Ford Mustang Mach-E | Test Drive
Avevamo già capito quanto la Mustang elettrica fosse un’ottima auto per la vita lontana da burnout e possenti V8. Stavolta era il momento di scoprire quanto fosse divertente e per farlo siamo andati in montagna, dove la neve azzera il grip e l’assenza di traffico assicura tutto quel che serve per scoprire le carte.
Testo Andrea Balti / Foto Alessio Becker
Batterie cariche al 100% e questa volta poco importa se un “pieno” non durerà sino a sera. Il senso di questa giornata fuori dall’ordinario per un SUV elettrico è quello di scoprire se e quanto la Mach-E sia divertente, magari addirittura a tal punto da avvicinare la Mustang per come la intende il 99,9% degli appassionati. Nessun pregiudizio, dato che ho avuto modo di provarla già qualche anno fa e di rendermi conto quanto in effetti sia una delle migliori soluzioni eco-friendly disponibili sul mercato, capace di tenere lontano dalle colonnine di ricarica abbastanza a lungo da non dover sopportare ansia da percorrenza o apprensione quando ci si appresta ad affrontare un viaggio di media distanza. La Mach-E in prova è una Extended Range con due motori e trazione integrale, il gradino immediatamente prima rispetto alla più sportiva GT. Sarà ugualmente coinvolgente? Sono qui per scoprirlo.
Con le auto elettriche si commette l’errore di ridurre tutto al fatto che godano di un’accelerazione fulminea e istantanea. Tanta potenza subito a portata di piede e soprattutto un’erogazione costante che ti preme al sedile, quasi a volerti far dimenticare tutto il resto che ci si aspetta da un’attitudine di guida di spiccata inclinazione sportiva. La Mach-E è un SUV dalle dimensioni piuttosto compatte, ma pesa come è normale che sia per una vettura totalmente elettrica e con un’autonomia che la casa dichiara a 550 km, ma che guidando in maniera civile si attesta su un centinaio di chilometri in meno. 2.182 kg di stazza che ci portiamo appresso sempre, il prezzo da pagare per un pacco batterie da 98,7 kWh, ricaricabili dal 20 all’80% in una mezz’oretta abbondante. Non male, soprattutto quando si entra nell’ottica che con le auto elettriche sia meglio effettuare un pit-stop rapido in più, anziché ambire alla fatidica carica completa.
Cinque posti, quattro porte con maniglie a bottone e possibilità di lasciare la chiave a casa, impostando un codice numerico che appare sul montante centrale, un tocco futuristico su una vettura che non si svende poi più di tanto alle stranezze, ma che bada alla sostanza, quella che l’acquirente che abbiamo ipotizzato anni fa ha dimostrato di apprezzare. Già, perché se molti avrebbero pensato l’esatto contrario, è proprio chi possiede già una Mustang – una tradizionale of course – che guarda alla Mach-E con interesse. Del resto si tratta di un’auto per le più disparate esigenze quotidiane, con spazio a bordo e un bagagliaio molto capiente, sia al posteriore che all’anteriore, dove potrete magari sistemare i cavi per la ricarica. Troviamo lo stesso linguaggio stilistico e l’inconfondibile pony in bella mostra sul profilo anteriore carenato, sui battitacco e sul volante. L’abitacolo è poi estremamente funzionale e pratico, con una grande abitabilità in perfetto stile americano, due display che mettono davanti agli occhi del guidatore lo stretto necessario e sul grande tablet verticale da 15,5” i comandi di bordo, eccetto la manopola del volume e quella del cambio.
Abbiamo ovviamente un unico rapporto e la possibilità di affrontare discese in “L” – che aumenta l’effetto freno motore – ma per gestire al meglio la propulsione si può optare per la guida a pedale singolo, lasciando l’utilizzo del freno soltanto per le frenate più consistenti. Le modalità di guida sono tre: Whisper, Active e Untamed, ognuna delle quali incide in maniera consistente sul feedback di acceleratore e resistenza del volante. Non nego di aver preferito l’intermedia Active, anche perché all’occorrenza non ho mai faticato in fase di sorpasso, contando sulla prontezza dei 351 cavalli a disposizione e di una coppia massima di 580 Nm, l’ingrediente principale che rende l’esperienza di guida con la Mustang Mach-E notevole quando la strada si fa tutta curve.
