Aston Martin DBX | Il SUV Di Gaydon Sfodera 550 CV e 700 Nm
Dopo una lunga gestazione e qualche perplessità sorta ai più intravedendo i prototipi nelle ultime fasi di test, Aston Martin toglie finalmente i veli al suo primo SUV, chiamato appunto DBX. Quello che salta subito all’occhio è che il design ha subito piccole ma fondamentali modifiche in grado di rendere la linea della vettura sinuosa e per nulla scontata, andando logicamente a pescare tra i tratti distintivi della V8 Vantage, soprattutto per quanto riguarda la coda che ne riprende anche i gruppi ottici e slancia la silhouette del SUV di Gaydon. Ottima per non fermarsi di fronte a nessun ostacolo, grazie a sospensioni pneumatiche che riescono a gestire un peso di 2.245 kg anche su strada, aspetto fondamentale per una vettura che sfoggia uno stemma così prestigioso sul cofano. Infatti, la sola versione al momento disponibile è spinta da un V8 twin-turbo da 4-litri (la base è la medesima di quello della Vantage e DB11) capace di erogare 550 cavalli e 700 Nm di coppia in grado di toccare i 291 km/h.
La trazione è ovviamente integrale e dispone di un differenziale autobloccante e torque vectoring sull’asse posteriore, cambio automatico a 9 marce e modalità Hill Descent Control (per le discese più impegnative), affiancata alle nuove Terrain e Terrain+, che aggiungendosi a quelle standard offrono un migliore disimpegno su terreni diversi da quelli solitamente prediletti da un’Aston Martin. L’abitacolo è l’apoteosi dell’eleganza, con rivestimenti in pelle pregiata (Bridge Of Weir), ma la costante attenzione alla tecnologia, come per esempio nel caso del display da 12,3” che sostituisce la strumentazione e si aggiunge al display principale da 10,25” al centro del cruscotto. Prezzi che partiranno da €193.500 e consegne previste per il secondo quadrimestre 2020, con i primi 500 esemplari realizzati come serie speciale 1913 Package e che offriranno badge personalizzati e la firma del CEO Andy Palmer.