BEST DRIVING ROADS: Peugeot 308 GTI – Leone di Montagna
LEONE DI MONTAGNA
Testo di Alessandro Marrone
Foto di Gian Romero e Jay Tomei
Road Trip: viaggio di media o lunga durata. Se poi questo viaggio comprende un itinerario che si sviluppa su ben quattro passi alpini, una sportiva da 270 cavalli ed una compagnia di scalmanati al seguito, tutto ciò che vorrete sarà vivere di questi benedetti “road trip”. Pane e road trip. Quello di inizio Agosto lo ricorderò a lungo per tutta una serie di motivi che l’hanno reso speciale – a spasso con me c’erano gli amici e fotografi Jay, Gian e la migliore assistente personale/fidanzata/anch’essa-fotografa Giorgia. Buffo se penso che tutto si è svolto in poche ore, percorrendo dopotutto non più di 150km di itinerario (se consideriamo come partenza l’albergo), ma a giudicare dall’archivio fotografico che ci siamo ritrovati a fine weekend – circa 2700 scatti – direi che abbiamo preso la cosa molto sul serio. Best Driving Roads è una rubrica che è sempre esistita all’interno di Auto Class, abbiamo sempre avuto una vera e propria attrazione per le montagne, per i loro panorami, per le emozioni che ci trasmette guidare un’auto sportiva in mezzo a qualche valle, scollinando da un paese all’altro, ma con la 308 GTI abbiamo voluto fare qualcosa di differente, dando così vita ad una vera e propria ricerca della strada perfetta, senza necessariamente andare a finire su quelle che tutti ormai conoscono e menzionano come l’itinerario definitivo.
PARTE I
Foto di Jay Tomei
Arriviamo a Bardonecchia con discreto anticipo rispetto ai due fotografi che ci raggiungeranno soltanto in serata – giusto il tempo di cercare l’hotel, scaricare i (pochi) bagagli e fare un giro per le vie del centro, acquistando qualche immancabile ricordo locale e facendoci trarre in inganno dalla pessima segnaletica stradale, la quale mi costerà una multa di circa €135,00. Ci godiamo l’aria fresca, pura ed incontaminata di un paese che si erge a 1.312m sul livello del mare (l’albergo era a 1.940m) e mentre si fa buio e l’aria diventa ben più che pungente, la concentrazione per il giorno successivo è ad altissimi livelli, altalenando tra discorsi più leggeri e la consapevolezza che vogliamo tornare alla base con qualcosa di decisamente valido, rendendo ancora più gelosi i colleghi rimasti a casa. Con noi c’è la nuova Peugeot 308 GTI, la compatta a 5 porte di PeugeotSport, disponibile con un 1.6 turbo benzina da 250 o 272 cavalli. Ovviamente abbiamo scelto la più potente, in grado di impiegare 6 secondi netti per scattare da 0 a 100 km/h e di raggiungere senza grossi sforzi i 250 orari. Il fatto che sia disponibile nella sola configurazione con cinque porte si rivela un vantaggio, date le numerose soste fotografiche e l’esigenza di caricare e scaricare zaini e borsoni con la frequenza di una comitiva di pensionati alla sua prima uscita stagionale. Non c’è la livrea bicolore optional (a mio parere intrigante, ma non certo a buon mercato), ma c’è un cambio manuale ed un differenziale Torsen all’anteriore, asse che ha il compito di sbrigare gran parte del lavoro, una volta che le cose si faranno serie.
