BMW 430i Coupe | Test Drive
BMW 430i Coupé
A MUSO DURO
Testo Christian Parodi / Foto Jay Tomei
Per molti è uno di quei famosi casi della pagliuzza più corta, situazione in cui preferiresti sprofondare oppure correre a nasconderti. Invece devi fare i conti con la patata bollente di turno. Io la vedo diversamente e non soltanto in quanto ex proprietario di una Serie 4 F32 (M4 per essere precisi), ma perché ho sempre reputato che un’automobile debba spuntare due aspetti: quello della guidabilità e quello del carattere. E attenzione, perché come carattere non intendo necessariamente dire che debba essere oggettivamente bella, anche perché le immortali linee degli anni 60 non torneranno più a causa di tutte quelle norme che obbligano designer e cervelloni elettronici a dover affrontare restrizioni e regole ben precise, penalizzando la sinuosità delle forme. Voglio dire, in fin dei conti è importante che piaccia a chi se la compra, non per forza a tutti e il nuovo frontale dell’ultima generazione di Serie 3 e Serie 4 è senza dubbio qualcosa che fa parlare di sé, qualcosa che personalmente mi è piaciuto sin dal primo momento.
È ovvio che non è mai facile parlare di qualcosa di controverso e seppure non si tratti di politica o finanza, sono pur sempre argomenti delicati che rischiano di deludere e dividere, ma allo stesso tempo trovo che siano le situazioni più stimolanti proprio perché ti consentono di interrogarti su qualcosa di diverso dal solito, che non si ferma al semplice giudizio tra bianco o nero, bello o brutto, performante o confortevole. La nuova Serie 4, tecnicamente denominata G22, non è soltanto un’enorme griglia anteriore, perché in fin dei conti ambisce a mantenere la leadership del proprio segmento, dove per esempio la storica rivale Mercedes mantiene un design più tradizionale, ma che sembra già vecchio ancor prima di tagliare i primi mille chilometri.
Non giriamoci intorno, cominciamo dal design, anche perché è la prima cosa che salta all’occhio quando ci avviciniamo ad un’auto, soprattutto se si tratta di un modello tutto nuovo. Da BMW pretendiamo che venga mantenuta un’esperienza di guida in grado di appagare tutti, appassionati compresi, e sulle basi di questo, l’aspetto estetico ha piena libertà di prendersi qualche diritto e sorprendere. In questo caso, il tratto distintivo dell’elica bavarese, ovvero la griglia a doppio rene, subisce uno sviluppo a base di ormone della crescita, forse somministrato in quantità eccessiva. Il risultato è che la griglia viene dilatata in orizzontale e prevalentemente in verticale, inglobando la targa anteriore e fungendo da magnete per chiunque la osservi da questo profilo. Odiatemi pure, ma trovo che questo azzardo stilistico funzioni e anche se non si raccorda in maniera del tutto impeccabile con il più morbido posteriore – cosa che sulla serie precedente aveva raggiunto l’apoteosi delle forme – spara un po’ di imprevisto in un segmento alle volte troppo prevedibile e che spesso si è limitato ad affilare i gruppi ottici, per definire un modello rispetto a un altro.
Questo non deve essere l’ennesimo articolo tutto incentrato sulla gigantesca griglia anteriore, ne avrete letti a tonnellate e se la pensate come me, saprete benissimo che l’aspetto cruciale per la nuova Serie 4 sarà quello dinamico, perché una BMW è sempre sinonimo di piacere di guida e del resto si parla del punto di partenza per la prossima M4. Al momento della nostra prova, abbiamo optato per portare in ufficio la 430i, ovvero il gradino intermedio della gamma benzina tra la 420i da 184 cavalli e la più potente 440i da 374, quella che reputiamo il perfetto compromesso tra comfort e prestazioni e che grazie ad un motore dalle dimensioni tutto sommato contenute ma con una consistente riserva di coppia, trasferisce il piacere della trazione posteriore sulla strada, offrendo una guida pura e in perfetto stile BMW.
