Aston Martin DB11 V8: La Voce Dell’Anima [Preview]
Neanche il tempo di girarle intorno stringendo la grossa chiave tra le mani che comincio a rendermi conto dell’esperienza che sto vivendo, condivisa ironicamente con un post Facebook come “un normalissimo giorno in ufficio”. In realtà sono al settimo cielo e la voglia di salire a bordo è troppa, così apro la portiera, che con un leggero movimento verso l’alto evita spiacevoli inconvenienti con i marciapiedi, do un veloce sguardo all’ambiente che mi accoglie e mi da il benvenuto nel mondo Aston Martin. Uno sguardo al design del nuovo cruscotto, ai sedili ed al cielo, anch’esso colmo di cuciture in contrasto con il colore scuro della pelle e della fibra di carbonio.
Premo con riverenza il pulsante al centro della plancia ed il V8 entra prepotentemente all’interno dell’abitacolo, prima di assestare l’indicatore alla base del contagiri. Il tempo a mia disposizione non è affatto poco, soprattutto se teniamo conto di che tipo di auto stiamo parlando, ma non riesco proprio a trattenermi e così imposto l’auto in Sport +. GT lo lascerò per qualche trasferimento autostradale, Track preferisco evitarlo – almeno per il momento – e Sport è quel diavoletto sulla spalla che vi induce a premere ancora ed inserire Sport +. Il ruggito dello scarico si fa più forte e più profondo, temo di aver svegliato la creatura che dormiva nel ventre di una sinuosa coupé dalle più che generose dimensioni e non posso più tornare indietro. Non posso e non voglio.
Testo di Alessandro Marrone
Foto di Jay Tomei