La colazione, in tipico stile montano, doveva essere leggera, ma provateci voi a resistere a tutte quelle confetture, ai cornetti caldi e compagnia bella … Dopo il check-out carichiamo le auto e scendiamo di quota, ritornando in centro paese, facciamo il pieno di benzina e ci dirigiamo verso il Colle della Scala, il primo vero e proprio tratto di strada che sancirà il via della nostra avventura al volante del leone francese. È un tratto di strada estremamente breve, ed in pochi minuti, lasciandoci alle spalle Bardonecchia e l’Italia, comincia la nostra salita sul Colle che con un’altezza di 1.762m ed un susseguirsi di curve e tornanti stretti, sale ben presto di quota, sino ad accoglierci con un paesaggio più aperto, fatto di verdi ed ordinati prati, sempre sovrastati dalle classiche pareti rocciose, vero e proprio aspetto caratteristico di questi scorci montani. È un sabato libero da vetture, ma trafficato da numerosi ciclisti e questo rende il nostro passo un continuo alternare di tratti più veloci quando la strada è libera e tratti più lenti quando ti ritrovi dei gruppi completamente in mezzo alla strada. Ma del resto, la strada è di tutti, ed è giusto che ognuno goda a modo suo di un paesaggio così incantevole. Si prosegue oltrepassando Val-des-Prés e riesco finalmente ad avere modo di entrare in perfetta sintonia con questo razzo tascabile, pronipote della mitica 306 GTI, che ha sicuramente fatto sognare e divertire buona parte di voi che ci leggete. Il tasto “Sport”, seppure non sia in una posizione felicissima (troppo vicino e simile al pulsante del freno a mano), cambia carattere alla GTI, gli indicatori in plancia diventano rossi e la risposta di sterzo e frizione si fa più decisa, stesso discorso per l’assetto, sempre sincero e comunicativo, soprattutto quando decidi di sfruttare appieno il potenziale del propulsore. Soprassediamo sul discorso del sound, amplificato dalle casse dell’impianto audio, nonostante i due terminali abbiano look e dimensioni generose, tornando agli aspetti che più rendono giustizia a quest’auto: la coppia è disponibile quasi subito, metti giù il gas e dopo un leggerissimo ritardo di erogazione, il turbo entra in gioco e la progressione sembra non volerne sapere di smettere la propria insistenza nello spingervi contro i bellissimi sedili sportivi. Proprio questa continua spinta è il punto di forza della 308 GTI, che si distacca dalle tipiche compatte sportive, diventando spendibile come un’auto di segmento maggiore e rispondendo quasi come un aspirato, forte di una curva di coppia che parte da 1900giri e che eroga tutti i suoi 272 cavalli a quota 6000.
L’abitacolo rappresenta poi quel collegamento tra voi e la macchina, con il nuovo volante dalle dimensioni ridotte che inizialmente può spiazzare, ma successivamente vi permette di avere una perfetta gestione dello sterzo, senza mai intralciarvi neppure nelle fasi di manovra più concitate. La sua pecca è però quella di farvi giocare a nascondino con il contagiri, un po’ come la parte centrale della plancia, dove è praticamente tutto affidato allo schermo touch, ed alle volte risulta scomodo e macchinoso, soprattutto in fase di marcia. Poco importa, il navi funziona bene e la leva del cambio è puro godimento: ha gli innesti precisi come la mira di un cecchino e nonostante i rapporti abbiano una corsa (fisica) un po’ più lunga di quanto sperassi, armeggiare con una mano sul volante e l’altra alla ricerca della giusta marcia è ciò che di più appagante ha bisogno un amante della guida sportiva. Superiamo Briancon e Cervières e comincia la salita sul Col d’Izoard, fulcro dell’azione odierna. Guidando in “Sport” al centro del display figura la potenza e la coppia motore utilizzata, mentre l’autobloccante meccanico è seriamente impegnato a trasferire potenza allo pneumatico con maggiore trazione. Il cielo si apre sopra le nostre teste ed il panorama è mozzafiato – è una delle rarissime volte in cui sono contento di accostare, scendere dall’auto e godere di un paesaggio che sembra uscito dai miei più ottimistici sogni. Siamo a 2.360m e l’altezza si fa sentire, pesando anche sulla prontezza del motore – bisogna quindi giocare d’astuzia, tenere marce basse, evitando di far andare giù di giri il piccolo ma portentoso 1.6. Con il controllo trazione disinserito da il meglio di sé e consente di allargare in uscita senza dispersioni o tagli di potenza, assolutamente da evitare in queste condizioni. Tornante dopo tornante ti innamori dell’Izoard e giunge così il momento di accostare per qualche scatto in più.
