Matra Simca Bagheera: Tutti e Tre In Prima Fila
Nel 1973, dopo aver individuato Chrysler come partner, soprattutto per il vecchio continente, il brand francese Simca aveva bisogno di proseguire i positivi risultati riscossi dalla 1100. C’era bisogno di qualcosa di nuovo e magari sportivo, che fosse anche in grado di competere con la rivale Renault/Alpine ed è così che nacque una partnership a dir poco inaspettata, quella con Matra, gruppo industriale – connazionale – specializzato nel settore aeronautico militare. Missili, per intenderci. Con queste premesse e con l’obiettivo di realizzare una vettura capace di fendere l’aria in maniera ottimale, Matra propose un prototipo che sviluppava l’M550 con un design più largo che riusciva così a contenere le dimensioni di quella che sarebbe stata una sportiva compatta pronta a graffiare la concorrenza.
La Bagheera, chiamata proprio come la pantera nera de “Il Libro della Giungla” di Rudyard Kipling riusciva così a sfoggiare una linea spigolosa, in perfetto stile anni 70, abbandonando il layout da 2+2 che solitamente si conferiva a questo tipo di vetture e introducendo una soluzione alquanto singolare, ovvero quella di tre posti anteriori affiancati. Le linee spigolose richiamavano i capolavori automobilistici italiani e questo piaceva molto a tutti. La Bagheera era una solida realtà francese pronta per essere svelata nell’aprile del ’73 ad Annecy. Debutto seguito poi dal lancio di un primo blocco di 500 esemplari di colore giallo, in concomitanza – casuale, ma dallo straordinario tempismo – con la vittoria della Matra 670B alla 24h di Le Mans dello stesso anno. In appena 18 mesi furono subito venduti circa 10.000 unità, ben al di sopra delle aspettative del brand.
La Bagheera aveva il look da baby Lamborghini, ma peccava di qualche imperfezione a livello meccanico, riscontrabile soprattutto nel modesto motore da 1.294cc e appena 84 cavalli, posizionato dietro ai tre occupanti e connesso alla sola trazione posteriore tramite un cambio a 4 rapporti, che diventavano 90-cv per la Bagheera S equipaggiata con 1.442cc. Tuttavia le prestazioni non erano nemmeno male, grazie ad un peso di circa una tonnellata che consentiva un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,2 secondi e una velocità massima di 185 orari.
In totale furono prodotte 47.802 Bagheera tra il 1973 e il 1980, un avvistamento sempre più raro che desta curiosità proprio per la particolare scelta di usufruire di tre sedili anziché due come su una qualsiasi coupé. Un modo innovativo per non rinunciare a una piccola sportiva con il look da far girar la testa, anche quando si comincia a metter su famiglia.
Testo di Carlo Brema