presente sulle auto di F1 anche sulle auto stradali ma al momento solo in pochissime sono riuscite nell’intento mantenendo dei costi contenuti.
Come abbiamo avuto modo di vedere la F1 ancora oggi si conferma un vero e proprio laboratorio per le case automobilistiche che progettano anche auto stradali e negli ultimi anni è stata riscontrata una comunione di intenti tra le diverse aziende produttrici: gli obiettivi principali sono la riduzione dell’impatto ambientale delle automobili e l’aumento della sicurezza e la sensazione è che nei prossimi anni assisteremo a ulteriori sensibili step in avanti che oggi non possiamo neanche immaginare.
Crediti foto: Ferhat Deniz Fors / Michal Wojcik