PARTE II
Foto di Gian Romero
Aggiorniamo Instagram, giusto per far rosicare i colleghi rimasti a casa, e proseguiamo, scendendo dall’altro versante ed addentrandoci lungo la seconda parte del nostro road trip, quella più veloce. Ancora una volta ho modo di saggiare la potenza e la precisione dell’impianto frenante, apparentemente instancabile nonostante emetta qualche fischio in più di prima. La guidabilità è uno degli aspetti essenziali di una vettura ed essere consapevole che questa 308 GTI sia perfettamente a suo agio, sparata da un tornante all’altro, e che possa il giorno seguente accompagnare la vostra fidanzata a fare shopping al centro commerciale, sono l’ennesima riprova che le compatte sportive sono una delle più grandi invenzioni dell’uomo. Potenza e praticità al nostro servizio, cosa chiedere di più? Bé, se proprio mi è consentito rispondervi, chiedo il Col de Vars – un lungo serpente di perfetto asfalto che si eleva sino a 2.108m, con una strada larga, con grande visibilità ed una serie di ristorantini e bar in vetta, ideali per far riposare il nostro leone di montagna e mettere qualcosa sotto i denti. Mentre attendiamo le nostre ordinazioni abbiamo tempo per qualche commento a caldo, nessuno è impegnato nel suo lavoro adesso e ci confrontiamo risultando tutti sorpresi per ciò che la GTI ci sta offrendo. Come mai non vedo mai il suo nome quando si parla delle migliori compatte sportive? Non raccontiamoci storie, la 308 GTI da 272cv non ha assolutamente nulla da invidiare alla concorrenza: ha una linea giovane, è fatta bene, va forte, tiene la strada e frena sempre, ha un grosso bagagliaio ed un paio di sedili anteriori tra i migliori della categoria. Questo leone ruggisce eccome e buttato giù il caffè siamo pronti a tornare in marcia. Archiviate le divertentissime strade e gli allunghi del Col de Vars, facciamo rotta verso l’Italia, salendo (e poi scendendo) dal Colle della Maddalena (1.996m), un lungo andirivieni di tornanti stretti, che ancora una volta mettono alla prova il bilanciamento ed il telaio della francesina. Niente da appuntare, soltanto la ferma convinzione che s’è dimostra l’auto giusta – e nonostante le svariate ore di viaggio (ed i numerosi avanti e indietro per esigenze fotografiche), se solo ne avessimo opportunità, avremmo fatto inversione e ripercorso tutto da capo, anzi addirittura aggiungendo qualche altra vetta da scalare, consapevoli che niente sarebbe stato in grado di affaticare la GTI.
La sera, tornando a casa, c’era silenzio nell’abitacolo. Le luci del display erano illuminate ed il tenue suono dello scarico era l’unico mio compagno di viaggio. Ho avuto modo di riflettere ulteriormente, dato che alle volte, a caldo, non si è abbastanza lucidi per poter prendere una posizione che sia inattaccabile. Nel giro di pochi giorni ho instaurato un rapporto eccezionale con questa 308, l’ho portata ovunque e questi quattro passi alpini sono stati la sua prova finale, ampiamente superata. Ma lei aveva ancora voglia di correre, ruggire e farmi divertire. Non me lo sono fatto dire due volte, ho scalato, buttato già l’acceleratore e ringraziato il destino per aver fatto si che casa mia fosse situata lungo una tortuosa strada collinare. È così, voi che ne comprerete una dovete saperlo – ogni scusa sarà buona, ogni strada sarà un road trip. E si, ogni giorno con lei, sarà un giorno ben speso. Un giorno da leoni.
PEUGEOT 308 GTI (2016-)
Layout – Motore anteriore, trazione anteriore
Motore – 4 cilindri 1598cc – turbo
Trasmissione – cambio manuale a 6 rapporti
Potenza – 272 cv @ 6000 rpm
330 Nm @ 1900 rpm
Peso – 1280 kg
Accelerazione – 6 sec.
Velocità massima – 250 km/h
Prezzo – da 35.150 €