Volvo C40 Recharge Twin Motor | Test Drive
Testo Tommaso Mogge / Foto Andy Williams
Perché nessuno parla della C40? Perché le strade non sono letteralmente invase da questa Volvo? Mi sento un po’ l’unico a difendere a spada tratta una vettura che in realtà non ha bisogno di nessuna cavalleria a supporto delle proprie qualità, perché trattasi di un’auto molto, ma molto interessante. La C40 è innanzitutto la prima Volvo completamente elettrica mai prodotta. Quando è stata presentata, un paio di annetti fa, non era altro che una sorta di evoluzione della piccola crossover XC40, con la quale peraltro condivide il pianale. Da qui si sarebbe segnata la strada verso l’elettrificazione del brand svedese, dapprima con anche una XC40 full-electric e poi con un’intera gamma che antepone la lettera “E” in maniera tale da distinguere al meglio le Volvo più amiche dell’ambiente.
E se un’auto elettrica non è più una novità, il compito di rendersi più appetibile della concorrenza è un obiettivo sempre più arduo da conseguire. La maniera in cui la C40 Recharge tenta di attirare l’attenzione è quella di presentarsi con un corpo vettura più affusolato rispetto alla sorella XC, con una coda rialzata che dona un look da coupé, davvero ben riuscito. Sotto al pianale troviamo un pacco batterie da 75 kWh netti e nel caso della nostra prova il top di gamma equipaggiato con due motori, uno all’anteriore e uno al posteriore, ognuno dei quali si premura di fornire trazione al proprio asse. Trazione integrale quindi e ben 408 cavalli di potenza, che in perfetto stile elettrico vengono erogati subito.
Come ben saprete la politica di Volvo è estremamente chiara e coerente con se stessa e quindi abbiamo una serie di caratteristiche che renderanno la C40 una veloce auto da famiglia e non una sportiva di piccole dimensioni. A partire da una top speed limitata a 180 orari (aspetto peraltro utile anche per non azzerare l’autonomia in appena cinque minuti), Volvo prevede una modalità di guida unica e piuttosto morbida, con la sola possibilità di impostare la massima rigenerazione in “one pedale drive”, arrivando a utilizzare il pedale del freno soltanto per gli arresti più consistenti. Batterie grandi significano anche una discreta autonomia e in questo caso abbiamo circa 444 km dichiarati, i quali variano ovviamente a seconda dello stile di guida e dell’utilizzo dei comfort di bordo, come clima bizona, sedili e volante riscaldato.
L’abitacolo è sostanzialmente analogo a quello della XC40, con l’unica eccezione di interessanti profili che corrono lungo il cruscotto e che una volta illuminati danno vita ad una trama topografica che rappresenta una zona montuosa della Svezia. Orgoglio patriottico richiamato con le bandierine cucite ai sedili, sempre molto comodi e stavolta “animal free”. Guidarla è rilassante come ci si aspetterebbe da un’auto elettrica, ma al contempo anche appagante, dato che alla minima necessità basterà premere l’acceleratore con un pizzico di vigore in più e i 408 cavalli e 660 Nm di coppia vi faranno letteralmente schizzare in avanti, affidando alla trazione integrale il compito di mordere l’asfalto a dovere. Ripeto, non parliamo di performance da sportiva, perché in fin dei conti i feedback sono molto filtrati e un peso di ben 2.185 kg (circa +500 rispetto ad una normale XC40) si sente, soprattutto nei cambi di carico più repentini.
Ciò che rende la C40 l’ideale trampolino che Volvo si era prefissata per il proprio futuro a emissioni zero è la somma delle parti. Si tratta di una crossover dalle dimensioni contenute, con ampio spazio a bordo, un baule capiente e un piccolo vano ricavato sotto al cofano anteriore. C’è tanta sicurezza a bordo, un sistema di navigazione impeccabile che si avvale di Google Maps e capace di calcolare itinerari complessi includendo le soste di ricarica migliori e la possibilità di liberare un incrocio scattando da 0 a 100 km/h in appena 4,7 secondi. Già, non la tipica Volvo. I prezzi sono sostanzialmente in linea con quelli delle competitors, con circa €53.800 per la entry level con singolo motore e 238 cavalli, mentre per l’esemplare come quello della nostra prova occorrono almeno 10 mila Euro in più, ma in questo caso non portate a casa soltanto prestazioni di tutto rispetto, ma anche un’autonomia reale che ci ha permesso di percorrere circa 400 km prima di tornare alla colonnina per un rapido rabbocco dalla presa CCS2. È molto probabile che la prossima volta non parleremo più di C40, dato che la variante SUV ha assunto le forme della EX40 e quella con corpo coupé si chiama EC40. A prescindere da tutto, mi aspetto di vederne sempre di più, perché è davvero una delle più complete auto elettriche disponibili sul mercato.
VOLVO C40 RECHARGE TWIN MOTOR
Motore Elettrico con batterie da 74 kWh Potenza 408 hp Coppia 660 Nm
Trazione Integrale Trasmissione Cambio Automatico con Rapporto Unico Peso 2.185 kg
0-100 km/h 4,7 sec Top Speed 180 km/h Prezzo da €63.260 Autonomia 444 km ca. (dichiarata dalla casa)