American Muscles | Episodio 05 – Dodge Challenger SRT Hellcat
DODGE CHALLENGER SRT HELLCAT
Testo Christian Parodi / Foto Dodge Media
Non sono passate neppure dieci ore dal mio breve attimo alla guida di una Oldsmobile Vista Cruiser che già siamo tornati a parlare di muscoli. E che muscoli, quelli della nuova Dodge Challenger SRT Hellcat, una tra le più performanti versioni della coupé rinata nel 2008 e costantemente aggiornata nel corso degli ultimi anni, adesso più agguerrita che mai, soprattutto se avete modo di spuntare le caselline giuste in fase di configurazione, grazie alla pressoché infinita lista di optional concessa da Dodge.
La Challenger non è un’auto da mezze misure, non passa inosservata neppure nel più sobrio dei colori disponibili o nella configurazione più docile spinta da un V6 che è un ottimo compromesso, qualora non abbiate abbastanza peli sullo stomaco per oltrepassare il fatidico gradino che porta alla SRT V8. L’amico Christopher è felice possessore di una Hellcat da 717 cavalli e conferma di cambiare gomme almeno tre volte l’anno, non tanto per il piacere assoluto che prova con qualche burnout, ma perché la Challenger è talmente goduria su ruote che la utilizza tutti i giorni e di conseguenza – avendo instaurato una certa confidenza – far fumare le gomme su qualche strada dispersa fuori Bethel, a pochi chilometri da Cincinnati (Ohio) pare cosa buona e giusta.
La Hellcat ridefinisce il concetto di brutalità e furia primordiale trasmessa direttamente sulle ruote posteriori. Il 6.2 eroga 717 cavalli a 6.000 giri e ben 881 Nm a 4.000 giri. Il sibilo del supercharger crea dipendenza, ma non si è mai pronti per la violenza cieca con cui la Challenger ti travolge. In questo viaggio capita di innamorarsi, di farlo almeno due o tre volte al giorno – anche se per motivi differenti – ma la SRT Hellcat sarà senza dubbio un ricordo che custodirò nel cuore e non soltanto per la paura che provoca quando la lancetta del contagiri schizza verso la linea rossa.
Leggerete la mia prova completa molto presto. Ne varrà la pena, fidatevi.
… to be continued