Lasciato il centro abitato, mi trovo a caccia di neve, con il clima che impedisce l’appannamento dei vetri senza dimezzare l’autonomia residua, numerino che per forza di cose tengo d’occhio, perlomeno per capire quanto il mio desiderio di performance incida sulla possibilità di tornare a casa senza una sosta alla colonnina. È il momento di selezionare Untamed dal display centrale e mentre la grafica cambia colore, noto subito come la risposta dei motori sia più elastica, assecondando la pressione del gas e mettendo a disposizione tutta la riserva di potenza a disposizione sulla Extended Range, che ricordiamo ha 136 cavalli in meno rispetto alla GT, ma soprattutto un assetto meno votato alla guida puramente prestazionale.
Su una strada come questa, una Mustang V8 – o anche EcoBoost – avrebbe spalancato le porte del divertimento. La Mach-E fa incredibilmente altrettanto e anzi mi offre quella serenità che la trazione integrale e una discreta altezza da terra garantiscono con fondo a tratti innevato e scivoloso. La Mach-E non perde mai il controllo e anzi – complici anche gli pneumatici invernali Continental Winter Contact – inanello chilometri come se fossero ingurgitati mediante un grosso imbuto. Il paesaggio è meraviglioso, con parecchia neve ancora sugli spogli rami degli alberi e proprio nei punti più sporchi cerco di mettere in crisi la trazione della Mustang, la quale però risponde inappuntabile, mostrandosi la soluzione ideale per raggiungere le piste con una pony car davvero insolita.
Lo sterzo – soprattutto in Untamed – è molto preciso e seppure la vibrazione del pedale del freno richieda un pizzico di abitudine, mi rendo ben presto conto che le performance volutamente smorzate dalla casa non rappresentano affatto un handicap. Dopotutto, 180 km/h su strade aperte al traffico sono ben oltre quanto potreste raggiungere senza superare i limiti di velocità. È la reattività il punto forte della Mach-E, un pachiderma nero che impiega 5,8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e 8,8 sino ai 130 orari. Numeri di tutto rispetto e che rispecchiano uno stile di guida che ben presto vedrete reminiscente di quello della controparte a combustione interna, dove non si riduce mai tutto all’accelerazione fulminea, quanto piuttosto alla corposità dell’erogazione, aspetto che con la propulsione elettrica avviene in maniera sempre vigorosa.
L’assetto della Mustang Mach-E resta sempre molto morbido. Premia le lunghe distanze con un comfort eccezionale e nella guida più frenetica non risulta praticamente mai un handicap, a condizione che non pensiate di gettarla giù dal passo di montagna come fareste con un’auto che in primis dovrebbe pesare meno della metà. E poi, se ciò che mettete al primo posto sono le performance assolute, allora passate alla GT. La Extended Range da 351 cavalli è l’ottima alternativa, è la soluzione ragionata che fa convivere praticità, percorrenza e quanto basta della sportività che vi aspettereste da quel cavallo al galoppo sfoggiato fieramente su ogni angolo della carrozzeria.
A fine giornata ho scoperto che è a suo agio anche sulla neve, dove di certo non mi sarei immaginato al volante di una Shelby GT500. L’autonomia residua si è avvicinata alla necessità di ricaricare, ma del resto me la sono voluta e senza dubbio è stato divertente. L’aspetto che più mi ha stupito è stata la sensazione di sicurezza e l’efficacia con cui ho affrontato un contesto in cui ancora non avevo avuto modo di testare questo SUV elettrico sempre pronto a mostrare un lato di sé che non fa soltanto gola a chi cerca una mobilità alternativa, ma anche a coloro che vogliono un’auto con carattere da vendere e non un semplice veicolo elettrico che strizza l’occhio alla moda. La Mach-E unisce praticità e divertimento e per quel che mi riguarda è un risultato che non andrebbe dato per scontato, anche perché è stata in grado di trasmettermi tutto ciò in un contesto ostile come una strada di montagna con grip precario e con temperature sotto lo zero, il che – si sa – non è certo un aspetto amichevole per le batterie agli ioni di litio. Che la vediate come la Mustang da tirar fuori dal garage per preservare la Shelby è giustissimo e anche se non potrà mai sostituire la botta di emozioni scatenata da un buon vecchio V8, si riconferma come una tra le più interessanti ed efficaci vetture elettriche in circolazione. Bonus, non costa nemmeno un occhio della testa dato che con motore singolo e trazione posteriore si parte da €60.000, mentre gli step successivi sono a 68mila, 73mila (come l’esemplare in prova) e a 83mila per la GT, il top di gamma che resta ampiamente sotto i 100 mila Euro.
FORD MUSTANG MACH-E
Motore Elettrico con batteria da 98,7 kWh Potenza 351 hp Coppia 580 Nm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico a Rapporto Unico Peso 2.182 kg
0-100 km/h 5,8 sec Velocità massima 180 km/h Prezzo da€73.150 Autonomia 550 km (dichiarati dalla casa)