La 430i ha adesso un 4 cilindri (single) turbo da appena 2-litri, montato in posizione longitudinale e che limita i consumi, rendendola perfetta per qualsiasi tipo di spostamento, che si tratti di città, autostrada o strade secondarie. In quest’ultimo scenario i 258 cavalli erogati sulla parte alta del contagiri e i 400 Nm di coppia disponibili invece ad appena 1.550 giri consentono di muovere la tonnellata e mezzo di peso in scioltezza, senza mai condurre a reazioni nervose, a meno che non sia il guidatore stesso a indurre sovrasterzo, magari disattivando il controllo trazione e impostando la modalità di guida più votata alle performance, la Sport Plus, o meglio ancora quella Individual, che consente di variare singolarmente i parametri di motore, cambio, sterzo, sospensioni e sound, quest’ultimo mai troppo accentuato ma comunque piacevole, soprattutto trattandosi pur sempre di un quattro cilindri.
La trasmissione automatico Steptronic ha 8 rapporti e consente di gestire i cambi marcia tramite i paddle al volante, dalla leva stessa, o di lasciare che la vettura stessa se ne occupi in autonomia. In qualsiasi dei casi si percepisce chiaramente il passaggio da un rapporto a un altro, rendendo il coinvolgimento alla guida totale, per nulla penalizzato da un assetto che comunque ricorda che ci si trovi a bordo di una piccola gran turismo. Essendo ancora in pieno inverno e montando pneumatici da neve non mi sento in grado di portare al limite il lato dinamico della 430i, qui resa ulteriormente più sportiva dall’allestimento MSport (il pacchetto esterni e interni che aggiunge 5 mila Euro al prezzo di partenza), che prevede anche l’importante differenziale autobloccante al posteriore. Non renderebbe giustizia quanto invece consentirebbe uno scenario con asfalto asciutto e pneumatici estivi. Decido di sfruttare la situazione e puntare la grossa griglia a doppio rene verso le montagne innevate del Piemonte, dove una solitaria strada piena di curve e probabilmente ricoperta di neve non farà altro che elevare le mie simpatie verso questo nuovo e ingiustamente bistrattato modello.
La vita a bordo è letteralmente immersa nel comfort più totale dei fantastici sedili sportivi in pelle, il volante con quella ormai tipica corona più spessa di qualsiasi altra vettura è il tramite tra voi e la strada e la strumentazione digitale di fronte al guidatore ed al centro del cruscotto non ha impedito agli ingegneri BMW di mantenere comandi fisici come quelli del clima e quelli principali relativi alla dinamica dell’auto. Mi sento seduto in basso, con una perfetta visuale di ciò che mi sta attorno e delle dimensioni stesse, dove oltre un ampio baule abbiamo due posti dietro per nulla sacrificati, né per quanto riguarda le gambe, né per la testa.
I chilometri vengono divorati, senza se e senza ma, e quando la strada si fa più stretta, tortuosa e viscida, il posteriore della 430i allarga e si lascia controllare in perfetto stile BMW. Lo sterzo è preciso e le reazioni del telaio sono sempre molto prevedibili, facendomi divertire in completa sicurezza e scioltezza. C’è anche il tempo per aumentare il passo e constatare che nonostante non diventi mai nervosa nei movimenti o nei cambi di direzione, il 4 cilindri si rivela sempre pronto, grazie soprattutto ai 400 Nm di coppia che tengono costantemente sull’attenti il 2-litri capace di impiegare 5,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h e raggiungere 250 orari di velocità massima. Tutto questo succede infischiandosene se la griglia anteriore sia enorme, magari fuori scala, poco convenzionale o attiri più sguardi di quanto ci si aspetti di solito da un modello di questo tipo. Accade perché lo stato di grazia dinamico è ancora una volta inappuntabile, l’evoluzione che ci saremmo aspettati dopo la straordinaria F32 e soppianta ogni possibile critica alla controversa estetica. In fin dei conti è giusto che possa piacere o non piacere, perlomeno sarà in grado di suscitare un’emozione – cosa che la Classe C non è in grado di fare da anni. Quel che è sicuro è che guidandola avrete riprova di quanto la tanto criticata estetica sia soltanto il contorno di un pacchetto meccanico che non lascia spazio a dubbi: la nuova Serie 4 è l’auto che tutti ci auguravamo che fosse.
BMW 430i Coupé MSport
Motore 4 cilindri, 1.998 cc Turbo Potenza 258 hp @ 5.000-6.500 rpm Coppia 400 Nm @ 1.550-4.400 rpm
Trazione Posteriore Trasmissione Cambio Automatico a 8 rapporti Peso 1.545 kg
0-100 km/h 5,8 sec Velocità massima 250 km/h Prezzo da €61.650